E ricordatevi anche l'assemblea sulla viabilità che si svolgerà a Coltura lunedì prossimo, 21 gennaio 2008, in Biblioteca Civica.Se volete guardatevi i post precedenti con etichetta "viabilità", e in particolare
Mobilità (in)Sostenibile - Assemblea pubblica 11 gennaio 2008, dove troverete molte delle proposte che il gruppo "
La strada è anche mia" ha avanzato nei confronti dell'Amministrazione, e quello che l'Amministrazione ha preso in considerazione. E se volete c'è anche l'articolo del Gazzettino riportato sul post "
Camion di parole" che riferisce dell'assemblea tenuta a Polcenigo l'11 gennaio.
L'
assemblea dell'11 gennaio non è purtroppo servita a raccogliere, com'era stato richiesto dal gruppo, le osservazioni dei cittadini, le critiche, le proposte. Si è sviluppata una contrapposizione piuttosto che un confronto. Come ha detto
Ersilio Celant all'inizio del dibattito, i cittadini, invece che ricevere lo striminzito invito, avrebbero dovuto ricevere a casa una sintesi del piano, dei punti critici individuati, delle proposte da mettere in discussione. Purtroppo
l'ass. Venier invece non ha ascoltato la proposta (che gli avevamo fatto nell'ultimo incontro che abbiamo avuto con lui) di distribuire un documento prima dell'assemblea. Come gli avevo fatto notare, un cittadino quando partecipa ad una riunione, se non conosce in precedenza gli argomenti, le ragioni, i documenti, si sente preso in giro perchè non può nel giro di pochi minuti farsi un'idea decente di quanto gli è stato proposto.
Ma si può o non si può usare anche gli strumenti anche telematici per fare questo?
Il discorso sulle rotonde ha poi sovrastato tutto il resto, molti punti importanti (per esempio la richiesta di spostamento del capolinea delle corriere) non sono stati nemmeno introdotti. Il gruppo "la strada è anche mia" è stato appiattito sulle questione pro o contro le rotonde, quando invece le nostre proposte erano volte soprattutto ad interventi che prevedevano spese non ciclopiche (moderazione della velocità anche con interventi sulle carreggiate, piste ciclopedonali a doppio senso di circolazione e maggiori spazi per il parcheggio da ottenere grazie all'istituzione di qualche senso unico, reindividuazione delle fermate dello scuolabus, ecc.). Non sono stati presentati i problemi posti dall'impossibilità per le scuole di lasciare uscire bambini e ragazzi a piedi o in bicicletta se le strade non sono sufficientemente sicure. Non sono state affrontate seriamente le questioni che nascono con l'aumento della popolazione e dell'urbanizzazione in zone tradizionalmente rurali come a Coltura e che incidono pesantemente sulla mobilità delle persone.
E poi che Ballaman abbia definito queste questioni come "parlare dei ciclamini" m'ha proprio dato fastidio. Certo, la questione dei camion sulla Pedemontana era comunque importante, però...
Comunque per fortuna ci sono altre due assemblee, a Coltura e a San Giovanni, durante le quali si potrà, se ci sarà la volontà e la capacità anche nostra (gruppo "la strada è anche mia"), recuperare le proposte ed ascoltare veramente le esigenze dei cittadini, che ora hanno comunque avuto la possibilità di avere una prima informazione.
Ecco un esempio (dal blog di Grillo) di un noto rappresentante delle istituzioni politiche, che si preoccupa più dei suoi interessi 'privati' che di quelli 'sociali'.
Cosa ci si può attendere e soprattutto chiedere a personaggi simili?
Chi sta creando la vera 'emergenza democratica e sociale"?
Un piccolo contributo a chi ancora crede nei nostri politici e si 'appiattisce' sulle loro proposte o sulle loro analisi pseudosociali...
Buona lettura da Luciano Bubbola
20 Gennaio 2008 - Condannato e Contento
"C’era una volta il cornuto contento. Oggi c’è il condannato contento.
Per Cuffaro cinque anni e l’interdizione dai pubblici uffici sono meglio del titolo di Cavaliere o di Commendatore. Casini è commosso, pensava peggio, vent’anni almeno. Lo psiconano ha chiamato il coppola boy per congratularsi. Il condannato è, prima di tutto, un perseguitato, un rifugiato politico. Per lui il Parlamento è il logico approdo. Quando arriva alla Camera o al Senato può finalmente delinquere in santa pace.
D’Alema (mi fa uno strano effetto nominarlo, mi sembra di parlare di un trapassato) spiega che non c’è alcuno scontro tra la Casta dei politici e quella dei magistrati. Ed è vero, i magistrati stanno solo perseguendo, a norma di legge, la Casta dei delinquenti politici, in quanto delinquenti, non perché politici. Ma la confusione regna sovrana e la differenza tra delinquente e politico è sempre meno chiara ai cittadini.
Dini, il consorte della vispa bancarottiera, parla di emergenza democratica. Non so perché, ma quando lo vedo ho l’impulso di tirare la catena del cesso. Forse un riflesso condizionato verso lo sterco. La famiglia Mastella si era messa in proprio. Li hanno beccati tutti, dal suocero alla moglie. Non si fa concorrenza sleale alle famiglie mafiose. Prima o poi si paga.
Il presidente della Repubblica Napolitano tace, il presidente del Senato Marini tace, il presidente della Camera Bertinotti tace, il presidente del Consiglio Prodi invece parla. Dà il suo appoggio morale all’inquisito ceppalonico e alla moglie agli arresti domiciliari. Chi rappresentano queste persone? Tutto, ma non gli italiani onesti.
De Magistris può restare a Catanzaro, ma non come Pubblico Ministero, rimane solo se non indaga più. Gli hanno tolto le inchieste e anche otto mesi di anzianità. La macchina usata non ancora. A questo punto gli indagati Mastella e Valium Prodi sono colpevoli, chi abusa della propria posizione per bloccare la magistratura è colpevole a priori. Anzi colpevole due volte. Sta arrivando lo tsunami, non ne sentite l’odore di fradicio nell’aria?
Ps: La neve si scioglie. Ripeto: la neve si scioglie".
Beppe Grillo 20/1/08 22:20