Lo scorso sabato 3 maggio un gruppo di volontari (nostalgici di acqua pura mi dice Odino) ha pulito e reso accessibile la zona circostante la storica “fontana di DOI” .
La ”fontana di DOI” si trova ai piedi del “col del conte”, più o meno tra il centro di Polcenigo e Coltura. Gli anziani raccontano che un tempo, nel ruscello collegato alla fontana stessa, ci fossero i gamberi rossi di acqua dolce.
Oltre alle varie iniziative a cura del GRAPO, GRuppo Archeologico di Polcenigo (sarà posizionato un cartello con i riferimenti storici), la fontana sarà il 18 maggio meta di Bimbimbici.
Grazie ai volontari! Nell'ordine nella foto, Odino, Angelo, Vittorio, Adriano e Mario (che la foto l'ha scattata).
Ehi tu, figlio maggiorenne
3 mesi fa
5 commenti:
Confermo, da piccola i gamberi li ho visti anch'io e quindi non occorre essere così "anziani" per ricordarselo...
Ciao
Forse, dal nostro punto di vista dialettale, sarebbe più corretto "ma varda che biei" . L'ultima volta che ho cercato di introdurre , perchè esiste nel dialetto indigeno, la "th" come in "thest" e guarda un pò in "ligentha", sono stato quasi ridicolizzato dalla "noblesse" di Polcenigo e dintorni. Oggi il "th" è accettato e nobilitato nei vocabolari dialettali nostri e dintorni.
Ricordo molto bene le discussioni sulla "th".
Rimango dell'idea che a livello grafico "sagra dei sest" è più immediato e comprensibile di "sagra dei thest".
In ogni caso i vocabolari dialettali ti hanno dato ragione.
Ciao
Ahiahi Pino, quel "bei" era riferito anche al cognome di uno dei soggetti nella foto; in effetti avevo pensato di mettere la maiuscola (Bei) o di metterlo al singolare, ma la maestra me l'ha sconsigliato perchè era troppo smaccato.
E comunque, mi spiace ma l'acqua del Gorgazzo si dovrà inquinare con quella della bassa Livenza: io sono nato a Cavolano (mi son nasest a Cavolan), a sud di Sacile, e il dialetto che uso è quello che è, non lo cambio, tanto mi capite lo stesso.
Notizie dal Gr.a.po. sulla fontane "Del Doi", frammenti di storia dall’archivio storico Comunale:
Si hanno notizie di una seduta della giunta municipale del 17 Marzo 1882 ove il presidente menziona di una specifica di lire 94,85 presentata dal muratore Del puppo Luigi per la riparazione e sistemazione della fontana “Della Doi” .
Lavoro d’urgenza in quanto la fontana serve la popolazione di Coltura, allora, di circa 1.500 abitanti. Alla fine , gli saranno pagate lire 80 .
Il 3 Settembre 1885, il Sig. Sindaco Angelo Zaro, presentata in giunta, una specifica del muratore Tizianel Giuseppe, di lire 21 per spese a riparare la fontana Del Doi, unica in Coltura e che non gettava più acqua. Riconosciuta la necessità della riparazione è stato ordinato dal Sindaco il pagamento stornato dal fondo stanziato in bilancio per la manutenzione fontane.
Il 14 Agosto 1892, seduta straordinaria del Consiglio Comunale sul problema della provvista d’acqua potabile per Coltura e Polcenigo e sulla chiusura della fontana Del Doi.
Con un sopraluogo effettuato dall’ufficiale sanitario e dal consigliere Bravin Luigi si decide di avvisare gli abitanti di Coltura di usare l’acqua della fontana esclusivamente per gli animali in quanto considerata non potabile.
La data della costruzione della fontana? …il Gr.a.po. sta indagando.
Notte
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