Da una lettera pubblicata sul Gazzettino del 18 settembre
"Soldi pubblici alla scuola per cacciatori. A noi la provincia di Pordenone ha risposto un sonoro "no" alla richiesta di contributo perché l'associazione Dingo "non è di preminente interesse provinciale". Questo non è esatto visto che serviamo tutta la provincia e solo 4 comuni ci riconoscono un contributo. La Provincia risponde che la nostra domanda è stata trasmessa all'amministrazione comunale interessata, quindi penso che l'abbiano mandata al Comune di Pordenone. È nostro parere che si siano "dimenticati" dell'operato dell'associazione Dingo, visto che prima di De Anna abbiamo sempre ottenuto un contributo provinciale e l'anno che ci siamo trasferiti, presidente era Rossi, abbiamo ricevuto 2 milioni.
Adesso, a causa dell'apertura della caccia, stiamo mettendo la corrente a bassa tensione nell'ultimo recinto. Questo per evitare che i gatti escano dal rifugio. Sono 800 euro solo di materiale, più la manodopera. Ogni anno, nel periodo della caccia, nell'area circostante al rifugio Dingo vengono uccisi dai 10 ai 15 gatti. In alcuni casi sono stati uccisi dai cani da caccia. È stata fatta la denuncia, ma non è successo niente.
È molto triste venire a conoscenza del fatto che l'istituzione Provincia sovvenziona una "scuola di morte" e non riconosce nessun valore ad associazioni che si battono per la vita, e di seguito spieghiamo il perché di questa nostra amara considerazione, riproponendo il testo di un articolo pubblicato su questo stesso giornale il 14 agosto scorso, dal titolo "Caccia, la scuola allarga i confini), a firma "Ldf".
Torna alla carica la Provincia di Pordenone e ancora una volta nel mirino finisce la proposta di legge regionale sulla Caccia, che l'assessore Enzo Marsilio sta predisponendo. Motivo del contendere è la scuola che l'Ente intermedio del Friuli Occidentale gestisce (anche con contributi regionali) nel parco di San Floriano. Il problema, però, è legato al fatto che, nella proposta di legge, viene identificata una sola scuola regionale e la sede è stata individuata a Paluzza. Come dire, insomma, che se la Provincia vorrà continuare a gestire San Floriano dovrà farlo con fondi esclusivamente propri. Ma a dimostrazione che i corsi a San Floriano hanno raggiunto livelli eccellenti è una lettera che la Regione Emilia Romagna ha inviato - per conoscenza - alla Provincia. «In quella lettera - spiega l'assessore provinciale Danilo Narduzzi - la Regione riconosce idonei i corsi che a San Floriano vengono effettuati, nello specifico, per la gestione degli ungulati. Non solo. Viene anche spiegato, a chiare lettere, che la frequenza è di fatto una "abilitazione" per poter sostenere gli esami in Emilia Romagna, che possono essere svolti solo dopo aver frequentato corsi specifici. Posso dire di più - va avanti l'assessore - visto che viene riconosciuto a San Floriano un livello eccellente di preparazione e si specifica, sempre nella lettera, che il corpo docenti, oltre ad essere valido, si avvale di alcuni esperti del settore, riconosciuti a livello nazionale. Infine viene certificato che a San Floriano il grado di approfondimento è superiore rispetto al programma. Nonostante tutto questo - conclude Narduzzi - la Regione vuole penalizzare la nostra scuola di caccia».
Proponiamo, quindi, a tutti i lettori de "Il Gazzettino", di protestare, inviando una lettera (e-mail) a: Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia (presidente@regione.fvg.it), Presidente della Provincia di Pordenone (presidente@provincia.pordenone.it), "Il Gazzettino di Pordenone" (pordenone@gazzettino.it), con il seguente testo:
«Apprendo da "Il Gazzettino di Pordenone" che Regione e Provincia sovvenzionano la scuola di caccia di San Floriano (Polcenigo ), la quale addirittura esporta cacciatori in altre regioni. Così facendo la Provincia di Pordenone si fa conoscere in tutta Italia, non perchè contribuisce ad uno sviluppo civile sociale e culturale del nostro Paese, ma perché divulga una "cultura" foriera di morte per milioni di animali e decine e decine di vite umane. La presente pertanto per dimostrare tutto il mio dissenso a dette iniziative e a questo evidente sperpero di danaro pubblico». Distinti saluti, nome e cognome, città, ecc. "
Franca Valerio, Presidente Associazione Dingo Pordenone
Ehi tu, figlio maggiorenne
4 mesi fa
2 commenti:
quand'ero bambino mi ricordo che il referendum contro la caccia aveva perso ben due volte, ma ero
troppo piccolo per votare.. sarei curioso di vedere che risultato ci sarebbe oggi.. probabilmene non
raggiungerebbe il quorum ma se lo facesse ci sarebbero risvolti interessanti. dove cavolo è pannella
ora che ci tornerebbe utile?
Caro Marco,
l'on. Pannella è al Parlamento Europeo con altri parlamentari italiani (e sono i più pagati tra tutti gli europarlamentari in carica)... e dopo i Signori della politica s'arrabbiano e giudicano i cittadini-sudditi come dei qualunquisti ignoranti o come dei sempliciotti affascinati dalla cosiddetta 'antipolitica'...
Peccato che siano loro, la nota casta, i veri antipolitici.
Saluti da Luciano Bubbola
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