(Quella di Pordenone). A proposito del tema della banda larga, che riguarda sia l'accesso alla "vecchia" Internet che alla "nuova" telefonia mobile tramite la tecnologia VoIP, vi ripubblico un "vecchio articolo apparso sul Gazzettino dell'8 marzo 2007.
"La città del futuro, internet gratis
L'obiettivo sarà raggiunto in un anno e mezzo con il sistema WiFi predisposto dal Comune
La città interattiva del futuro è già alle porte e il sindaco Sergio Bolzonello ha posto l'obiettivo di rendere operativo il progetto in diciotto mesi. Lo scopo è prestigioso: internet gratis in tutta la città. Basta, dunque, con gestori, canoni da pagare e bollette che a volte impazziscono: si potranno utilizzare tutti gli strumenti che il web mette a disposizione in maniera completamente gratuita. Ad accedervi privati cittadini, giovani (soprattutto), imprese e professionisti. Il collegamento ad internet e alla posta elettronica con il computer portatile, il telefonino, il palmare e - seppur con qualche accorgimento tecnico - anche con la postazione fissa di casa, sarà possibile senza spendere un euro. Il progetto lo sta portando avanti il Comune di Pordenone, nello specifico un gruppo di lavoro coordinato dall'assessore alle Politiche sociali Gianni Zanolin in stretta collaborazione con la Regione che si è detta disponibile a finanziare una parte dei costi. La tecnologia che sarà utilizzata per mettere in rete l'intera città è quella WiFi (Wireless Fidelity): infrastrutture relativamente economiche e di veloce attivazione che permettono di realizzare sistemi flessibili per la trasmissione di dati usando frequenze radio a banda larga ed estendendo o collegando reti esistenti. Complessivamente strutturare la città con questo sistema costerà intorno ai 700 mila euro, una cifra modesta se si pensa alla possibilità di consentire a tutti senza esclusioni sociali e territoriali l'accesso alle tecnologie, ai vantaggi sul fronte della velocità per la trasmissione dei dati e soprattutto al risparmio economico per residenti e ospiti. Organizzare internet gratis per l'intera città comporta comunque passaggi significativi che necessitano di tempo. Per prima cosa c'è da installare la "dorsale", una grande linea in fibra ottica che collegherà tutti gli edifici del Comune e dalla quale transiteranno i collegamenti dei pordenonesi con la rete. Su questo fronte c'è da dire che è in corso la progettazione e che la "dorsale" sarà attiva nel 2008. A quel punto grazie alla banda larga e soprattutto alla connessione con i punti radio che saranno posti in città, la rete internet gratuita sarà accessibile. Per raggiungere i punti più distanti del capoluogo sarà utilizzato il sistema Hiperland, mentre su oltre 120 lampioni cittadini saranno sistemati gli hotspot. Un termine che sembra difficile, in realtà si tratta di piccole antenne che spuntano da scatole larghe una ventina di centimetri. Un dato fondamentale: non si tratta di antenne che procurano inquinamento ambientale e quindi non hanno nulla a che vedere con quelle che attualmente sono installate sui palazzi per i cellulari. Una volta sistemati gli hotspot almeno il 95 per cento della città sarà coperto dal sistema di connettività con i relativi access point. La rete potrà essere continuamente implementata in modo da accrescere progressivamente la copertura e potenziare le opportunità d'uso. A quel punto, come detto, internet sarà accessibile a tutti in maniera gratuita. In Italia questa esperienza è in atto a Reggio Emilia. Pordenone sarà però il primo capoluogo in regione che sperimenterà il sistema. Proprio per questo il presidente Riccardo Illy e l'assessore Gianni Pecol Cominoitto hanno mostrato grande interesse a collaborare. Un altro dato. Visto che è obbligatorio per chi accede a internet essere "riconosciuto", l'accessibilità sarà garantita grazie alla tessera sanitaria della Regione. In questo caso ogni accesso avrà un nome e un cognome. Nelle prossime settimane sarà firmato il protocollo di intesa tra il Comune e la Regione e a quel punto il progetto prenderà corpo operativamente. Pordenone, dunque, sarà la prima città in Friuli Venezia Giulia a poter "sperimentare" un sistema che consentirà un considerevole risparmio ai cittadini e alle imprese. La gestione della rete da parte del Comune costerà circa 250 mila euro l'anno. Soldi che potranno essere recuperati in parte grazie a sponsor privati che hanno l'interesse a comunicare le proprie iniziative a tutti i cittadini collegati. Anche l'amministrazione pubblica con questo sistema potrà essere interattiva con i residenti."
Per quanto riguarda Polcenigo un importante amministratore m'ha detto "a me personalmente il collegamento a banda larga non importa, ne faccio a meno". Un altro tempo fa m'ha detto"la posta elettronica è roba da fioi". Bene, siccome è da bambini, speriamo che almeno pensino a questi, chiedendosi come fanno i ragazzi di un'intera classe ad accedere contemporaneamente, sulla rete locale della scuola, alla più grande ed aggiornata fonte d'informazioni per mezzo di una connessione telefonica normale. Spero solo che qualcuno non mi risponda che "ai suoi tempi ha studiato anche senza Internet", altrimenti proprio non c'è speranza
Ehi tu, figlio maggiorenne
3 mesi fa
1 commento:
Non è affatto una novità che alcuni politici rispondano così: questi, comunque, già non esistono più. Anche a Cordenons due assessori (lavori pubblici e politiche sociali) non usano la rete e faticano ad avere un rapporto con la posta elettronica (e non sono i soli). Con persone così dove vogliamo arrivare? E' però importante far uscire tali contraddizioni allo scoperto per cambiare la politica e il modo di rapportarsi dei politici con i cittadini.
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