sabato 22 dicembre 2007

Blog (in)Sostenibile

...e così sono stato costretto a togliere la possibilità di inviare commenti anonimi. Arrivavano decine e decine di commenti al giorno, tutti da da controllare, di cui una buona parte volgari o contenenti attacchi personali, spesso fuoritema, spessissimo consistenti in battutine che poco contribuivano alle discussioni. Non avevo sufficiente tempo per controllare tutto. Perciò, a malincuore e contro le mie iniziali convinzioni, ho dovuto restringere la finestra.
Perciò vi invito a registrarvi utilizzando Google, è sufficiente che seguiate le istruzioni proposte.
Oppure cliccate con il destro il link proposto sotto il modulo per l'invio dei commenti, e selezionate il comando che vi permette di aprire una nuova finestra.
Per registrarvi è necessario che possediate una e-mail (casella di posta elettronica). Se non l'avete potete prenderne una utilizzando sempre Google, cliccando qui e seguendo le istruzioni proposte.
ATTENZIONE: dopo aver scritto il commento, sulla casella nome utente si deve scrivere l'indirizzo e-mail che è stato inserito nella registrazione; così come per la password si deve inserire quella che è stata inserita nella registrazione. Non serve rifare ogni volta la procedura d'iscrizione!
Su coraggio, Cecilia, Luciano61 (cioè Bubbola), Mauro (cioè l'ass. Quaia) si sono appena registrati. Altri, Giorgio56, Marco, Marcodc84, Lucio Cosmo, già lo erano. E Crisalide dov'è? E' volata via?
Gli altri forza! Bastano cinque minuti (anzi meno).
E, per favore, perdete altri 2 minuti a leggere le regole del blog ed il disclaimer che si trovano in fondo alla pagina. Grazie!!

45 commenti:

Unknown ha detto...

Ragazzi, giovani e meno giovani, facciamo in modo di divulgare la conoscenza del blog; solo in questo modo potremo evitare le accuse di voler dialogare tra di noi ed escludere quelli che non sono d'accordo. Ripeto per l'ennesima volta:"NON DISPERDIAMO QUESTA RISORSA". Molte volte un semplice passa-parola da risultati insperati. In questo modo renderemo anche merito ad Al900 di essersi impegnato ad indirizzare in un certo senso lo spirito del blog.

giorgio56 ha detto...

Da ieri sono spariti alcuni assidui frequentatori del blog, ma prima di sparire hanno lasciato la firma sul blog "Progetto Comune":

Anonimo ha detto...
Sull'altro blog da oggi non si può più scrivere sotto anonimato. Fine della libertà di stampa a Polcenigo. Tieni duro Angela.
21 dicembre 2007 9.27


A parte non so cosa abbia a che fare "la liberta' di stampa", sembra quasi che qualcuno volesse fare una sorta di regalo di Natale all'altro blog insozzando questo e rendendolo inutilizzabile, tant'e' che compare anche il commento:

Anonimo ha detto...
se volete fare concorrenza all'altro sito, dovete svegliarvi un pò.
12 dicembre 2007 12.04


immediatamente rispedito al mittente da Angela con un

... non abbiamo nessuna intenzione di fare "concorrenza" all'altro blog!

Ecco quindi spiegato l'astio nei confronti dei consiglieri "scriventi" in opposizione alle linee politiche della Sanchini e soprattutto perche' non sentivano le spiegazioni date dal consigliere di turno puntando diritti al loro obiettivo.
Sarebbe interessante sapere di quanto l’apertura del Blog di Angela ha preceduto la comparsa di questi “anonimi”.

Resto comunque del parere che 450.000 euro per una rotonda siano una cosa esagerata, che la Sara Bernardon se ha usurfruito dell'appoggio dell’eventuale parente vicepresidente della Comunita’ Montana sia abuso, ecc.ecc.

Sono in errore?

luciano61 ha detto...

la democrazia è anche rispetto ed educazione, sempre.
Notte da luciano bubbola

marco ha detto...

ma io non avevo postato qui?? o sono stato rimosso o c'è stato un errore del sito..

cmq ribadisco: meglio pochi ma buoni.

luciano61 ha detto...

Mi consola, nel mal comune, che non sono l'unico con qualche problemino come aspirante 'internauta'.
Auguri anche a Marco da Luciano Bubbola

rinnovamento ha detto...

Buon Natale a tutti.

Angela ha detto...

caro giorgio56,
sinceramente non capisco cosa vuoi dire...io ho iniziato a scrivere un blog solo perchè leggo sempre quello di Alberto e mi è sembrata una buona idea!
Ho però un problema: non ho molto tempo per aggiornarlo ed questo mi dispiace molto!
Inoltre non penso proprio che Alberto abbia voluto farmi un regalo di Natale impedendo i commenti anonimi! Non ne vedo il nesso!
Poi, per tua conoscenza, io ho sempre firmato i miei commenti!
Ciao e buone feste
Angela

giorgio56 ha detto...

Cara Angela,
Non era questo che intendevo dire, anzi penso proprio che tu non avessi nulla a che fare con questo "intrigo". Credo invece che altri (anonimi) per fare un regalo a te avessero l'idea di appestare questo blog.
A dir la verita' sara' lo spirito del Natale che sento parecchio, sara' che ero un po' stressato, ma ora vedo le cose in una luce diversa. Se per qualche motivo ti ho offesa, non posso che chiederti scusa, non era nelle mie intenzioni. Per il Natale sono in ritardo, ma per l'anno nuovo, ti auguro veramente un buon e felice 2008.
ciao e buone feste anche a te.
Giorgio

luciano61 ha detto...

Caro giorgio56 la "dietrologia" è spesso cattiva consigliera.
Auguri di Buon 2008
Luciano Bubbola

giorgio56 ha detto...

Caro Luciano,
Non sono affatto convinto di aver commesso errori, sono convinto non valga la pena di fare la guerra su tutte le cose. Questa, in particolare, non ne vale affatto la pena, per alcuni motivi:
1) Angela non centra nulla (questo lo s'e' capito) e di certo gli anonimi non si identificheranno per far piacere a me.
2) gli anonimi sono spariti (e francamente mi davano fastidio)
3) a quale scopo fare "indagini"? Ammesso (e non concesso) che cio' li avesse identificati, e allora? che ci fai?
Forse questa domanda me la dovevo porre prima, questo si. Probabilmente non avrei fatto quel lungo commento.
Buon 2008 anche a te

Unknown ha detto...

Noi riteniamo che perdere gli anonimi in un blog, sia rinunciare ad una preziosa risorsa. Noi come Gruppo rinnovamento vogliamo riparare a questo danno, prendendoci anche le relative responsabilità. Il problema è come farlo, tutelendo nel contempo la privacy dell'anonimo. Se siete d'accordo, pensiamoci su e proponete una soluzione , scrivendo sull'altro blog ( in fretta , prima che il potere politico lo costringa alla chiusura). PS per Al 900
Per favore, traduci questa nostra proposta in argomento di discussione, altrimenti saremo costretti a moltiplicarlo su tutti gli altri. Ed è ciò che tu raccomandi di non fare.

Unknown ha detto...

Intendevo firmare come Grupporinnovamento, ma sono un pò imbranato. Comunque sono De Val Giuseppe detto Pino 335 424863
Buone Feste a tutti.

luciano61 ha detto...

Ora questo blog mi sembra un po' 'bloccato' nei dialoghi, sempre più brevi e formali.
Peccato! Soprattutto se tutto ciò sia stato causato dalla permalosità di alcuni politici: cerco di non pensar male, per non cader anch'io nella 'dietrologia', ma dopo alcuni interventi dell'ass. Quaia il 'clima' è cambiato e chi non sa più sorridere può diventare pericoloso.
Buon anno
Luciano Bubbola

giorgio56 ha detto...

Se questo significa riaprire agli anonimi, io non sono affatto daccordo.
1) non mi mancano
2) se voglio ridere vado su www.barzellette.it
3) quando qualcuno vuole dire qualcosa, lo si legge tranquillamente senza doverlo cercare in centinaia di commenti off-topic se non offensivi
4) nessuno vieta ad alcuno di scrivere le proprie opinioni proprio come sto facendo io ora

luciano61 ha detto...

Forse mi sono spiegato male: io sono sempre per una concreta responsabilità delle proprie azioni e parole, tuttavia non dobbiamo scordarci che in Italia il senso civico è basso anche per oggettive responsabilità politiche:
1)la raccomandazione è prassi;
2)le amicizie sono considerate 'sacre' e inviolabili;
3)l'omertà è considerata la norma;
4) la denuncia anche di piccole irregolarità viene vista come una indebita intromissione negli affari privati;
5)tutto ciò che è pubblico è comunque percepito come fastidio...
Per queste e altre ragioni si ha paura di 'esporsi' e di rivendicare le proprie opinioni. D'altronde 60 anni di lottizzazioni in tutti i campi sociali ed economici hanno distrutto la coscienza politica del cittadino, sempre più in balia di piccole e grandi prepotenze di gruppi o di lobbies.
Nessuno vieta, è vero, però la realtà è inquietantemente diversa.
Sempre disponibile al confronto
Saluti da Luciano Bubbola

giorgio56 ha detto...

Sono d'accordo con te sui punti elencati, ma qui stiamo parlando di persone con una certa istruzione, tanto culturale quanto politica, quindi sanno benissimo fino dove spingersi e dove no: non dicono apertamente che Mauro Quaia (o Venier non ricordo) e' un ladro, ma ci girano intorno, fanno allusioni, ci giocano facendo capire le cose senza dirle, magari qualche frase sfugge e allora arrivano i soccorsi a distogliere l'attenzione dalla cosa. Questa e' calunnia perche' se chi lo dice non lo puo' provare, fa del male all'immagine del soggetto senza che questi possa dire nulla. Quella volta che OSA rispondere, per l'amor di Dio e di tutti i Santi!
No, a mio avviso uno si dichiara, si firma, e se calunnia qualcuno, ne rispondera' di persona.
Io mi sono sempre trovato bene e non ho mai avuto problemi (con qualsiasi maggioranza al governo), poi il blog mica e' mio, sara' Alberto a decidere.

luciano61 ha detto...

Caro Giorgio, siamo sulla stessa lunghezza d'onda.
Cerchiamo ora di fare un passo avanti; senza incolpare di tutte le magagne il politico di turno: mi chiedo allora (e non so trovare una risposta convincente) perché capita ciò? Perché in Italia abbiamo avuto bisogno di Beppe Grillo che ci mettesse in guardia dal poi avvenuto crac Parmalat (per fare un esempio)? Non è forse disarmante dover far riferimento ad un bravo comico per smascherare i vari 'furbetti' del quartiere nel nostro Paese? Cosa non va in questa Italia, che doveva rifondarsi dopo 'Mani Pulite'?
Come vedi sono domande che ancora non trovano risposta nel concreto quotidiano.
Anzi creano un fastidio che, prima o poi, potrebbe sfociare in qualcosa di ben più grave di un fastidioso sfottò.
Ancora auguri da Luciano Bubbola

giorgio56 ha detto...

Caro Luciano,
Grillo ha messo le mani in due cose grandi, forse piu' di lui, ma ha l'umilta' (vera o falsa che sia) di cercare di capirci qualcosa chiedendo a chi ne sa piu' di lui: Il Blog, e ne e' risultato qualcosa di inimitabile. La seconda cosa la Politica nazionale (purtroppo mi devo ripetere) anche qui qualcosa di inimitabile ma in negativo.
Ben diversa, a mio avviso e' la politica locale dove i soldi sono sempre contati e probabilmente anche spesi prima di iniziare i lavori. Di solito a Polcenigo non si pensa al ponte sullo stretto o alla variante di Mestre, purtroppo pero' si pensa ad una rotonda da 450.000 euro che francamente sta' sul gozzo pure a me. Leggendo pero' qua e la' su questo blog, si vede che non c'e' solo la rotonda, ci sono un sacco di altre cose, condivisibili o meno ma in discussione.
Ecco, scusa se mi ripeto ma penso che il blog dove ogniuno puo' dilaniare chi vuole, non mi piace, se invece lo usiamo per convincere Venier e soci che una rotonda a questo prezzo non la vogliamo, sono io il primo a firmare questa "petizione". E ben vengano le persone che pubblicano "Proposte, denunce, segnalazioni, desideri, comunicazioni riguardanti gli abitanti ed il territorio di Polcenigo" (vedi testata di questo blog).

luciano61 ha detto...

Caro Giorgio è giusto quello che dici, speriamo che il nuovo anno sia ricco di idee, di progetti e, soprattutto, di reali cambiamenti.
Auguri da Luciano Bubbola

Unknown ha detto...

Luciano, vorrei che tu mi chiarissi meglio l'intervento del 28/12/07 18:25; infatti da quanto scrivi sembra che "il clima" sia cambiato in quanto io abbia fatto delle pressioni.....nulla di più falso. Se rileggi tutti i miei post vedrai che ho sempre cercato di rispondere cortesemente, eccetto le volte che venivo offeso gratuitamente oppure quando veniva toccata la mia famiglia. Per avere la sicurezza di quanto stò per dire me li sono riletti tutti e non mi sembra di aver peccato di permalosità....anzi. Comunque sono sempre disposto a recitare il mea culpa per cui mi farebbe piacere che tu mi indicassi dove ho peccato. Spero sempre con simpatia

luciano61 ha detto...

Vedi, Caro Mauro, quando scrivevo del 'clima cambiato', mi riferivo a quello che comunemente si dice 'soggezione indiretta': tutto sommato Tu sei un assessore con competenze ed esperienza di morme e di leggi (e ciò non è un peccato o un demerito, anzi...), ma non tutti hanno eguale competenza/conoscenza.
Per esempio anch'io sono molto ignorante di 'referati' e simili; perciò il cittadino medio può sentirsi a disagio con il pregiudizio (questo sbagliato!) di essere sempre alla fine 'fregato'.
Dopotutto Azzeccagarbugli è un antico retaggio italico, che dura a morire o no?
La mia era una sensazione, non una certezza e sarei ben contento di essere smrentito, nel tempo, dai Tuoi atti e dal ritorno di tanti internauti con la voglia di dialogare, di proporre e anche di criticare.
Buon anno anche a Te e Voi politici cercate di non fare troppi danni in Giunta (eternit, rotatorie, biblioteca, ...)
Saluti da Luciano Bubbola

Unknown ha detto...

Come promesso, riprendo la richiesta di un anonimo dell'altro blog. " E' vero che nella nuova concessione data alla Cimolai SpA per l'altezza dei capannoni passa da 6 a 14 metri ? Chi è l'assessore all'Urbanistica ? Chi è il progettista ?"
Anonimo del 28/12/07 ore 18.19

Unknown ha detto...

Come promesso, riprendo la richiesta di un anonimo dell'altro blog. " E' vero che nella nuova concessione data alla Cimolai SpA per l'altezza dei capannoni passa da 6 a 14 metri ? Chi è l'assessore all'Urbanistica ? Chi è il progettista ?"
Anonimo del 28/12/07 ore 18.19

giorgio56 ha detto...

Caro Giuseppe,
mi sembrava di aver letto che Angela avesse gia' risposto al tuo quesito (per conto terzi):
Angela ha detto...
Ti rispondo io: nelle norme di attuazione del PRPC Cimolai era stata prevista un'altezza massima di 14 metri, ma nell'ultima variante l'altezza dei fabbricati presentata era di 8,50 metri per la quasi totalità degli edifici. Ve n'era uno di 12 metri che era quello di ampliamento della Cimolai.
Ora invece i tre capannoni sono stati presentati con un'altezza pari a quella massima consentita, ossia 14 metri.
L'assessore all'urbanistica sapete tutti che isa: l'arch. Fabrizio Venier.
Il progettista è l'arch.Viel.
28 dicembre 2007 18.58


Se non ci credi oppure non ti basta, allora OK hai fatto bene a riprendere la richiesta dall'altro blog, altrimenti non capisco perche' non dai credito a quello che dice Angela.

Unknown ha detto...

No, credo a quello che ha detto Angela. Semplicemente mi sono impegnato a ripetere su questo blog, senza la copertura dell'anonimato, le osservazioni di chi mi chiede di farlo.

giorgio56 ha detto...

Fai una domanda per conto terzi di cui sai (e anche "lui" sa) gia' la risposta.
Astuto. Adesso magari ti incazzi perche' nessuno ti risponde (o magari lo fa l'anonimo e tu riporti il suo nuovo commento).
Buon anno, Pino

Unknown ha detto...

Caro Giorgio56, come gia dicesti tu una volta per te stesso, non farmi più furbo di quello che sono.
Comunque è più utile andare ai contenuti che ai giochini (presunti) di rimbalzo. Angela ha dimenticato di dire come ha votato l'opposizione, non si è meravigliato (o fatto notare) che l'Assessore attuale Venier ha cambiato opinione sulle sue convinzioni precedenti. In quanto all'incarico all'Arch. Viel ognuno faccia le supposizioni che vuole. Ricordo comunque che l'Azienda Cimolai non mi risulta abbia fatto molto per il Paese in cui risiede, se non la riasfaltatura delle strade in zona industriale, dopo che le aveva rovinate nello sbancamento del lotto in questione. Buon Anno anche a te ed alla tua famiglia.

luciano61 ha detto...

Auguri a tutti, anche all'ass. Quaia Mauro, che non ha ancora risposto al mio intervento del 29/12/07.
Buon 2008.
Luciano Bubbola

giorgio56 ha detto...

Caro giuseppe (lo trovo "anomalo" chiamarti cosi' quando ti conosco come Pino),
nessuno puo' sapere dove stai andando a parare: la tua richiesta verte su 3 punti: altezza capannoni, assessore urbanistica e progettista. Angela ha risposto a tutte e tre le domande. Ora se vuoi parlarmi dei contenuti, fa pure, anzi, ben venga. Tu sei in "palazzo" e di certo sai molto meglio di me cosa succede e cosa no.
Ti prego inoltre di chiarire qualche cosa (visto che non lo so):
1) Come ha votato l'opposizione e perche'?
2) Chi non si e' meravigliato che Venier abbia modificato opinione?
3) Quale opinione aveva prima Venier?
4) Oltre a dare posti di lavoro e asfaltare le strade (da loro) scassate, cosa ci si aspetta da Cimolai?
ciao e grazie

Unknown ha detto...

Va bene chiamami Pino, la registrazione come giuseppe è dovuta alla mia scarsa dimestichezza con il computer, infatti l'intenzione era di registrarsi come "rinnovamento".
Rispondo alle tue domande, con una premessa : io non sono, ma fui, in palazzo, come dici tu ed al pari di tutti i cittadini ho difficoltà a capire cosa succede e perchè succede.
1) non ero in Consiglio e quindi non lo so. 2) non capisco la domanda.
3)Mi sembra fosse contrario sia all'altezza dei capannoni, sia alla scarsità dei posti di lavoro rapportati alla superficie della lottizzazione. Ci dovrebbero essere le dichiarazioni di voto in proposito. sarebbe utile capire perchè ha cambiato opinione, che è cosa legittima, ma va spiegata.4)
Mi risulta che in altri Comuni siano stati più munifici. Ciao.

luciano61 ha detto...

Da straniero (perché abito a Cordenons) mi sembra che anche a Polcenigo la Casta dei politicanti di mestiere stia facendo i suoi bei danni e i propri interessi o mi sbaglio?
Siamo ormai alla 'frutta' e si continua a fingere che tutto vada bene...
Saluti agli onesti da Luciano Bubbola

Unknown ha detto...

Luciano ricambio gli Auguri; spiegami meglio su cosa devo risponderti e lo farò. Ciao

luciano61 ha detto...

Caro Mauro, dal 28/12/2007 ho ripoposto temi e problemi (eternit, biblioteca, rotatorie, petizione per rendere pubblici e redditi dei Consiglieri) a Te e a Giorgio56 nei miei post, poi se sono stato vago e impreciso mi dispiace; comunque di temi concreti ce ne sono già abbastanza (e alcuni li ho già elencati)... quello che manca sono gli impegni e le scadenze per risolvere tali realtà, non sempre pulite e trasparenti... non credi?
Saluti da Luciano Bubbola

luciano61 ha detto...

Io attendo ancora una risposta dall'Ass. Quaia, non tanto sulla mia persona, quanto sui temi già elencati: tuttavia, mi accorgo, che il silenzio non è sempre una forma di risposta democratica e trasparente.
La mia è forse una richiesta poco rispettosa e troppo 'populista'?
Saluti da Luciano Bubbola

Unknown ha detto...

Caro Luciano, cerco di rispondere in modo esaustivo:
Eternit: una ditta specializzata di San Vito al Tagliamento ha avuto l'incarico di smaltirlo.
Rotonde: cerca di venire agli incontri con la cittadinanza (mi piacerebbe conoscerti di persona).
Bibliotecaria: ho già risposto in altro post; comunque dopo il linciaggio morale che ha dovuto subire la Sig. Bernardon ha declinato l'invito a rimanere nella nostra biblioteca, per cui l'Ass. Venier, assieme alla Dott.essa Reginato (dipendente comunale) stanno cercando la sostituta.
Non sempre posso rispondere con sollecitudine per impegni di lavoro, comunque mai per mancanza di trasparenza o rispetto. Un saluto

luciano61 ha detto...

Grazie a Mauro per le risposte esaurienti e chiare. Mi devo ricredere: non tutti gli amministratori sono reticenti e Tu hai dimostrato con i fatti di essere una positiva eccezione, speriamo che anche gli altri Tuoi colleghi seguano l'esempio.
Saluti da Luciano Bubbola

rinnovamento ha detto...

Non condividiamo quanto scritto dall'Assessore Quaia a proposito della bibliotecaria. La sua non conferma era già prevista contrattualmente. In quanto al liciaggio morale, la responsabilità è totalmente dell'Amministrazione che non ha voluto fare chiarezza.

luciano61 ha detto...

Effettivamente non c'è stata chiarezza sulla questione Bibliotecaria, se poi si aggiunge la mai smentita parentela diretta con il Vicepresidente della Comunità montana Michele Bernardon, tutto risulta opaco e molto vicino al nepotismo o alla raccomandazione indiretta.
I meriti dovrebbero essere sulla base delle capacità/competenze e non sulle parentele.
Caro Albero anche questo è 'populismo'?
Saluti da Luciano Bubbola

luciano61 ha detto...

...tra un po' Alberto archivierà questo scomodo post...
O no?
Luciano Bubbola

Unknown ha detto...

Caro Luciano nessuno penso archivierà niente, e comunque cercherò di spiegare ancora una volta il discorso riguardante la Sig. Bernardon. La signora in questione aveva tutti i requisiti sia di capacità che di competenza per svolgere quell'incarico. A questo punto ti chiedo: i figli o i nipoti di sindaci, presidenti diecc. ecc., politici e così via che lavoro possono svolgere???? La signora Bernardon aveva partecipato ad un concorso pubblico e quindi l'averla chiamata è stato correttissimo. Luciano spero di incontrarti domani sera così potremmo stringerci la mano.
Per quanto riguarda "rinnovamento" posso solo dire che non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire e quindi il tuo intervento si commenta da solo.

ilsenatore ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
giorgio56 ha detto...

Io la penso come Mauro.
Se aveva tutte le carte in regola e ha partecipato ad un concorso pubblico, non vedo dove sia il problema. La sig.a Bernardon non puo' svolgere un lavoro fintanto che suo padre e' alla Comunita' Montana?

luciano61 ha detto...

I concorsi si dovrebbero vincere solo per merito: non discuto, poi bisogna vedere i posti che si liberano e dove (fortunati sono quelli che li trovano sotto casa o nei pressi dell'ufficio di papà...); comunque su 'la Repubblica.it' ho trovato questo articolo un po' datato, ma ancora attuale su talune procedure 'corrette' nella forma, che danno un aiutino ai familiari di alcuni 'baroni' dell' Università di Bari.
Buona lettura da Luciano Bubbola

"Dopo concorsi pilota, esami venduti e test truccati, nel mirino
dei magistrati ci sono ora decine di casi di nepotismo

L'università affare di famiglia
A Bari mogli e figli in cattedra


di ATTILIO BOLZONI

BARI - La stanza numero 24 è quella del professore Giovanni Tatarano, ordinario di Diritto privato. Suo figlio Marco insegna lì accanto, nella stanza numero 4. Sua figlia Maria Chiara riceve gli studenti proprio di fronte a papà, nella stanza numero 12.
Tutta la famiglia in un corridoio. E non come quegli altri, che si sono sparpagliati invece su quattro piani e sopra cinque cattedre. Quegli altri che si chiamano Dell'Atti, tutti parenti, tutti docenti.

Ma mai tanti e mai tanto esimi come i Massari, nove tra fratelli e nipoti e cugini, probabilmente la tribù accademica più numerosa d'Italia. Benvenuti all'Università di Bari, benvenuti nella città dove in pochi intimi si spartiscono il sapere e il potere.
Buongiorno, dov'è la stanza del professore Girone? "Girone chi?", risponde spazientito il vecchio custode di Economia e Commercio. Girone Giovanni il Magnifico Rettore o Girone Raffaella che è sua figlia?, Girone Gianluca che è suo figlio o Girone Sallustio Giulia che è sua moglie? In ordine, stanza numero 3, stanza numero 26, stanza numero 58, stanza numero 13. E aggiunge, sempre più infastidito il custode: "Poi se vuole parlare con un altro parente stretto dei Girone, ci sarebbe pure il dottore Francesco Campobasso, associato di statistica, che è il marito della professoressa Raffaella, quinto piano, stanza numero 19".

E' cominciato così il nostro viaggio in quel labirinto che è l'Ateneo pugliese, concorsi pilotati, test truccati, esami comprati e venduti, tentate estorsioni e una Parentopoli che è ormai al di là del bene e del male. Lo scandalo sta dilagando. E a Bari, per la prima volta la razza barona trema. Sussurri, voci, grida. Si sta scoprendo un vero verminaio nell'Università dalle più antiche tradizioni delle Puglie. Facoltà dopo facoltà, dipartimento dopo dipartimento. E anche sotto la spinta di una valanga di anonimi.

Sono tanti i Corvi che volano nel cielo di Bari in queste settimane di paura. Raccontano di tutto e di tutti, spiegano in lunghe lettere (con tanto di allegati grafici e di alberi genealogici) come una mezza dozzina di clan accademici hanno allungato le mani sull'Università. "Arrivano ogni mattina sulle scrivanie dei sostituti con la posta prioritaria", confessa il procuratore aggiunto Marco Dinapoli, il magistrato che coordina le indagini sulla pubblica amministrazione. Denunce di combine nelle commissioni esaminatrici, nomi, cognomi, favori incrociati per piazzare di qua e di là consanguinei o amanti, fidanzati e generi. Ci sono inchieste aperte dappertutto. A Veterinaria e a Matematica, a Scienze delle Comunicazioni, a Cardiologia, a Ginecologia, a Genetica, al Politecnico. Ma è Economia e Commercio - dove il rettore Giovanni Girone è ordinario di Statistica - che è il cuore della razza barona barese, è in quell'edificio grigio a cinque piani il suq delle cattedre.

Sono tutte qui le grandi famiglie accademiche, tutte super rappresentate a cominciare da quella del Magnifico fino agli illustrissimi Massari, tre fratelli - Giansiro, Lamberto e Lanfranco - e poi un nugolo di figli ricercatori. Concorsi a regola d'arte, carte naturalmente sempre a posto come vuole la legge. Tanto a vincere sono soprattutto i parenti. Il preside della facoltà si chiama Carlo Cecchi e allarga sconsolato le braccia: "A me i professori me li regalano le commissioni aggiudicatrici dei concorsi: cosa posso fare io? Io non sono mai stato nelle commissioni di esami".

Senza vergogna e senza pudore una dozzina di clan accademici, anno dopo anno, si sono impadroniti dell'Ateneo. "E' come se ci fosse stata una competizione tra alcuni professori a chi riusciva a collocare più membri del proprio gruppo familiare", commenta Nicola Colaianni, ex magistrato di Cassazione, il docente di Diritto pubblico nominato dal senato accademico a presiedere una commissione d'inchiesta sui buchi neri dell'ateneo. La sua relazione finale l'altro ieri è finita dritta dritta alla procura della Repubblica.

Ci sono i clan ad Economia e Commercio e ci sono quelli al Policlinico, altro girone infernale della cultura universitaria pugliese. Clan e ancora clan, lo scambio di promesse per un posto di ricercatore o di associato, i figli e i nipoti tutti specializzandi, sempre gli stessi nomi che occupano le stesse cattedre: i Ponzio a Lingue, i Foti al Politecnico e via via tutti gli altri. Fino alle grandi famiglie dei "professori" del Policlinico. Quasi tutti hanno trovato un dottorato di ricerca o un incarico nella stessa clinica del padre o dello zio o del cugino. A Psichiatria. A Ortopedia. A Neurochirurgia. A Endocrinologia. A Chirurgia generale. Un elenco infinito. Con il 40 per cento circa dei figli dei primari nella stessa facoltà dei padri e, molto spesso, nella stessa struttura operativa. Con l'età dei "fortunati" parenti a volte molto sospetta, mediamente dieci anni più bassa di quella dei loro colleghi senza blasone.
Privilegi di casta e anche qualcosa di più. Come quell'holding che gestiva concorsi con il trucco a Cardiologia, il fondatore della scuola barese Paolo Rizzon arrestato per associazione a delinquere "finalizzata al falso e alla corruzione", secondo i giudici un componente di rango di una sorta di Cupola che "dirigeva" gli affari della cardiologia. E non solo in Puglia. O come il primario di Ginecologia e ostetricia Sergio Schonauer, indagato per avere votato una commissione che avrebbe dovuto giudicare suo figlio Luca per un posto di ricercatore nella sua stessa clinica. E' la prepotente "normalità" di questa Bari universitaria che si sente impunita, è l'intrigo alla luce del sole, l'omertà delle complicità estese.

Rettore, ma cos'è questa sua Università, una sola grande famiglia? Prima Giovanni Girone travolge con la sua mole un gruppo di giornalisti e si fa sfuggire un magnifico "vaff...", poi si scusa, minaccia la solita querela a chiunque parli o scriva dei suoi e degli altri parenti cattedratici, finalmente si placa e ci fa entrare nella sua stanza. Alle sue spalle due grandi foto, una di Padre Pio e l'altra di Aldo Moro. E alla fine Girone sospira: "I nomi non c'entrano, i concorsi o sono corretti o non sono corretti. E nel caso di mia moglie e dei miei figli è stato tutto regolarissimo: quel che conta è soltanto la produzione scientifica". Così parla il Magnifico rettore dell'Università di Bari, l'ateneo delle grandi tribù."

(3 marzo 2005)

rinnovamento ha detto...

Concordo con Giorgio56 che la sig.ra Bernardon, pur essendo figlia di un politico/amministratore non può avere meno diritti di altri ad avere dei posti di lavoro pubblici, avendo vinto regolarmente un concorso (sarebbe meglio venisse specificato quale e quando). Io continuo a dire che questo linciaggio morale che si dice abbia subito, potevano risparmiarglielo gli amministratori polcenighesi e lei stessa, ammettendo la propria parentela e facendo le considerazioni di cui sopra. Perchè non è stato fatto ed anche tuttora nessuno ancora l'ha confermato ufficialmente ?

luciano61 ha detto...

Piccolo dubbio: se Sara Bernardon non fosse figlia di un VicePresidente della Comunità Montana, quante probabilità, come semplice cittadina, avrebbe avuto di ricoprire quel posto?
Si è 'prevenuti', perché gli esempi negativi superano di gran lunga quelli positivi e normali.
Saluti da Luciano Bubbola