Comunicato stampa della Provincia di Pordenone del 23 novembre 2007:" pista ciclabile lungo la pedemontana a carico della Regione. Autore: Antonio Liberti
In Consiglio provinciale discussa l’interrogazione sui disagi della cava di Caneva. Del Pup: «Il nostro impegno finanziario sulle rotonde di Budoia e del Gorgazzo». Se i Comuni vogliono una pista ciclabile, l’Aster potrebbe rappresentare la soluzione migliore per chiedere alla Regione finanziamenti per poterla realizzare. Così l’assessore provinciale ai trasporti Riccardo Del Pup ha sintetizzato la sua risposta in Consiglio all’interrogazione presentata dal capogruppo della Lega Nord Edouard Ballaman. Argomento di discussione il paventato progetto del gruppo Grigolin a Torviscosa per la produzione di clinker, che si baserebbe su materiale litoide proveniente delle cave pordenonesi. Tra le richieste dell’interrogazione la costruzione di una pista ciclabile lungo la sp 29, almeno nel tratto interessato dal traffico pesante e quali interventi l’ente di largo San Giorgio intendesse mettere in atto lungo le strade interessate dal passaggio dei camion quando inizierà la coltivazione della cava di Val Longa.Come spiegato dall’assessore Del Pup, la Provincia - nel valutare l’impatto ambientale dell’attività - ha prescritto alla ditta la necessità di utilizzare una viabilità secondaria parallela alla Sp 31 che non interferisca con l’abitato di Budoia. Per far questo la società è stata invitata a sistemare il tracciato a proprie spese. C’è poi una seconda considerazione compiuta dall’assessore, che coinvolge i comuni interessati. «Considerato il movimento dei camion che si verrebbe a creare nella zona – ha detto Del Pup – sarebbe interessante che la Regione e le amministrazioni che fanno parte dell’Aster compissero una valutazione economica del business, chiedendo alla ditta di venire incontro alla spesa per la realizzazione di una viabilità ciclopedonale». Spiegando poi quali interventi la Provincia è intenzionata a compiere in questa zona Del Pup ha inoltre annunciato che nel piano triennale delle opere pubbliche la Provincia ha previsto un doppio intervento sulla pedemontana. «Realizzeremo – ha detto l’assessore – due rotatorie, di cui una a Budoia e una nei pressi del Gorgazzo. Alla progettazione che partirà nel 2008, faranno seguito una decina di mesi per le varianti ai piani regolatori, mentre nel 2009 dovrebbero partire gli appalti. Questo piano – ha concluso Del Pup - ha la copertura economica visto che i costi saranno coperti da mutui della Provincia e dalla compartecipazione alla spesa dei Comuni»."
Ehi tu, figlio maggiorenne
3 mesi fa
4 commenti:
Dal Gazzettino del 16 novembre 2007. Cementificio, progetto ritirato. Torviscosa.
«La Cementi Nord-Est srl ha verificato che non sussistono i presupposti per una compiuta valutazione del progetto in mancanza di alcuni elementi di analisi. Dichiara di ritirare il progetto e chiede conseguentemente la restituzione della documentazione a suo tempo presentata». Una semplice dichiarazione, letta dal sindaco Roberto Duz all'assise comunale, che ha però rappresentato un autentico "colpo di scena" all'interno delle discussioni del consiglio comunale di Torviscosa, convocato nel tardo pomeriggio di ieri. Un incontro fissato per parlare soprattutto del referendum consultivo sul cementificio , una prospettiva che sembrava, se non certa, quantomeno probabile. Invece, dopo questa notizia giunta come un "fulmine a ciel sereno", di referendum non ci sarà bisogno. "Per il momento", ha aggiunto qualcuno commentando il contenuto della lettera. Allo stato attuale delle cose, da quanto si evince dalla lettera inviata anche alla Regione, cadono le premesse per il referendum, fermo restando che nel caso in cui il problema dovesse ripresentarsi, sarà quella la strada da seguire, come sottolineato dallo stesso Duz. «Questo secondo progetto è stato ritirato, mentre il ricorso al Tar per il primo prosegue. Ad ogni modo la decisione dell'amministrazione comunale di Torviscosa resta valida: non posso permettermi una maggioranza in balia del mondo, saranno i cittadini a decidere». Per quanto riguarda la posizione dell'amministrazione comunale sull'oggetto in questione, Duz ha ribadito la propria posizione di equidistanza. «Anche nel caso in cui dovesse riproporsi il referendum, manterremo l'equidistanza tra il sì e il no. Riteniamo che un impianto industriale debba essere compatibile». Tra alcuni esponenti politici e parte del pubblico si è però respirata aria di disincanto, se non di critica, di fronte a questa notizia, come se la battaglia fosse vinta ma la guerra ancora no. A cominciare da Mareno Settimo, consigliere comunale ambientalista: «Stanno semplicemente aspettando che si tengano le elezioni comunali a Torviscosa. È ovvio che in campagna elettorale nessuno si schiererà a favore del cementificio , ma una volta passate le elezioni il discorso cambia». Tra la gente, a fianco di chi è apparso sollevato per la notizia, c'è anche chi esprime la propria rabbia: «Non dobbiamo fidarci, vogliono fregarci, questo progetto è stato ritirato ma c'è sempre il ricorso dell'altro al Tar». La "vicenda cementificio " ha compiuto un altro significativo passo, la soluzione finale sembra ancora lungi da venire.Simone Bearzot
Finalmente un pò di chiarezza ufficiale. Ma dobbiamo aspettare le interrogazioni leghiste per averla? Inizio a rivalutare questa Lega chiarificatrice e ambientalista.
è diventato un caos questo blog. tutti postano ovunque e perlopiù senza leggere o capire quelli che hanno scritto prima di loro.
saluto tutti e me ne vado.
Ciao, ciao marco: non ci mancherai!
Quando vedi Venier salutacelo!
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