Dal Messaggero Veneto del 04 novembre 2008
"L’assessorato alle politiche sociali del comune di Polcenigo organizza una serie di incontri con dibattiti e riflessioni dal titolo “Verso il bilancio sociale del Comune di Polcenigo”. Si tratta di quattro incontri con la cittadinanza rivolti non solo ai residenti nel comune proponente, ma anche agli abitanti dei centri limitrofi.
Il primo appuntamento è fissato per martedì 11 novembre con “La responsabilità della rappresentanza” legato alla necessità di una maggiore comprensibilità e visibilità delle scelte politiche.
La settimana successiva (il 18 novembre) il tema verterà su “Un bilancio non solo finanziario”, che analizza gli strumenti per rendere più rapida e semplice la comunicazione ai cittadini dei servizi resi da parte dell’amministrazione comunale.
Il 25 novembre sarà invece “Una politica trasparente come garanzia e ricchezza per il territorio”,
mentre la chiusura degli incontri (2 dicembre, n.d.b.) sarà affidata al tema “Passi concreti verso il bilancio sociale”.
La cura di questi incontri organizzati per ridurre le “distanze” tra esigenze della cittadinanza e attività dell’amministrazione comunale, sarà affidata al dottor Luciano Forte (uno dei padri fondatori del progetto del bilancio sociale). Gli incontri saranno moderati dalla dottoressa Francesca Del Rizzo, già assessore alle politiche sociali del comune di Brugnera, dove ha attuato l’Osservatorio sociale e il Bilancio sociale del suo assessorato. (m.c.) "
Ma cos'è il bilancio sociale? "E' uno strumento con il quale un’organizzazione, pubblica o privata, "dà conto" a tutti i portatori d’interesse -detti stakeholder - del proprio operato, rendendo trasparenti e comprensibili all’interno e all’esterno i programmi, le attività e i risultati raggiunti secondo modalità non evidenti nei tradizionali documenti e nelle tradizionali procedure di rendicontazione." (Università di Trento)
Per farsi qualche idea sul bilancio sociale si può leggere un documento dell'Università di Trento, e/o visitare il bilancio della Provincia di Parma o del Comune di Udine.
Questo ciclo di appuntamenti potrebbe essere una buona occasione di incontro tra amministratori (intesi come "dipendenti") e cittadini comuni.
Potrebbe essere una occasione per arrivare a delle modalità efficaci di comunicazione tra queste parti.
Potrebbe anche essere un semplice modo di occupare il tempo e scambiare 4 chiacchere, senza cambiare nulla.
potrebbe anche essere un modo efficace di dare una vernice "etica" alle attività di un ente locale (così come di un'azienda) nascondendo interessi ed attività reali.
Dipenderà anche dalla partecipazione dei cittadini a questi incontri.
Mi fa paura quello che è scritto sul sito BilancioSociale.it: "Il Bilancio Sociale è uno strumento straordinario, rappresenta infatti la certificazione di un profilo etico, l'elemento che legittima il ruolo di un soggetto, non solo in termini strutturali ma soprattutto morali, agli occhi della comunità di riferimento, un momento per enfatizzare il proprio legame con il territorio, un'occasione per affermare il concetto di impresa come buon cittadino, cioè un soggetto economico che perseguendo il proprio interesse prevalente contribuisce a migliorare la qualità della vita dei membri della società in cui è inserito. La missione aziendale e la sua condivisione sono elementi importanti per ottenere il consenso della clientela, del proprio personale, dell'opinione pubblica". Cos'è la "certificazione di un profilo etico"??!!
La mia traduzione sarebbe: "come arricchirsi fregando il cittadino/utente/cliente facendogli credere di migliorare la sua vita".
Di convegni su finanza etica, impresa etica sono pieni i tg regionali e nazionali, spesso con partecipanti il cui profilo etico può essere certificato solo dopo un'operazione radicale di "plastica etica facciale"
"L’assessorato alle politiche sociali del comune di Polcenigo organizza una serie di incontri con dibattiti e riflessioni dal titolo “Verso il bilancio sociale del Comune di Polcenigo”. Si tratta di quattro incontri con la cittadinanza rivolti non solo ai residenti nel comune proponente, ma anche agli abitanti dei centri limitrofi.
Il primo appuntamento è fissato per martedì 11 novembre con “La responsabilità della rappresentanza” legato alla necessità di una maggiore comprensibilità e visibilità delle scelte politiche.
La settimana successiva (il 18 novembre) il tema verterà su “Un bilancio non solo finanziario”, che analizza gli strumenti per rendere più rapida e semplice la comunicazione ai cittadini dei servizi resi da parte dell’amministrazione comunale.
Il 25 novembre sarà invece “Una politica trasparente come garanzia e ricchezza per il territorio”,
mentre la chiusura degli incontri (2 dicembre, n.d.b.) sarà affidata al tema “Passi concreti verso il bilancio sociale”.
La cura di questi incontri organizzati per ridurre le “distanze” tra esigenze della cittadinanza e attività dell’amministrazione comunale, sarà affidata al dottor Luciano Forte (uno dei padri fondatori del progetto del bilancio sociale). Gli incontri saranno moderati dalla dottoressa Francesca Del Rizzo, già assessore alle politiche sociali del comune di Brugnera, dove ha attuato l’Osservatorio sociale e il Bilancio sociale del suo assessorato. (m.c.) "
Ma cos'è il bilancio sociale? "E' uno strumento con il quale un’organizzazione, pubblica o privata, "dà conto" a tutti i portatori d’interesse -detti stakeholder - del proprio operato, rendendo trasparenti e comprensibili all’interno e all’esterno i programmi, le attività e i risultati raggiunti secondo modalità non evidenti nei tradizionali documenti e nelle tradizionali procedure di rendicontazione." (Università di Trento)
Per farsi qualche idea sul bilancio sociale si può leggere un documento dell'Università di Trento, e/o visitare il bilancio della Provincia di Parma o del Comune di Udine.
Questo ciclo di appuntamenti potrebbe essere una buona occasione di incontro tra amministratori (intesi come "dipendenti") e cittadini comuni.
Potrebbe essere una occasione per arrivare a delle modalità efficaci di comunicazione tra queste parti.
Potrebbe anche essere un semplice modo di occupare il tempo e scambiare 4 chiacchere, senza cambiare nulla.
potrebbe anche essere un modo efficace di dare una vernice "etica" alle attività di un ente locale (così come di un'azienda) nascondendo interessi ed attività reali.
Dipenderà anche dalla partecipazione dei cittadini a questi incontri.
Mi fa paura quello che è scritto sul sito BilancioSociale.it: "Il Bilancio Sociale è uno strumento straordinario, rappresenta infatti la certificazione di un profilo etico, l'elemento che legittima il ruolo di un soggetto, non solo in termini strutturali ma soprattutto morali, agli occhi della comunità di riferimento, un momento per enfatizzare il proprio legame con il territorio, un'occasione per affermare il concetto di impresa come buon cittadino, cioè un soggetto economico che perseguendo il proprio interesse prevalente contribuisce a migliorare la qualità della vita dei membri della società in cui è inserito. La missione aziendale e la sua condivisione sono elementi importanti per ottenere il consenso della clientela, del proprio personale, dell'opinione pubblica". Cos'è la "certificazione di un profilo etico"??!!
La mia traduzione sarebbe: "come arricchirsi fregando il cittadino/utente/cliente facendogli credere di migliorare la sua vita".
Di convegni su finanza etica, impresa etica sono pieni i tg regionali e nazionali, spesso con partecipanti il cui profilo etico può essere certificato solo dopo un'operazione radicale di "plastica etica facciale"
2 commenti:
Ci vorrebbe veramente chiarezza su tutto quello che riguarda lAmministrazione, trovo l'iniziativa interessante e non mi stupisco che l'idea non scaturisca dalle contorte menti dei due Assessori modello "gatto e la volpe".
Il grosso problema del cosiddetto bilancio sociale è che mancano i "termini" del bilancio stesso. In un bilancio economico-finanziario "normale, infatti, il risultato si può cogliere vedendo i conti, che devono "quadrare". In un bilancio sociale, invece, cosa deve quadrare?
Certamente, non devono comparire considerazioni del tipo: "Ho fatto beneficenza, ergo sono bravo!" Deve essere previsto un criterio oggettivo di valutazione: se investo in un'iniziativa sociale, devo accertarmi che quell'iniziativa mi restituisca un vantaggio. Per esempio: se il Comune di Polcenigo riesce a caratterizzarsi per la sua particolare "accoglienza" nei confronti dei suoi cittadini, tanto da attrarre molti nuovi cittadini anche disposti a pagare più tasse, il bilancio sociale in questo caso è positivo, perché stanno bene i cittadini e sta bene il Comune, che può fornire loro servizi sempre migliori.
La stessa cosa dovrebbe ritrovarsi nei cosiddetti "bilanci ambientali" dove ad oggi c'è l'abitudine di giustificare le maggiori spese con "giuste cause" ambientali; giuste cause di cui nessuno si preoccupa di verificare l'effettivo beneficio ambientale. Inoltre, se si spende di più, significa che si "consuma" di più: si è proprio sicuri che il beneficio sia complessivamente tale?
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