mercoledì 12 settembre 2007

Rassegna stampa: ASD Polcenigo festeggia 60 anni

Dal Gazzettino di Martedì, 28 Agosto 2007
"CALCIO. Il Polcenigo festeggia i 60 anni pensando alla salvezza.
L'Asd Polcenigo festeggia i 60 anni di attività. La società venne fondata, l'8 agosto 1947, dall'allora gestore del bar Roma Carlo Caggino, originario di Milano. In programma la 4. edizione delle "Serate NeroVerdi" (i colori sociali del sodalizio) con le quali verrà proposto un percorso fotografico per ricordare dirigenti, giocatori e allenatori del Polcenigo . La mostra fotografica verrà inaugurata giovedì, alle 18, nel Cortivon, presenti amministratori pubblici e sportivi. La mostra chiuderà il 2 settembre. «Si tratta di un'iniziativa voluta con forza - spiega Leandro Dorigo, presidente della società neroverde per festeggiare il prestigioso traguardo dei 60 anni. Durante le Serate NeroVerdi saranno proposti filmati e diapositive della storia del Polcenigo calcio. L'obiettivo? Rafforzare l'immagine della società, del gruppo di dirigenti che si occupano sia di sport che altre iniziative in favore della comunità. La mostra fotografica? Spero - aggiunge Dorigo - che, spinti dalla curiosità, siano in molti a intervenire. Gli ex giocatori troveranno sorprese e, forse, riscopriranno l'attaccamento alla maglia».
Il presidente Dorigo lancia poi un appello al Budoia. «Vogliamo allargare l'iniziativa con la storia del Budoia». Dorigo conclude parlando dell'imminente campionato. «Il Polcenigo dovrà affrontare l'impegnativa prova della Prima categoria. Abbiamo dovuto rinunciare a calciatori di primo piano per raggiunti limiti di età o per infortuni, ma abbiamo trovato adeguati sostituti. Non abbiamo grandi ambizioni, ma puntiamo ad una salvezza senza sofferenze. Vogliamo esprimere un bel gioco e soddisfare il pubblico. Logica quindi la conferma di mister Cancian». Basso profilo, gioco concreto e godibile, entusiasmo: queste le parole d'ordine in casa dei ramarri. Il numero uno Dorigo si toglie poi un sassolino dalle scarpe: «Mi pare doveroso ed onesto sottolineare una situazione particolare che molte società si trovano a gestire: l'esubero di genitori. Spesso registriamo intromissioni ingiustificate, forse dettate dal troppo amore per i figli. Il problema è comune a tutto il settore giovanile. I ragazzi, in balia delle ambizioni di altri, passano da una società all'altra come pacchi postali. Il mio vuole essere quindi un appello a vivere e lasciar vivere il calcio come uno sport e nulla più, evitando di caricare i ragazzi troppe responsabilità»."

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