Dal Gazzettino del 9 marzo 2008
"Bomba carta, indagini. Conflitto sull’esercizio della giurisdizione tra Italia e Usa.
(Ro) È ancora ferma l'inchiesta, avviata dal pm Francesco Giannone, relativo allo scoppio di una potente bomba carta, avvenuta nel novembre 2007 a Polcenigo , nella quale rimasero gravemente feriti gli avieri statunitensi Cristian Ivory, 22 anni, che riportò l'amputazione di una mano, e James Larcenaire Creig, 21 anni, che venne dilaniato dall'esplosione. Solo il miracoloso e tempestivo intervento dell'infermiera del Cro Michela Pusiol riuscì a scongiurare la tragedia. L'infermiera riuscì a tamponare l'emorragia che stava uccidendo Larcenaiere Creig, mantenendolo in vita fino all'arrivo degli specialisti dell'emergenza "118" che riuscirono a stabilizzarlo, intubarlo e a trasferirlo nel reparto di rianimazione del Santa Maria degli Angeli. Ivory, dopo le cure in ospedale e l'amputazione della mano, venne giudicato guaribile in 30 giorni, mentre il commilitone lotto contro la morte per una decina di giorni, finché i medici riuscirono a sciogliere la prognosi.
Nel frattempo sull'episodio il pm Giannone, aiutato dai carabinieri di Polcenigo del maresciallo Claudio Zambon, avviò un'inchiesta ipotizzando nei confronti dei due avieri (non è ben chiara la posizione del terzo militare statunitense presente sul luogo dello scoppio - Robin Emmins, 21 anni - che si allontanò prima dell'esplosione, avendone intuita la pericolosità) l'accusa di lesioni colpose conseguenza di un altro reato (la violazione relativo all'incauto uso di armi ed esplosivi). A quasi quattro mesi dall'avvio dell'indagine la Procura pordenonese non ha ancora formalizzato la propria strategia processuale. Il motivo? Resta da chiarire chi debba esercitare l'azione penale. Nella sostanza se la giurisdizione spetti all'Italia o se, invece, a procedere debbano essere gli Stati Uniti."
Ehi tu, figlio maggiorenne
4 mesi fa
2 commenti:
E dopo il Cermis continuiamo ancora a meravigliarci dei 'due pesi, due misure' con i nostri 'alleati' statunitensi?
Beata ingenuità...
Free Tibet and Free Italy!
by Luciano Bubbola
Stamattina leggendo ‘il manifesto’ (sono un inguaribile nostalgico, un po’ anacronistico…) scopro che la costruzione della base Usa di Vicenza (il famigerato Dal Molin) è stata data in appalto per ben 245milioni di euro (!!!) ad una joint venture di cooperative ‘rosse’, composta dalla Cnc e dalla Ccc di Ravenna… a questo punto mi ‘cadono le braccia’ (scrivo così per non scadere nello scurrile, anche se sto pensando ad altre espresiioni gergali…): ora dove sta la coerenza e l’impegno politico della Sinistra? Prima gli affari e poi le persone con le loro giuste preoccupazioni e rivendicazioni sociali di pace?
‘Primum vivere deinde philosophari’, ma non bisogna deludere la gente che crede ancora in qualche idea di uguaglianza e di libertà (e non scrivo ideologia)!
Sperando che Alberto legga questo mio post e non si occupi solo dei poveri rospi di Polcenigo-Brigadoon...
A presto Luciano Bubbola
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