"Reintegrata la Giunta dopo la morte di Lino Perut, avvenuta poco più di un mese fa. Benassi assessore e Janna vicesindaco.
Reintegrata la Giunta. A poco più di un mese dalla morte del vicesindaco Lino Perut, il sindaco Carlo Toppani ha ridefinito le competenze ai collaboratori. Il nuovo assessore è Adalberto Benassi, 66 anni, consulente finanziario. Eletto nel gruppo Ritroviamo Polcenigo , da tempo aveva assunto l'incarico di seguire Bilancio e finanze, pur non avendo un referato vero e proprio. Individuata naturalmente come competenza quella di seguire i conti dell'Ente locale, a Benassi è stato affidato anche l'incarico di seguire i Lavori pubblici, già in capo a Lino Perut. Vice del sindaco è stata nominata Mirella Janna, dello stesso gruppo, che ha mantenuto gli incarichi precedenti (Associazionismo, sanità e assistenza). Una nuova competenza è stata poi affidata a Mauro Quaia, di Intesa per Polcenigo , che già seguiva Attività produttive e istruzione. Ora si occupa anche della Protezione civile. Invariate le altre competenze, in capo al sindaco e all'assessore d'Intesa, Fabrizio Venier. Ridefiniti gli equilibri, la giunta sta vedendo di concludere, assieme agli uffici, le proiezioni per arrivare al conto consuntivo. «È stato in larga misura delineato - spiega il sindaco -. Sono in corso le ultime verifiche: appena possibile sarà reso definitivo, per l'approvazione del consiglio». Proprio in tema di conti, anche se relativi all'anno in corso, dopo le numerose critiche piovute sull'amministrazione, a seguito dell'introduzione dell'addizionale Irpef per il 2007 ecco cosa spiega Toppani: «ogni cittadino, paga in proporzione al suo reddito. C'è una fascia esente, per cui chi ha 10 mila euro non paga nulla. Gli scaglioni vanno dagli undici ai trenta mila, con un'imposta di 6 euro al mese, dai trenta ai sessanta mila, con un'imposta di 16 euro al mese e infine chi ha redditi per oltre sessanta mila euro annui paga 32 euro al mese. Questo per dire - conclude il sindaco - che il contributo chiesto a ogni cittadino non è eccessivo, a fronte dei servizi che l'ente locale è tenuto a mantenere. Conti alla mano, dico che la scelta di effettuare dei tagli di pari importo sulla spesa sarebbe stata altrettanto impopolare. Per quanto riguarda l'Ici poi, se è vero che con l'adeguamento delle rendite qualcuno si è trovato con una cifra alta da pagare, l'innalzamento della detrazione sulla prima casa ha di fatto esonerato altri dal pagamento».
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