Dal Messaggero Veneto dell'11 aprile 2009
"«La variante Prg va annullata»
Nei giorni scorsi il gruppo di opposizione Progetto Comune ha formalmente presentato richiesta al sindaco di Polcenigo, Carlo Toppani, di ritirare una delibera riguardante l’approvazione della variante 22 al piano regolatore, avvenuta il 22 febbraio scorso (n.d.b. errore del Messaggero, il piano è stato approvato nel 2008). Dietro una così perentoria richiesta si cela la presenza, secondo quanto segnalato da Progetto Comune, di un conflitto di interessi.
La questione riguarda il presunto interesse personale di uno o più assessori nell’approvazione di tale variante (la trasformazione di un edificio da uso abitativo a “bed and breakfast”). Una condizione che, sempre secondo quanto sostiene Progetto Comune, avrebbe dovuto spingerli a non partecipare ai lavori consiliari, com’è invece avvenuto.
A seguito della richiesta ricevuta il sindaco Toppani ha girato la documentazione alla Procura, spiegando: «Di fronte alla richiesta di ritiro della delibera da parte di un gruppo di minoranza, ritenendo che la stessa fosse accompagnata da affermazioni che mettono in dubbio, con una rilevanza penale, l’operato dell’amministrazione comunale, ho fatto quanto di mia competenza, inviando alla Procura il documento in questione, affinchè la stessa possa trarne tutte le conclusioni del caso». «Resto convinto e sicuro della correttezza di quanto deciso da questa amministrazione nell’interesse dei cittadini. Al tempo stesso – ha affermato – attendo serenamente la valutazione da parte di coloro i quali hanno competenze a esprimere un parere al di sopra delle parti. Ho preso questa decisione perchè ritengo sia giusto che alla cittadinanza venga fornita un’appropriata informazione, senza che inizino a essere veicolate notizie capaci solo di intorbidire le acque e di imbarbarire il clima della campagna elettorale, oltre che atte a logorare i rapporti tra le persone».
«Se, come credo, le affermazioni contenute nel documento dovessero ritenersi infondate – ha puntualizzato – mi riserverò di agire, con i mezzi a mia disposizione, per difendere l’operato mio e di questa amministrazione». La tesi della giunta è che la modifica della destinazione d’uso a bed & breakfast è un provvedimento generalizzato, non riferito, quindi, a un caso specifico. Va sottolineato che la Regione, in sede di presentazione delle osservazioni, ha contestato l’insediamento di attività alberghiere nelle zone boschive, vanificando, di fatto, la norma contenuta nella variante. Maurizio Capobianco"
Lo stesso argomento, con qualche argomento in più, e con un errore in meno, affrontato dal Gazzettino sempre dell'11 Aprile 2009
"Il sindaco si affida alla Procura. Il consigliere Del Puppo segnala irregolarità e Toppani invia le carte ai magistrati.
Il sindaco di Polcenigo invia alla Procura la documentazione relativa alla richiesta di ritiro di una delibera del Consiglio comunale di oltre un anno fa. Dopo le sorprese di fine anno, sul tavolo di Carlo Toppani è arrivata quella di Pasqua: una nota, firmata dal capogruppo di Progetto Comune Luigino Del Puppo, nella quale sono contenute affermazioni che vorrebbero un'illiceità della delibera stessa, per questo motivo il consigliere di minoranza chiede ora il ritiro del documento di approvazione della variante urbanistica.
«Sono dichiarazioni pesanti - spiega Toppani - che non potevano cadere nel nulla, abbiamo deciso di inviare la documentazione, perché venga valutata da chi ha conoscenze e strumenti per farlo». Una variante molto chiacchierata la numero 22, approvata a febbraio 2008 con l'assenza delle minoranze, il voto contrario e l'astensione di tre consiglieri di maggioranza. La minoranza non si presentò al Consiglio, forse contando sulla mancanza del numero legale. L'approvazione costò l'uscita dalla maggioranza di Daniela Rossitto e Fabio Bidese: quest'ultimo con il suo voto contrario, denunciò la presenza di interessi personali anche tra i consiglieri, speculativi e di consenso elettorale, oltre alla presenza di 7 casi di accoglimento di richieste al limite.
Una variante che fa ancora discutere, ad oltre un anno di distanza, con ripetute accuse nel bel mezzo dei Consigli comunali e con il consigliere Luigino Del Puppo che chiede solo ora il ritiro della delibera di approvazione. «Questo è un segnale di imbarbarimento della campagna elettorale che si sta per aprire e se questa è la premessa - conclude il sindaco- riteniamo sia il caso di fare chiarezza sulla vicenda, perché l'amministrazione ha agito correttamente e nell'interesse generale dei cittadini». F.G."
Io non so se Del Puppo e il suo gruppo hanno ragione o no; certo che il tempismo di questa richiesta è notevole ed ovviamente elettorale. Ribadisco quello che ho già scritto: aldilà del merito, queste questioni e questi metodi contribuiscono ad allontanare sempre di più molti cittadini onesti e tranquilli dalla amministrazione e dalla politica. Ma forse questo è uno degli effetti desiderati.
Ehi tu, figlio maggiorenne
4 mesi fa
4 commenti:
....sempre più in BASSO !!! ... ma ci sarà pur una fine ????
Sempre d’accordo con Alberto, queste sono le cose che fanno male alla politica e allontanano la gente da essa.
In questa questione dico solo BRAVO al Sindaco che ha avuto il coraggio di inoltrare le carte in procura, non capisco il SILENZIO degli Assessori e Consiglieri chiamati in causa.
In ogni caso, tutte le persone coinvolte, compreso Sindaco e Assessore all’Urbanistica, farebbero bene a RITIRARSI dal fare politica fino a quando la questione non sia definitivamente chiarita dalla procura.
Penso sia il minimo che si possa chiedere.
Che ne dite??????
Vorrei da Alberto, se possibile, un chiarimento su quali sono secondo lui le cose che allontanano la gente dalla politica/amministrazione : le scorrettezze amministrative (per ora presunte legalmente ma evidenti eticamente) o la richiesta del loro annullamento ? ?
Le scorrettezze (chiamiamole giustamente così almeno per ora)sono una delle cause, forse la principale, dell'allontanamento di molti dalla politica.
Ma la richiesta di Del Puppo è mooooooolto tardiva, quindi, anche se avesse ragione, la sua azione appare come elettorale: una mossa perciò che si "percepisce" come fatta da un politicante (a ragione o a torto), che certo non favorisce la partecipazione.
E il partito a cui aderisci, Pino, è maestro nel sottolineare la "percezione" delle cose, l'apparenza, e non la realtà quotidiana.
Vi state incartando da soli.
Scusami ma non ho ben capito la tua ultima osservazione. In quanto al momento elettorale posso convenire con te, momenti di campagna elettorale sono le cose che si stanno facendo ora, contratto con ASDASD Srl compreso...
Ma per tutto ciò può valere "il meglio tardi che mai "....
Posta un commento