venerdì 29 febbraio 2008

Assemblee disassemblate

Ricevo da Pierluigi Polese questa mail, relativa alle tre assemblee svolte a Polcenigo sulla viabilità; sono contento di pubblicarla, sperando, sempre dal fondo della mia ingenuità, che possa servire a ravvivare un dibattito ammosciato.

"1) Presentazione
La maggior parte delle persone è arrivata alle assemblee senza sapere niente. Quindi non ha avuto tempo per riflettere e fare proposte costruttive. E' prevalsa la diffidenza.
Durante le assemblee fatti particolari hanno distolto l'attenzione dalla mobilità sostenibile:
a Polcenigo le polemiche sui camion e gli aspetti politici, a Coltura la diffidenza; solo a San Giovanni il dibattito è stato più centrato e aperto.
Forse sarebbe stata opportuna dopo la presentazione, la diffusione di materiale su cui riflettere e una fase di raccolta delle idee, seguita da un dibattito finale.
2) Il problema di pedoni e ciclisti
Solo a San Giovanni in qualche modo c'è stata una sufficiente progettualità, anche se restano zone di ombra come la viabilità di San Giovanni di Sopra (a parte la creazione di una zona a 30km/h). A Coltura e Polcenigo l'aspetto sembra limitato all'aspetto turistico. Non ha senso la riapertura di percorsi storici se questi non sono integrati con la mobilità quotidiana e non rispondono a precise necessità. Ad esempio nulla si è detto su come collegare per pedoni e ciclisti Coltura a Polcenigo e alle scuole in modo sicuro. Poco si è detto sul collegamento tra Polcenico e le scuole. E' vero che la geografia di Polcenigo e Coltura sono molto più complesse, ma questo non giustifica che non si possa provare a fare dei progetti più ambiziosi o costosi..
3) Dynalp
Sulla presentazione c'era il logo Dynalp e quindi questo aspetto non può essere scorporato dalla mobilità generale; anche perchè ci deve essere un'integrazione già a livello generale tra i due aspetti.
4) Gli autobus
Mi capita spesso di vedere autobus in sosta prolungata qua e là. Quindi mi chiedo se non sia il caso di creare punti di sosta prolungata, fruibili anche come capolinea. Ad esempio un punto di sosta attorno a Polcenigo per gli autobus turistici. Inoltre mi chiedo se non sarebbe opportuno rivedere proprio i capolinea spostandoli da Polcenigo ai nuovi parcheggi di Coltura (e non la piazza!)
5) Coltura
E' evidente che Coltura vive uno stato di abbandono generale. Inoltre esiste una frattura tra chi abita questa frazione da generazione e chi è arrivato da fuori. Perchè? Questi sono problemi da dibattere e risolvere. Coltura HA DIRITTO a qualcosa di più!
6) La Pedemontana
Il problema dei camion ha distolto il dibattito dalla sicurezza di questa strada. E' noto che tutta la Pedemontana è una strada a rischio ma a parte la proposta di una megarotonda a Gorgazzo e l'abbassamento del limite a 50 Km/h (peraltro dibattuto perchè in effetti questa via è una
strada di collegamento veloce), non è stato proposto altro. Di fatto però divide il comune in due parti. I bambini non possono attraversarla in autonomia, e nemmeno gli anziani. La maggior parte degli incroci è a rischio, non esistono punti di attraversamento sicuri. E' impensabile spostarsi a piedi o in bicicletta lungo la Pedemontana per raggiungere ad esempio Range da Coltura.
7) La megarotonda di Gorgazzo
Probabilmente tutti noi apprezziamo come automobilisti le rotonde. Ma non so quanti le usano quotidianamente da pedoni e ciclisti. Io lo faccio quotidianamente e se non sono fatte bene, veramente bene, oltre ad allungare di la strada del povero pedone (due numeri: per una rotonda di 25 m di diametro, si passa ad esempio da 50 m di strada a quasi 200, da 30 secondi a due minuti) possono anche essere molto pericolose; ad esempio in generale mentre in ingresso alla rotonda i pedoni sulle strisce vengono lasciati passare, in uscita alla rotonda non avviene; se la rotonda è grande, i ciclisti non hanno il tempo di immettersi perchè le vetture viaggiano velocemente; sulla rotonda una percentuale non irrisoria di automobilisti, si dimenticano del fatto che i ciclisti forse proseguono dritti e non svoltano a destra come l'automobilista rischiando di travolgerlo.
8) Accesso ristretto
Questa è un idea che che mi è venuta pensando ai centri storici delle città. Perchè per alcuni strade particolarmente critiche, non limitare l'accesso su un solo senso di marcia, o su entrambi, a particolari categorie (ad esempio residenti, oppure autobus di linea, oppure perchè no trattori, oppure determinati orari o giorni della settimana,..). La riduzione dell'intensità del traffico, associato al controllo della velocità, è un fattore di sicurezza.
9) Altri spunti
Passaggi pedonali rialzati, semafori intelligenti (non quelli che mettono multe, che servono solo a vessare e non ad educare), portali di ingresso,..."

E mi permetto, per il momento, solo di aggiungere che rispetto al punto 1 (Presentazione) l'ass. Venier era stato caldamente invitato dal gruppo "La strada è anche mia" a fornire maggiori informazioni PRIMA delle assemblee, magari mediante la lettera inviata per posta, magari tramite il bollettino comunale. Sappiamo tutti che quando si partecipa ad un'assemblea, ad una riunione, nella quale si traggono anche delle conclusioni, se non si è informati prima, se non si hanno le carte prima, è molto alta la probabilità di essere presi in giro. E questo rafforza la diffidenza.
Non credo proprio che a proposito delle assemblee svolte in quella maniera si possa parlare di "processo partecipativo".

5 commenti:

rinnovamento ha detto...

Oggi a Sacile vi è una riunione tra amministratori di Sacile-Caneva-Budoia-Polcenigo e Fontanafredda per trovare una via alternativa al passaggio dei camion di inerti sulla Pedemontana. Ben venga.

luciano61 ha detto...

Seguirà alla riunione dei fatti concreti?
In attesa
Luciano Bubbola (voglio proprio vedere...)

rinnovamento ha detto...

Forse non se ne è accorto nessuno, ma stanno asportando parte della collina, di fianco al Mordisco. Anche questo fa parte della variante al Piano regolatore ?

rinnovamento ha detto...

Premesso che condivido le osservazioni di Pierluigi Polese, tranne una, avevo suggerito al gruppo "la strada è anche mia" di fare un documento scritto di richieste precise all'Amministrazione. Probabilmente ho sbagliato chiedendo di partecipare alla stesura e questo può essere anche giustamente visto come una strumentalizzazione politica. Dunque ritiro la mia proposta, però suggerisco comunque di farlo, visto anche il commento finale di Al900.
PS
L'unica osservazione che non condivido è la non applicazione delle multe per il superamento del limite stabilito in Pedemontana. Purtroppo senza una sanzione economica non si va da nessuna parte... A proposito, a chi andrebbe il compito di vigilare sulla Pedemontana ? Ai vigili urbani comunali od alla provincia ?

rinnovamento ha detto...

Vi aggiorno sul post precedente "Sbancamento". Dal punto di vista burocratico è tutto in regola : concessione edilizia inizio febbraio 2008, inizio lavori fine febbraio 2008. La collina viene scavata (non so quanto in metri cubi ) el superficie coperta della costruzione viene quasi raddoppiata. La Commissione edilizia ha detto sì.