Dal Gazzettino del 17 febbraio 2008
"Successo dell’Aquilone a S.Giovanni. Emozioni controllate. Il nido educa i genitori.
Iscrizioni in aumento per il punto nido L'Aquilone di San Giovanni di Polcenigo: in sette anni di attività la struttura, gestita in convenzione tra i Comuni di Budoia e Polcenigo , è cresciuta, allargando l'offerta anche a residenti di altri comuni e offrendo servizi sempre nuovi alle famiglie dei piccoli che frequentano.
«Da gennaio si è resa necessaria l'apertura di una nuova sezione - spiega la responsabile del nido, Maria Ancona - dato il crescente numero di iscritti, che ha raggiunto le 58 unità».
Il nido accoglie bambini delle fascia d'età che va dai tre mesi ai 3 ai 36, proponendo attività diverse, in base alle esigenze: «Oltre ai consueti progetti educativi proposti nel corso dell'anno - chiarisce Ancona - durante il mese di maggio avvieremo il percorso Giochi d'acqua, che consiste in una serie di uscite programmate in piscina, dove chi non ha ancora provato entrerà in contatto con un ambiente nuovo. E un secondo progetto dal titolo "Il bambino e gli animali". In questo secondo ciclo di uscite i piccoli avranno la possibilità di avvicinarsi alla vita del cavallo pony, con visite ad un maneggio. Ci sarà del personale preparato ai corsi propedeutici, che accoglierà i bimbi».
Ma al nido non ci si preoccupa solo di bambini: fin dal primo anno di attività all'Aquilone si è voluto dare attenzione anche alla famiglia e ai genitori, che quest'anno sono stati coinvolti in un Laboratorio delle emozioni. «Si è trattato di un percorso importante - racconta Ancona - nel quale, con l'aiuto di una psicologa, è stato dato risalto all'intelligenza emotiva: la capacità del bambino di entrare in contatto con il mondo esterno. In questo il rapporto con i genitori è molto importante, così il laboratorio ha voluto essere uno stimolo alla conoscenza di sé e un momento di crescita anche per mamme e papà». Tutto questo in un momento in cui la presenza di nidi sul territorio è considerata fondamentale per aiutare la crescita demografica e consentire l'impegno lavorativo delle giovani donne. F.G."
Ehi tu, figlio maggiorenne
3 mesi fa
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