venerdì 27 febbraio 2009

Can we still do it?

Lunedì 2 marzo, alle ottoemmezza di sera, presso il nostro bel Teatrino Comunale, ci sarà un incontro pubblico con Giorgio Zanin, candidato alle primarie dell'8 marzo per scegliere il candidato alla Presidenza della Provincia per il Partito Democratico.
Non pretendo una partecipazione da collaudo statico (ma anche dinamico avrebbe detto il Walter) come è avvenuta per l'assemblea sul WI-FI o per la presentazione delle esplorazioni nel Gorgazzo, ma un folto pubblico attivo, partecipante, certo! Perchè piangersi addosso aumenta solo la depressione. Ed inoltre è garantito anche il riscaldamento, quasi incredibile!
Quindi cari delusi (ma anche fiduciosi), scoraggiati (ma anche motivati), insoddisfatti (ma anche ottimisti), indecisi (ma anche convintamente sicuri), curiosi (ma anche se non avete null'altro da fare), disincantati (ma anche illusi), di sinistra (ma anche di destra), di San Giovanni di sopra (ma anche di sotto), di Fontanafredda (ma anche di Caneva), ex rifondatori (ma anche cittadini per il presidente di turno)... partecipate!!

giovedì 26 febbraio 2009

Presentazione dell'Associazione Giovanile Intercomunale di Aviano Budoia e Polcenigo

Sabato 28 febbraio 2009, alle ottoemezzadisera, presso la Casa dello Studente di Aviano, la "nascente" Associazione Giovanile Intercomunale di Aviano, Budoia e Polcenigo, si presenta alla comunità con una serata speciale, "CIAO MONDO!".
Il Molino Rosenkranz proporrà a tutti uno spettacolo sull'arte come forma di comunicazione ed espressività universale. Ecco qui il manifesto dello spettacolo.
Sarà anche l'occasione per premiare il vincitore del concorso per il nome e logo dell'Associazione Giovanile, che è stato proposto a tutti i ragazzi dei Comuni di Aviano, Budoia e Polcenigo dai 15 ai 25 anni.

mercoledì 25 febbraio 2009

Testamento biologico: idee a confronto

Il Circolo ARCI "Porto Alegre" di Budoia propone un incontro, venerdì 27 febbraio 2009 alle ottoetrequartidisera presso l'ex chiesa di S. Gregorio in via Garibaldi, a Sacile su:
"TESTAMENTO BIOLOGICO: idee a confronto".
Interverranno:
- Tommaso Cerno, giornalista del Messaggero Veneto
- Piero Cappelletti, presidente dell'Ordine dei Medici di Pordenone
- Mattia Callegaro, Presidente del Circolo Culturale Pio XII Pordenonese
- Stefano Santarossa, presidente dei Radicali friulani
Interveniamo numerosi, non deleghiamo su questo argomento, non facciamoci scippare i nostri diritti fondamentali.
Ma, a proposito di radicali, ce ne sono ancora o stanno zompando tutti come Capezzone e Rutelli?

mercoledì 18 febbraio 2009

Bando per i Collegi del Mondo Unito

Come preannunciavo nel post precedente, è finalmente stato bandito il concorso per la frequenza dei Collegi del Mondo Unito. Il bando riguarda il biennio accademico 2009/10 e 2010/11. La scadenza è per martedì 7 aprile 2009. Ci sono 25 posti, di cui ben 6 sono disponibili per i candidati residenti nel Friuli Venezia Giulia. Il numero dei posti per ognuno dei collegi è indicato nel bando.
Ragazzi, evadete dalla gabbia che ci stanno (stiamo) costruendo intorno; la selezione è dura ma se passate avrete la possibilità di frequentare due anni di scuola (gli ultimi due delle superiori) con ragazzi provenienti da ogni parte del mondo, a parità di condizioni. Ci sono ragazzi di ogni provenienza sociale (la selezione avviene per eccellenza scolastica e doti personali), ogni nazionalità è alla pari, nordafricani e nordamericani, finlandesi e uzbechi, serbi e croati, iracheni e israeliani, potrete sperimentare la convivenza delle religioni (magari scoprirete di poter condividere senza problemi la stanza per un anno con un ebreo e l'anno dopo con un musulmano). Anche gli insegnanti provengono da ogni parte del mondo. Vi costruirete una rete di relazioni sociali globale. Potrete viaggiare avendo un appoggio quasi ovunque. Imparerete a comunicare con chiunque in inglese.

E cari genitori, non fatevi prendere troppo dall'ansia, i vostri figli avrebbero un'occasione unica per crescere in autonomia, nel rispetto di ogni altra persona e delle regole della convivenza civile. E avrebbero anche la possibilità di accedere alle Università più autorevoli nel mondo, grazie al prestigio globale di cui godono questi collegi ed alle possibilità di accedere a borse di studio (soprattutto all'estero, poco in Italia) e ad altre facilitazioni che molte università straniere concedono agli studenti (anche senza raccomandazione, pensa un po').
E se proprio volete tenere il vostro bimbo vicino a casa, 14 dei 25 posti sono riservati per il Collegio di Duino, vicino a Trieste.

E ripeto l'appello del post precedente. Sostenete il Collegio di Mostar.

martedì 17 febbraio 2009

Da Polcenigo a Mostar (senza rimpianti)

Bene, è giunto il momento dell'orgoglio paterno, ma sono sicuro che me lo perdonerete. Pubblico una lettera di mia figlia maggiore, che, dopo aver vinto una borsa di studio biennale, sta frequentando l'ultimo anno delle superiori a Mostar, in Bosnia e Erzegovina, in uno dei Collegi del Mondo Unito.
Le ragioni di questa pubblicazione sono due. La prima è per invitare altri ragazzi a provare ad entrare in uno di questi Collegi, ce ne sono 12 sparsi per il mondo, per vivere un'esperienza che gli può veramente cambiare la vita e la testa; entro poco tempo infatti dovrebbe uscire il bando di concorso. La seconda è per lanciare un appello affinchè il Collegio di Mostar, ultimo nato, possa trovare finanziatori che gli permettano di non chiudere a causa della crisi economica in corso.
Un altro articolo di mia figlia sullo stesso argomento, principalmente rivolto ai coetanei (ma anche ai genitori "timorosi"), lo potete leggere sul Messaggero del 9 dicembre 2008. Ma lascio "parlare" mia figlia.

"Collegio del Mondo Unito a Mostar - vivere insieme nella città divisa.
United World College in Mostar (UWCiM) è il dodicesimo collegio fondato dal movimento "Collegi del Mondo Unito", un'associazione internazionale la cui missione è "make education a force to unite people, nations and cultures for peace and a sustainable future" (fare dell'istruzione una forza per unire le persone, le nazioni e le culture per costruire pace ed uno sviluppo sostenibile).
Il primo UWC è stato fondato in Galles, in risposta al clima della guerra fredda; poi, Singapore, Canada, Swaziland, USA, Italia (a Duino, vicino a Trieste), Venezuela, Hong Kong, Norvegia, India, Costa Rica, Bosnia ed Erzegovina (BiH). Ognuno dei collegi è stato fondato con specifici obiettivi, sebbene tutti condividano la missione principale.
Per quanto riguarda Mostar, esso mira a supportare il processo di pace attraverso la creazione di un modello di istruzione unica. L'accordo di Dayton, infatti, non prevede l'integrazione delle tra etnie (serbo-bosiaci, croato-bosniaci e bosniacchi) a livello scolastico; di conseguenza, la nuova generazione si trova separata in tre gruppi, studia tre curriculum diversi in tre classi differenti.
La situazione nel Paese varia sensibilmente da un luogo all'altro; mentre a Sarajevo è possibile avere un gruppo di amici "misto", a Mostar la posizione della casa determina con chi esci e dove vai. Molti ragazzi/e che vivono nella parte ovest di Mostar, ovvero quella cattolico-croata, non sono mai stati nella parte est, cioè bosniacca (bosniaco-musulmana); e viceversa. Il famoso Stari Most, il ponte che unisce le due sponde rivali della Neretva, è stato ricostruito; purtroppo però, non c'è, ancora, una reale riunificazione della città.
Proprio per questo il Collegio è stato fondato: è la prova visibile che le tre etnie della BiH possono (letteralmente) convivere pacificamente sotto lo stesso tetto, nella stessa aula. Difatti, oltre il 60% del corpo studentesco è formato da "locali" - unico termine accettato per indicare croato-bosniaci, serbo-bosniaci e bosniacchi. Gli studenti internazionali, di cui due italiani, dovrebbero facilitare tale integrazione - contribuendo alla ricostruzione di una società distrutta dalla guerra.
Attraverso il CAS (Creativity, Action, Service - creatività, sport,volontariato), ovvero le tre attività a cui tutti gli studenti sono tenuti a partecipare, gli UWCers collaborano con i locali.
In particolare, le attività di volontariato sono indirizzate al miglioramento di alcune situazioni critiche: assistenza ai disabili, attività con i Rom, ecologia, e molte altre. In tal modo il Collegio ha un impatto diretto sulla comunità di cui è ospite.
L'UWCiM è l'unico Collegio che non dispone di un campus: gli studenti sono alloggiati in due residenze, Susac (nella parte ovest) e Musala (nella parte est); condividono l'edificio scolastico con gli studenti del locale Gimnazija (vedi foto). Come prevedibile, il processo di integrazione è e sarà lungo e difficoltoso, ma già molti passi in avanti sono stati fatti dalla creazione del Collegio, avvenuta appena tre anni fa.
Per maggiori informazioni: http://www.uwc.org/ sito ufficiale degli UWCs, da cui si trovano i link per i siti dei singoli collegi;
http://www.it.uwc.org/ sito ufficiale della commissione italiana.

Negli ultimi mesi però la situazione è cambiata. Purtroppo la crisi economica si è fatta sentire anche al Collegio: le donazioni private e di altri stati sono diminuite sensibilmente. La situazione è così grave che è probabile che il Collegio del Mondo Unito di Mostar cessi di esistere. Prima di tutto, è altamente probabile che ci sarà un generation gap, ovvero che il collegio non ospiti una generazione nel 2009-2011; è possibile, tuttavia, che una generazione venga arruolata per gli anni 2011-2013. Tuttavia, la "nuova" generazione non potrà beneficiare della presenza della generazione precedente: tradizioni, conoscenze, contatti verranno in maggior parte persi. Dopo tre anni di esistenza, il Collegio dovrebbe ripartire quasi da zero.
Inoltre è quasi sicuro che il modello esistente, ovvero di Collegio in cui la maggior parte di studenti possiedono una borsa di studio, venga abbandonato. Ciò significa che la scuola non sarà più un centro a cui si accede tramite eccellenza accademica e doti personali, ma su base finanziaria. Tale cambiamento decreterebbe la fine del Collegio per come era stato pensato: un luogo dove le differenze di nascita non contano. Per evitare questo, per evitare che ci sia un vuoto generazionale, donazioni devono essere trovate al più presto. Per questo noi, studenti di primo e secondo anno, stiamo contattando agenzie pubbliche e private. Risultati ce ne sono stati; miglioramenti pure; buona volontà e capacità d'azione anche. Quello che noi chiediamo è di poter continuare a lavorare per produrre un cambiamento visibile. "

lunedì 9 febbraio 2009

La fiducia è una cosa seria

Riprendo il filo dal post "Fiducia? Poca" pubblicando l'articolo del Gazzettino del 7 Febbraio 2009.
"Si terrà il 12 febbraio la seduta straordinaria del consiglio comunale in cui verrà presentata la mozione di sfiducia nei confronti del sindaco Carlo Toppani. La decisione è stata assunta dai gruppi di minoranza che, soprattutto in seguito alle dimissioni presentate dal vice sindaco Mirella Ianna, hanno preso atto che la maggioranza non aveva più i numeri per governare.
Nei giorni scorsi il capogruppo della lista "Ritroviamo Polcenigo", Mario Cosmo, ha fatto una lunga e dettagliata relazione partendo dalla costituzione dell’alleanza tra questa lista e quella di "Intesa per Polcenigo" che ha portato, nel giugno del 2004, all’elezione a sindaco di Toppani. «Questa coalizione ha sofferto fin dall’inizio di grosse divergenze – ha fatto sapere l’ex vice Mirella Ianna - le più significative delle quali riguardavano la pari dignità fra le liste. Il sindaco mai mi ha coinvolto, in maniera efficace e continuativa in veste di vice sindaco, nelle questioni sovracomunali importanti. La lista è stata di fatto esclusa, non è stata consultata né compiutamente informata nemmeno per l’associazione tra i Comuni di Aviano, Budoia e, successivamente, Montereale, le trattative confuse e contraddittorie sviluppate dal primo cittadino hanno visto in sede di convenzioni attuative significativamente penalizzato il nostro Comune. Toppani in esclusiva ha tenuto il referato del personale gestendolo in maniera contradditoria, consentendo la continua confusione di ruoli tra livello politico e gestionale e impedendo quindi la costituzione di una trasparente ed efficiente struttura amministrativa».
«Abbiamo chiesto più volte – prosegue Ianna -, senza nessun esito, al sindaco la soppressione della Commissione edilizia ordinaria fonte di ritardi, complicazioni e spese. Rispetto agli impegni programmatici e alle motivazioni che avevano portato all’alleanza troppe cose sono state deludenti. Il rapporto coi cittadini, ad esempio: le riunioni di frazione per informare ed avere indicazioni non sono mai state effettuate. Le commissioni consiliari sono state trascurate, mortificate nelle loro funzioni tanto da portare al loro pratico svuotamento; i rapporti con la stampa sono stati inesistenti a livello di coalizione. Questi e altri ancora sono gli addebiti all’operato del sindaco che verranno integrati nella stesura della mozione di sfiducia». Lorenzo Padovan"

domenica 8 febbraio 2009

Padroni del proprio corpo

Se dovesse capitare a me di ritrovarmi in stato vegetativo o in coma irreversibile, dico fin d'ora che non voglio essere tenuto in vita artificialmente. In ogni caso l'unica persona che potrà dire cosa fare del mio corpo è mia moglie. Non lo possono fare politici ipocriti (dicono che hanno il dovere di salvare anche una sola vita umana, quando fanno accordi con la Libia per deportare e concentrare gli immigrati nei lager di quello stato, dove spesso muoiono), non lo possono fare preti-papi-pseudo-movimenti-per-la-vita che non hanno alcun rispetto del dolore degli altri e si comportano con estrema violenza contro quel poveruomo che è il padre della Englaro, non lo possono fare medici che credono di essere i possessori unici della conoscenza, non lo possono fare commissioni etiche spesso composte da uomini di partito e che comunque spesso hanno un'etica diversa dalla mia.
Mi fa schifo pensare che persone di cui non ho alcuna stima, come Formigoni, Berlusconi e tutti i ministri di questo governo che all'unanimità volevano il decreto sul caso Englaro, possano decidere del mio corpo, della mia vita e della mia morte. La politica, le gerarchie religiose devono stare fuori dai letti delle persone, devono smetterla di infilarsi fra le lenzuola, di muoversi tra le camere degli ospedali. Non ci può essere alcun sondaggio d'opinione o referendum attraverso il quale si decide della vita e della morte delle persone. Qui le maggioranze non c'entrano.
Sta scomparendo dal nostro paese l'empatia, cioè quel'atteggiamento di comprensione, di immedesimazione verso gli altri, che genitori, insegnanti, ma anche politici dovrebbero possedere normalmente. Provate a mettervi nei panni di quel padre, in quello che ha fatto e visto in questi lunghi anni, e provate a mettervi nei panni di quel cadavere artificialmente tenuto in vita, ridotto ad una larva, pieno di piaghe da decubito, immaginatevi per anni in quelle condizioni.
Sta avanzando invece a grandi passi un desiderio di controllo sempre maggiore dei comportamenti delle persone, fino al controllo del corpo degli altri.
Abbiamo un Parlamento senza pietà i cui membri sono stati di fatto nominati dai partiti e non dagli elettori, che probabilmente farà nei prossimi giorni una legge liberticida e violentatrice. Come dice Morpheus "quello che sta per avvenire è grave, gravissimo. Va aldilà del singolo caso, della vicenda individuale e stabilisce il principio che, sull’onda dell’audience, tutto è lecito, anche intervenire nella scelta del destino individuale e intimo di ciascuno di noi. Ed è tanto più grave perché dietro non si vede alcuna legge morale, ma solo l’opportunistico scopo di compiacere la parte più becera ed oscurantistica di questo maledetto paese la cui vergogna ci perseguiterà per sempre".
Purtroppo è ora di ritornare a fare le battaglie per i diritti civili, quelli elementari, quelli che questi tempi cupi ci vogliono togliere, quelli che sono scritti nella prima parte della nostra Costituzione e quelli che in questi anni sono stati conquistati soprattutto dalle donne. Diceva John Stuart Mill, filosofo liberale dell'800: "su se stesso, sul proprio corpo e sulla propria mente, l’individuo è sovrano". Come diceva qualcuno, "difendiamo i valori occidentali!".
Io voglio essere padrone del mio corpo, e non me ne frega assolutamente niente di chi la pensa in modo diverso da me, sul mio corpo non delego nessuno. Gli altri, sul proprio corpo, ci facciano quello che vogliono.

sabato 7 febbraio 2009

Can we do it?

A primavera avremo anche le elezioni amministrative provinciali. I partiti si stanno schierando provando a far marciare le loro macchine elettorali, inquinanti e spesso inutilmente rumorose.
Nel Partito Democratico l'8 marzo si terranno le elezioni primarie per nominare il candidato alla presidenza della Provincia di Pordenone. I concorrenti sono due, l'istituzionale Sergio Chiarotto (che non ha bisogno della mia pubblicità) e l'emergente Giorgio Zanin.
Attorno a quest'ultimo mi sembra in particolare che si stia aggregando un'area finora tagliata fuori dalle grinfie del partito, con sensibilità ambientaliste e solidali, finora citate solo nei documenti ufficiali del partito ma poco calate nei fatti.

Il comitato che sostiene la sua candidatura ha organizzato un incontro con i sostenitori per l’area di Sacile, Fontanafredda, Caneva, Budoia, Polcenigo, Roveredo ed Aviano per mercoledì’ 11 febbraio, alle ottoemezzadisera presso il Centro ZANCA a SACILE.

Come scritto nel volantino d'invito: "Sarà una serata incentrata sull’organizzazione elettorale, per portare voti anzitutto alle primarie dell’8 marzo, che sono aperte a tutti coloro che vogliono contribuire alla selezione della classe dirigente. Alle primarie infatti potranno votare i ragazzi sopra i 16 anni e così pure i cittadini stranieri con residenza in provincia.
A sostegno del candidato prenderà la parola anche il sindaco di Pordenone Sergio Bolzonello."
Giorgio Zanin ha (naturalmente) aperto un blog (www.giorgiozanin.com) dal quale si possono raccogliere ulteriori informazioni.

venerdì 6 febbraio 2009

Listini, seconda puntata

Qualche giorno fa Leandro Dorigo, ex sindaco di Polcenigo e attuale presidente del Budoia Polcenigo calcio, mi ha mandato un'e-mail riguardante il modo in cui si stanno costituendo le liste per le prossime elezioni a Polcenigo e le sue proposte di lavoro. Riporto interamente la sua lettera, ringraziandolo per l'attenzione con cui segue e contribuisce al blog, sfatando anche il mito che solo i giovani utilizzano le nuove tecnologie.

"Se quanto affermato da Odino Steffan sul numero delle possibili liste che si presenteranno alle prossime elezioni amministrative corrisponde al vero credo che i tempi bui per Polcenigo durino ancora a lungo.
Fortunatamente credo che a Polcenigo sia impossibile trovare un numero tale di persone in grado di permettere la presentazione di sei liste, personalmente ne ritengo una di troppo anche nel caso se ne presentassero tre.
E’ convinzione mia ma anche di molte altre persone che conosco, che a Polcenigo per il prossimo futuro il Consiglio Comunale sia composto da:
- Un Sindaco determinato, preparato, disponibile e che sappia coordinare il gruppo di persone che lo attornia.
- Una Giunta composta da assessori preparati nelle materie e nei settori che gestiranno, determinati e uniti nel conseguimento degli obiettivi prefissati e inclini al lavoro di gruppo.
- Un Gruppo Consiliare di maggioranza rappresentativo di quante più categorie di cittadini sono presenti a Polcenigo, costituito da persone fedeli alla causa (programma elettorale) per cui sono state elette e possibilmente appagate del ruolo che devono ricoprire.
- Uno o più (io auspico uno) gruppi di minoranza, composto da persone preparate, in grado di controllare passo dopo passo il cammino dell'Amministrazione e all’occorrenza, di farsi promotori e portavoce della gente non ascoltata.

Forse queste sono aspettative un po’ troppo ottimistiche ma che diventeranno sicuramente utopistiche se i (sei?) gruppi che sono al lavoro non si daranno una regolata e non si faranno una sana autocritica.
Io, a differenza di molti, credo che sia giunto il momento in cui i partiti locali prendano in mano la situazione e abbiano il coraggio di uscire allo scoperto proponendo con chiarezza come vorrebbero cambiare o non cambiare il nostro amato paese.
Attorno a questa chiarezza di intenti potranno raccogliere l’adesione di quei liberi cittadini che si riconoscono negli stessi principi e vorrebbero partecipare alla stesura di quello che dovrebbe diventare il programma elettorale da realizzare una volta eletti.
A mio avviso i partiti dovrebbero avere solo il ruolo di coordinatori dei gruppi di lavoro che si andranno a creare e allo stesso tempo quello di vigilare affinchè il gruppo stesso non stravolga le linee di pensiero su cui basano il loro stesso essere.
Compito dei Partiti sarà anche quello di lavorare dietro le quinte per smussare ed eventualmente stroncare quei dissidi o litigi che dovessero nascere tra le persone all’interno del gruppo causati da motivazioni personali.
Da un simile modo di operare dovrebbero nascere le due liste forti che personalmente auspico e dalle quali uscirà la prossima Ammistrazione Comunale.
Ai miei tempi (Ia Repubblica), nel bene e nel male le amministrazioni nascevano così e amministravano bene o male per tutta la legislatura.
Non sono un nostalgico ma non me la sento nemmeno di bocciare tutta la politica del passato, lo conferma il fatto che molti politicanti di allora sono ancora in auge e rappresentano tutt’ora un punto di riferimento per molta gente.
Eventuali candidati che privilegeranno le loro ambizioni personali rispetto al “bene collettivo” saranno liberi di crearsi la loro lista di amici e conoscenti e mettersi al cospetto degli elettori.
AUSPICO QUINDI CHE SI COMINCI A PARLARE DI PROGRAMMI DA REALIZZARE PIUTTOSTO CHE DI COSA ALTRI NON HANNO FATTO O FATTO MALE .
Mi scuso se qualcuno si offenderà per quanto detto ma vi assicuro che non ho niente di personale con nessuno e sul piano personale ho stima e rispetto per tutti i candidati che tra l’altro ho il piacere di conoscere anche direttamente. Leandro Dorigo
"

giovedì 5 febbraio 2009

Rospi inamorati

La temperatura s'è alzata! L'umidità anche! La pioggia imperversa! Il tempo giusto per gli accoppiamenti amorosi dei nostri amici rospi e rospe. Hanno infatti cominciato a migrare in massa dalla montagna verso i fiumi, in particolare verso la Santissima. Per poi poter deporre e fecondare le uova in acqua.
Come possiamo noi negare le gioie del sesso a questo piccoli animali? Travolgerli con i nostri pmeumatici proprio quando i maschietti a cavallo delle loro compagne assaporano già lunghe nottate gracidanti?
Il raccoglirospi Mario Cosmo ha permesso le gioie del sesso questa sera (giovedì) traghettando lungo la Pedemontana ben 40 animaletti, 32 maschi e 8 femmine (4 a 1, rospe ninfomani?).
Ma con l'umidità di questi giorni ci sarà bisogno di altre persone che diano una mano! Come? Enrico Chisari ce lo ha già spiegato. Perciò accorriamo armati di pila, guanti, secchio, gilet catarifrangente e sprezzo della pioggia.
Mario però chiede giustamente di poter censire gli animali traghettati (numero di maschi, di femmine, di rane). Perciò tenete il conto e inviatelo a Enrico Chisari (enrico.chisari@tin.it). Grazie!
E quando tornate a casa fatevi travolgere anche voi dall'umidità... Magari la bella foto di Milan Vogrin vi potrà ispirare.