sabato 8 marzo 2008

8 marzo - La miniera e il canarino

Dal Gazzettino del 7 marzo 2008.
"Una serata tutta al femminile, com'è giusto che sia, quella dell'8 marzo a Polcenigo. Nel Teatro Comunale del centro pedemontano, la commissione comunale alle Pari opportunità e gli assessorati di Budoia e Polcenigo propongono la presentazione di un libro dal titolo La miniera e il canarino. Sarà lo stesso autore, Carlo Tolazzi, a raccontare al pubblico pedemontano le storie di donne, accompagnato al violoncello da Marina Bertoni. Un argomento un po' difficile, non una serata di distensione completa, ma di riflessione, nella quale l'autore saprà condurre il pubblico. La storia riguarda fatti accaduti a Verzegnis, in Carnia, tra il 1878 e il 1879, emersi durante la ricerca per la realizzazione dello spettacolo "Indemoniate". Il libro viene presentato dall'autore in forma di racconto, ma dal passato, dalla storia di donne accusate di stregoneria, si passa al presente, citando Basaglia, Stanlio e Ollio, Vasco Rossi ed esorcisti autorizzati dalla chiesa e ancora le prediche dei Gesuiti, stress e depressioni del giorno d'oggi, offrendo una testimonianza diretta di come la storia lontana sia invece ancora attuale. La gente - spiega Tolazzi - arriva aspettandosi la tradizionale presentazione di un libro, ma quando se ne va è piacevolmente sorpresa. «Carlo Tolazzi - spiegano le assessore Barbara Giannelli e Mirella Ianna - ha la capacità di attualizzare i temi del racconto storico, portando a riflettere sulle donne, streghe allora, ma ancora oggi a volte vittime in diverse situazioni»."

1 commento:

luciano61 ha detto...

L'8 marzo rischia, a parer mio, di diventare una delle tante feste 'comandate' e abusate dal consumismo; mentre dovrebbe esse un monito perenne e non solo di un giorno per tutti coloro che vorrebbero riportare le donne all'epoca delle streghe e condizionare la nostra libertà sessuale alla difesa della stirpe o razza (la contraccezione era considerata, qualche decennio fa qui in Italia, 'delitto contro la stirpe'...)
Buona festa e attenti alle mistificazioni di qualunque parte.

Saluti da Luciano Bubbola (a tal riguardo, riporto ciò che ho trovato su Wikipedia in merito a certe leggende...)

La leggenda della fabbrica Cotton

Purtroppo l'origine di questa giornata è stata oggetto di strumentalizzazioni; una di queste riguarda in Italia il settimanale "La lotta", edito dalla sezione bolognese del Partito Comunista Italiano, che nel 1952 pubblicò una storia rivelatasi poi un falso storico.[1] Il settimanale comunista sostenne in un suo articolo che l'origine della festa sarebbe risalita ad un grave fatto di cronaca avvenuto nel 1908 a New York: alcuni giorni prima dell'8 marzo, le operaie dell'industria tessile Cotton iniziarono a scioperare per protestare contro le condizioni in cui erano costrette a lavorare. Lo sciopero proseguì per diversi giorni finché l'8 marzo Mr. Johnson, il proprietario della fabbrica, bloccò tutte le vie di uscita; lo stabilimento venne devastato da un incendio e le 129 operaie prigioniere all'interno non ebbero scampo. Questo falso ebbe ulteriore seguito nella stampa comunista: l'Unione Donne Italiane nello stesso 1952 distribuì alle iscritte libretti con un resoconto dell'incendio. Nel 1954 "Il Lavoro", settimanale della Cgil, aggiunse un fotomontaggio di Mr. Johnson con la bombetta che si fa largo tra la massa di donne tenute dalla polizia.[2] In realtà non esiste alcun documento storico su questa fantomatica industria Cotton e sul suo incendio.

Nonostante si sia rivelato un falso, recentemente l'incendio della Cotton è stato riportato come la vera origine della festa della donna dai telegiornali italiani creando così una "leggenda".

Questa leggenda è la strumentalizzazione romanzata di un gravissimo incidente realmente avvenuto, l'incendio che nel 1911 colpì la Triangle Shirtwaist Company di New York. Le lavoratrici non erano in sciopero, ma erano state protagoniste di una importante mobilitazione, durata quattro mesi, nel 1909. L'incendio, per quanto le condizioni di sicurezza del luogo di lavoro abbiano contribuito non poco al disastro, non fu doloso. Le vittime furono oltre 140, ma non furono tutte donne, anche se per il tipo di fabbrica erano la maggior parte. I proprietari della fabbrica si chiamavano Max Blanck e Isaac Harris, vennero prosciolti nel processo penale ma persero una causa civile. L'incendio della Triangle è uno dei principali fatti commemorati dalla Giornata Internazionale della Donna, ma non fu quell'incendio a dare origine a questa Giornata: infatti avvenne un anno dopo della tradizionale data di nascita della festa (il 1910) e l'8 marzo non ha nulla a che fare né con lo sciopero (iniziò il 22 novembre) né con l'incendio (avvenne il 25 marzo).


Bibliografia
8 marzo: storie miti riti della giornata internazionale della donna - Tilde Capomazza, Marisa Ombra - Roma : Utopia, 1987.

Riferimenti
1 Vittorio Messori, Una "festa" inventata, tratto da Pensare la storia. Una lettura cattolica dell'avventura umana, Paoline, Milano 1992, p. 107-108.
2 http://www.tempi.it/archivio_dett.aspx?idarchivio=2368