venerdì 25 gennaio 2008

(Ris)poste celeri


Su richiesta di Giorgio56, dato che il problema con le poste è già piuttosto vecchio ("siamo a livelli di parecchi reclami e un paio di denuncie ai carabinieri per interruzione di pubblico servizio"), pubblico la sua mail.
"Mi risulta che dopo le feste il comune ha inviato alle famiglie il consueto notiziario.
In comune ci sono circa 1200-1300 famiglie e quindi e’ questo, piu’ o meno, il numero di stampati che vengono spediti per posta.
Ora non sono piu’ forniti di indirizzo, la dicitura e’ semplicemente “alle famiglie”, il che significa che ogni famiglia dovrebbe riceverne uno, UNO per famiglia, mi sembra semplice.
Allora perche’ io non l'ho ricevuto e nemmeno il mio vicino e il vicino del mio vicino, e mia madre e la sua amica e la sua vicina, ecc. ecc. ?
Forse sono stati trattati come le pubblicita’: 2 o 3 per famiglia?
Era gia’ successo con l’invito del Comune alla riunione per il Wireless, me lo sono fatto dare da qualcuno di Coltura, gia’, dimenticavo di dire che e’ a San Giovanni, giu’ per via Pordenone, lontano dal centro che capitano queste cose. Ma e’ sempre meglio di quando, l’estate generalmente, rimaniamo senza portalettere per un paio di settimane e non arrivano piu’ lettere, giornali, analisi, comunicazioni bancarie, raccomandate, niente di niente come nel cuore della foresta dell’Amazzonia."

3 commenti:

al900 ha detto...

Ma non dicono (quasi) tutti, destra e sinistra, che bisogna tagliare la spesa pubblica, che i dipendenti pubblici sono in buona parte dei fannulloni, che nel pubblico ci sono troppe spese?
Bene, fatto, le Poste hanno tagliato un sacco di dipendenti, hanno tagliato il numero di postini e di uffici sul territorio, a fatica concedono le ferie ai propri dipendenti.
Hanno fatto quello che la "ggente" voleva no? Quello che tutti hanno sempre chiesto no? Di che ci stiamo lamentando quindi?
Qualche disservizio? Se volete la posta sicuramente consegnata dovete pagare di più!

odino steffan ha detto...

Caro Al900,

...credo, che tutti siano d'accordo ..e dico tutti ( tra destra e sinistra non c'è differenza) che l'apparato pubblico costa troppo.
Questo, a mio avviso, non significa che bisogna diminuire il personale, ma rendere più razionale il lavoro dei dipendenti pubblici con conseguente diminuzione dei costi.

Il mio punto di vista è che negli ultimi anni l'unica cosa diminuita sono i dipendenti pubblici OPERATIVI che in contrapposizione all'aumento delle paghe dei dirigenti e quadri pubblici non ha contribuito alla diminuzione dei costi.
Tornando al tema del disservizio postale, oggetto di una mia interrogazione nel Consiglio Comunale del 27 Settembre 2006, penso che per dare un buon servizio le Poste Italiane debbano:

1. tener presente, nel stabilire il numero dei postini, non solo del numero degli abitanti ma anche della "orografia" del territorio in cui il postino opera.

2. far pagare di più , o lasciare ad altri , la distribuzione del materiale pubblicitario e similari.

3. deve indirizzare le sue energie nel distribuire la posta (internet permettendo) lasciando ad altri il compito , per esempio, di vendere libri.

sani

giorgio56 ha detto...

Sono d'accordo in linea di massima con Odino. Resta pero' qualche mistero: Come mai la posta a Coltura arriva e arriva anche qualche giorno prima di San Giovanni (a S.Giovanni non e' detto che arrivi)? Come mai Le cose di cui mi lamento non sono solo le cose che io ricevo gratis, ma anche quelle che ho gia' pagate, in anticipo e in contanti e cosa ancora piu' fastidiosa, il prezzo non l'ho fatto io. Bene a questo punto, tanto per scontentare un po' anche gli altri, perche' non proviamo a cambiare il portalettere: quello di San Giovanni lo spostiamo a Coltura e viceversa?
Perche' la portalettere di Coltura e' una che si fa in 4 per fare bene il proprio lavoro ma forse non si puo' dire lo stesso dei suoi colleghi. Allora e' solo una questione di prezzo?

Saluti