Dal Gazzettino del 4 giugno 2008
"Contributi per affitti onerosi in maggioranza agli stranieri.
Cresce di anno in anno il numero delle domande presentate da stranieri per ottenere i contributi previsti per l'abbattimento degli affitti troppo onerosi. Un aumento abbastanza uniforme nei sette comuni dell'Ambito distrettuale 6.1, di cui Sacile è capofila (Aviano, Brugnera, Budoia, Caneva, Fontanafredda , Polcenigo e Sacile). Nel 2007 le domande presentate sono state 411. Rispetto all'anno precedente le differenze nei singoli comuni dell'Ambito sono poche. Ad Aviano le domande sono state 65, delle quali 51 idonee (nel 2007 erano state 54), di queste, 39 sono state presentate da stranieri, pari al 60 per cento e 26 da italiani; a Brugnera, 51 le domande, delle quali 41 idonee (nel 2007 erano state 51), 35 di stranieri pari al 69 per cento e 16 di italiani; a Budoia, le domande sono state 8, delle quali 7 idonee (nel 2007 erano state 7), 4 di stranieri e altrettante di italiani; a Caneva, 17 le domande, delle quali 14 idonee (nel 2007, 12), di cui 9 presentate da stranieri (52.9 per cento) e 8 da italiani; a Fontanafredda, 49 le domande, di cui 38 idonee (nel 2007 erano state 36), 32 presentate da stranieri (65.3 per cento) e 17 da italiani; a Polcenigo , 14 le domande, di cui 13 idonee (nel 2007 erano state 13), 8 presentate da stranieri (64.3 per cento) e 6 da italiani. A Sacile, le domando presentate sono state 207, delle quali 183 ritenute idonee (nel 2007 erano state 140): 133 sono state presentate da stranieri (64.3 per cento) e 74 da italiani.
«È importante - sottolinea il responsabile dell'Ambito, Roberto Orlich - il dato sulle domande idonee, circa l'84 per cento di quelle presentate. L'istruttoria curata dall'Ambito - aggiunge - ha messo infatti in evidenza la presenza di molte domande incomplete senza i principali requisiti previsti dal bando regionale». Per la maggior parte, le domande non idonee riguardano proprio gli stranieri, viziate dalla mancanza di permesso di soggiorno almeno biennale o perché disoccupati. Ora le domande saranno trasmesse alla Regione assieme a tutti i dati riepilogativi e non appena saranno stanziati i fondi, i relativi contributi saranno liquidati. M.S.".
Ma a sentire molte persone i contributi non dovrebbero essere dati agli stranieri, ma "prima gli italiani". Secondo queste persone (la maggioranza secondo le ultime elezioni e secondo quanto si sente dire in giro) gli stranieri servono, ma solo per lavorare. Meglio che non abbiano famiglia: i bambini stranieri creano solo problemi nelle nostre bianche classi, i figli delle badanti le distolgono dal nonno e hanno anche bisogno di mangiare e dormire. Una prostituta è molto meglio che non abbia famiglia, che altrimenti potrebbe anche far venire i sensi di colpa agli utenti. Bene fanno alcuni cinesi a dormire direttamente dove lavorano, così si risparmia sui contributi per l'alloggio. Bravo il nuovo governo a inasprire le norme sui ricongiungimenti familiari. Per poi subito dopo dire che è insopportabile vedere gli stranieri che vivono sotto i ponti, in alloggi precari, in condizioni indecenti, a rischio di malattie, inondazioni, ecc.
Ma qui bisogna decidersi: abbiamo bisogno o no di badanti, muratori, operai? Dobbiamo far vivere o no queste persone in condizioni decenti? Hanno diritto o no di farsi una doccia? Sono esseri umani dotati di diritti e doveri e bisogni o no? I bambini hanno diritto o no di crescere in case decenti? E quindi un contributo per l'affitto possono riceverlo o no? O dobbiamo solo difendere gli interessi degli italiani proprietari di case?
Che poi sarebbe interessante capire a quanto ammontano questi contributi ogni anno. Sono sicuro che sono una piccola frazione di quanto si spende per una caserma dei carabinieri nuova.
Ehi tu, figlio maggiorenne
4 mesi fa
15 commenti:
Caro al900 , ti consiglio di riportare anche gli articoli "scomodi" , per la tua linea politica, sugli extracomunitari ed i ricongiungimenti familiari fasulli. Vedi "gazzettino" di ieri 19 giugno sui contributi INPS ad extracomunitari non più presenti in Italia. Per non ricordare le questioni sollevate dal Sindaco di Sacile Cappuzzo qualche tempo fa sui falsi ricongiungimenti familiari. Rischi di non essere più credibile.
si anche secondo me. Per niente oggettivo. ho letto molto volentieri il tuo post sul Castello, meno la pappardella sui ricongiungimenti.
D'altra parte senza offesa, se voglio sviscerare il tema dei ricongiungimenti vado sulla Repubblica, non su Polcenigo Partecipata, dove ho piacere di leggere di quanto accade del nostro bel Comune.
Blog tuo scelta tua cmq.
Quando il tuo blog di Polcenigo parlava concretamente di Polcenigo e talvolta di politica lo seguivo con molto più interesse rispetto ad adesso, dove non si fa altro che discutere di Lega, PD elezioni consiglieri.
Sono anche quelle cose che ci riguardano, ma un po' di aria fresca di campagna farebbe bene al clima asmatico che si respira ora.
Caspita, ragazzi non sopravvalutatemi. Non mi sento oggettivo, le mie opinioni sono di parte, non sono neutre! E quando riporto un articolo riporto quello che c'è scritto, e magari cerco poi di interpretarlo e di leggere fra le righe secondo quelle che sono le mie conoscenze ed esperienze (sempre personali e quindi non oggettive).
Comunque, Pino mi ha segnalato gli articoli del 19 giugno che riporto (che non avevo visto, perché se non vedo il giornale le notizie le cerco online usando come parola chiave Polcenigo, ma in questi casi non era presente nei testi)
Articolo 1: Contributi sociali a stranieri anziani, scattano i controlli a tappeto
Il contributo si aggira intorno ai 450 euro mensili. Sono soldi che l'Inps di Pordenone (come tutti gli altri istituti) eroga ad anziani stranieri senza fonte di reddito e senza aver versato i contributi previdenziali, residenti in provincia. Una sorta di pensione sociale introdotta nel 2001 a livello nazionale. I presupposti per averla sono due: condizioni disagiate di reddito e residenza in città o provincia. Le polemiche erano scoppiate nei mesi scorsi quando, gli stessi uffici dell'Inps, avevano accertato che alcuni di questi anziani, una volta regolarizzati i documenti e incassato il primo assegno, erano tornati nel loro Paese. Il contributo sociale, però, continuava ad essere erogato. «Si trattava - spiegano dall'Inps - di verifiche casuali e a campione, quindi non era possibile sapere nel dettaglio quanti contributi erano percepiti in maniera illegittima». L'Istituto, però, ha stretto i cordoni e i controlli casuali e a campione stanno per diventare mirati e a tappeto. ... In quest'ottica - spiegano ancora dall'Inps di Pordenone - è nostra intenzione convocare negli uffici gli stranieri anziani che usufruiscono del contributo. Non solo. Per verificare la loro presenza sul nostro territorio chiederemo il passaporto. Anche nel caso in cui a rispondere alla chiamata siano i familiari. Con quel documento saremo in grado di verificare il fatto che sono fisicamente presenti, ma potremo anche vedere se ci sono visti di uscita e di entrata in altri Paesi e per quanto tempo è durata la permanenza all'estero. In caso di anomalie il contributo potrà essere revocato». Del resto il fenomeno dei contributi sociali a stranieri anziani senza reddito sta assumendo dimensioni considerevoli in provincia. Se è vero che alla fine del 2007 i beneficiari erano 127 e altrettanto vero che dall'inizio dell'anno le richieste sono aumentate del 35%. I conti sono presto fatti: la media della pensione sociale si aggira intorno ai 450 euro. Quanti ne avrebbero effettivo diritto, in base alla reale residenza è difficlle saperlo, ma le stime parlano di un 40 per cento che incassa l'assegno in maniera illegittima perchè di fatto è già tornato a casa sua. ldf.
Articolo 2.
Bambini fantasma, i conti dell'Inps. L’indagine del Comune sui figli degli stranieri "inesistenti" sta fornendo i primi risultati: oltre 200 i casi sospetti.
Anche altri Comuni della Destra Tagliamento dove è alta la presenza di stranieri, oltre al capoluogo, già da tempo stanno monitorando il fenomeno dei bambini fantasma, figli di immigrati regolarmente inseriti nelle liste dell'anagrafe come residenti, iscritti nello stato di famiglia, ma quasi certamente ritornati nei loro Paesi. Una sorta di escamotage che consente ai genitori che lavorano di percepire gli assegni familiari in maniera illegittima. Le indagini che a Pordenone sono ancora in corso hanno portato all'individuazione di circa 200 casi (ma i numeri sono destinati a salire) anche se il controllo per l'accertamento è decisamente lungo e deve essere costante nel tempo. L'indagine, come abbiamo scritto nell'edizione di ieri, è partita da alcune incongruenze che erano balzate agli occhi negli uffici comunali tra il numero dei bambini iscritti sugli stati di famiglia e quelli effettivamente presenti negli asili e nelle scuole elementari del capoluogo. I dati, una volta verificati, saranno inviati anche all'Inps che dovrà provvedere agli accertamenti legati all'erogazione degli assegni familiari. Resta da capire perchè un monitoraggio di questo tipo non è stato fatto direttamente dall'Istituto della previdenza sociale. «I nostri uffici - spiegano dall'Inps di Pordenone - non hanno la possibilità di fare queste verifiche perchè la partita degli assegni familiari viene gestita direttamente dalle imprese nelle quali lavorano gli immigrati. In pratica ad inizio anno il datore di lavoro chiede lo stato di famiglia dal quale risulta il nucleo ed eroga gli assegni. L'Inps a quel punto paga direttamente le aziende. Per questo motivo - vanno avanti - non è possibile da parte nostra fare i controlli. Solo per situazioni particolari gli stranieri per incassare gli assegni si rivolgono ai nostri sportelli, ossia quando ci sono separazioni oppure se i bambini sono effettivamente residenti all'estero, ma in Stati che hanno sottoscritto una convenzione con l'Italia. In questo caso le verifiche vengono regolarmente effettuate». Tra gli Stati convenzionati ci sono quelli dell'Unione europea e la Tunisia. Non figura, invece, il Ghana e altri paesi africani che sarebbero, almeno dalle prime indiscrezioni emerse dall'indagine che sta svolgendo il Comune, quelli maggiormente interessati al fenomeno dei bambini fantasma.Il meccanismo è semplice: i genitori fanno arrivare i figli in Italia e avviamo le procedure per la residenza. Una volta completato l'iter burocratico e i bambini sono iscritti sullo stato di famiglia li riaccompagnano nel Paese di origine dove vengono accuditi dai nonni o da altri parenti. I genitori, però, pur non avendone diritto incassano gli assegni familiari. È le cifre nn sono certo irrisorie. Mediamente per una famiglia con due bambini e con un reddito di circa 15 mila euro l'anno, la cifra percepita mensilmente per gli assegni familiari si aggira introno a 220 euro. «Molte famiglie straniere - precisano ancora all'Inps - di figli ne hanno tre e quindi la cifra sale». In caso di tre bambini a carico, infatti, l'assegno è di 340 euro mensili che sale a 485 se i figli sono quattro. Loris Del Frate
Ma anche leggendo questi articoli la mia posizione non cambia: i contributi a persone in difficoltà servono a superare le situazioni di crisi, ad avere meno delinquenti in giro, ad avere più persone sulla strada dell'integrazione. E' chiaro che contributi percepiti illegalmente devono essere colpiti, e bene fanno gli enti ad inasprire i controlli.
Anche a me dava tanto fastidio vedere persone che ricevevano borse di studio, agevolazioni, solo perchè dichiaravano redditi bassi quando invece non era vero. (Vedete che sono sempre di parte?)
E perchè saresti di parte nel dire che ci sono stati e ci sono abusi nel dichiarare redditi bassi per avere agevolazioni ? Anche noi condividiamo che tutti devono pagare le giuste tasse, in funzione del loro reddito ! Sei di parte quando pensi che il cittadino che ha il cuore a sinistra sia più corretto di altri, guardati in giro, non è così, anzi ...
" Sei di parte quando pensi che il cittadino che ha il cuore a sinistra sia più corretto di altri, guardati in giro, non è così, anzi ...
era meglio dire
"Sei di parte quando pensi che il cittadino che ha il cuore a sinistra sia più corretto di altri"
perchè altrimenti il tuo commento è decisamente di parte, e critichi per lo stesso motivo Alberto..
Ok, Marco. Accolgo l'osservazione.
DICHIARAZIONE DEL MINISTRO PETER COSTELLO - AUSTRALIA
Magari anche da noi!!
Non sono contrario all'immigrazione e non ho niente contro coloro che cercano
una vita migliore venendo in Australia.
Tuttavia ci sono questioni che coloro che recentemente sono arrivati nel
nostro paese e, a quanto sembra, devono capire.
L'idea che l'Australia deve essere una comunità multiculturale è servita
soltanto a dissolvere la nostra sovranitè ed il sentimento di identità
nazionale.
Come australiani, abbiamo la nostra cultura, la nostra società , la nostra
lingua ed il nostro modo di vivere.
Questa cultura è nata e cresciuta durante più di due secoli di lotte, processi
e vittorie da parte dei milioni di uomini e donne che hanno cercato la libertà
di questo paese.
Noi parliamo l'inglese, non il libanese, l'arabo, il cinese, il giapponese,
il russo o qualsiasi altra lingua.
Perciò, se desiderate far parte della nostra società , imparate la lingua!
La maggioranza degli australiani crede in Dio.
Non si tratta soltanto di un affare privato di qualche cristiano fondamentalista
di destra, ma vi è un dato di fatto certo ed incontrovertibile:
uomini e donne cristiani hanno fondato questa nazione su principi cristiani,
ed è chiaramente documentato nella nostra storia e dovrebbe essere scritto
sui muri delle nostre scuole.
Se il nostro Dio vi offende, allora vi consiglio di prendere in considerazione
la decisione di scegliere un'altra parte del mondo per mettere su casa, perchè
Dio è parte della nostra cultura. Accetteremo le vostre opinioni religiose,
e non vi faremo domande, però daremo per scontato che anche voi accettiate
le nostre e cercherete di vivere in pace ed armonia con noi.
Se la Croce vi offende, o vi molesta, o non vi piace, allora dovrete pensare
seriamente di andarvene da qualche altra parte.
Siamo orgogliosi della nostra cultura e non pensiamo minimamente di cambiarla,
ed i problemi del vostro paese di origine non devono essere trasferiti sul
nostro.
Cercate di capire che potete praticare la vostra cultura, ma non dovete assolutamente
obbligare gli altri a farlo.
Questo è il nostro paese, la nostra terra, il nostro modo di vivere vi offriamo
la possibilità di viverci al meglio.
Ma se voi cominciate a lamentarvi, a piagnucolare, e non accettate la nostra
bandiera, il nostro giuramento, i nostri impegni, le nostre credenze cristiane,
o il nostro modo di vivere, vi dico con la massima franchezza che potete
far uso di questa nostra grande libertà di cui godiamo in Australia: il
diritto di andarvene.
Se non siete felici qui, allora andatevene.
Nessuno vi ha obbligato a venire nel nostro paese.
Voi avete chiesto di vivere qui: ed allora accettate il paese che avete scelto.
Se non lo fate, andatevene!
Vi abbiamo accolto aprendo le porte del nostro paese; se non volete essere
cittadini come tutti in questo paese, allora tornate al paese da cui siete
partiti!
Questo è il dovere di ogni nazione.
Questo è il dovere di ogni immigrante.anche qualcuno dei nostri concittadini
nati qui,
Completamente d'accordo con quanto detto sopra. Siamo invece esterefatti e totalmente contrari a quanto è stato deciso dal governo per Aviano. Sono certo che Al900 non mancherà di trascrivere i numerosi articoli di stampa al riguarda e dedicargli un intero post. L'impressione è che la nostra regione sia una colonia in uno stato in decadenza e già colonizzato.
Visto che i profughi o clandestini ( secondo gusto personale ) sono stati portati ad Aviano attraverso la mediazione dell Efa della Diocesi di Udine gestita da Don Fabbro, faccio notare che :
1) la Chiesa ,piuttosto che chiedere sempre sacrifici e disagi agli altri, cominci a mettere a disposizione le proprie proprietà immobiliare per ospitare direttamente chi ritiene meritevole, secondo il loro metro di giudizio, siano essi clandestini, profughi, rom etc etc
2)Il Don Fabbro sopra citato è stato coinvolto già in due scandali di tangenti nel settore edilizia a Sappada ed a Lignano Sabbiadoro. Vedasi Messaggero Veneto del 08 orttobre 2007.
Questo per corretta i nformazione.
Quelle persone che il governo ha inviato ad Aviano sono rifugiati politici, persone che hanno chiesto asilo politico perche' nei loro paesi non possono vivere. Non stiamo parlando della stessa cosa espressa dal ministro australiano. Sono dei disperati che non penso perdano il loro tempo nel togliere il crocefisso, sputare sulla costituzione oppure bruciare la bandiera italiana (come qualche leghista in passato).
Sono delinquenti, spacciatori, assassini? Sono con voi, rimandiamoli da dove sono venuti.
Se invece i vostri sono solo processi sommari, beh, diamoci una regolata, e' meglio.
Vi abbiamo accolto aprendo le porte del nostro paese; se non volete essere cittadini come tutti in questo paese, allora tornate al paese da cui siete partiti!
Noi li abbiamo accolti aprendo le porte del nostro paese? Con manifestazioni in piazza? (tg di questa sera).
Credo proprio che qualcuno di debba dare una regolata. Forse io. Forse qualcun altro.
Ho già invitato la Gerarchia ecclesiastica (la Chiesa come struttura ) non i singoli fedeli, ad intervenire in prima persona ad aiutare coloro che secondo loro meritano. Leggo sul giornale di oggi che hanno intenzione di farlo. Molto bene.
Leggo anche che Rifondazione Comunista ne fa una questione di numeri : non cento qui ma dieci qua, dieci là, altri dieci lì perchè non si sentano ghettizzati. Un suggerimento : perchè non uno per ciascuna delle vostre case, non le prime, basterebbero le seconde. Poi sullo status vero di questi "migranti" è difficile esprimere un giudizio, visto che sono privi di documenti.
Sono pienamente d'accordo con te: una famiglia di questi per ogni "seconda casa", magari stilando delle graduatorie, prima quelli iscritti ai partiti di governo, oppure prima chi ne piu' di 2, oppure ancora quelli che non presentano il 730 (o simile) pur avendo la seconda casa, ci sono 1000 modi di fare una graduatoria, ma l'idea e' buona.
Bravo Rinnovamento!
Oh, finalmente d'accordo !!! Però ci vorrebbe un esempio eclatante e chi è più adatto di un "rifondarolo" o di un "cattocomunista" per iniziare ? Non vorrei sottrarre loro tale opportunità. Qui non si tratta di burocratizzare, la cosa deve venire dal cuore.
La presenti come l'armata Brancaleone: Armiamoci e partite. "Non sia mai, figliolo, ch'io te ne privi". La proverbiale generosita' d'animo leghista, lo spadone prandito a difesa dei piu' deboli, vuoi che si faccia secondo ai "rossi"? Giammai! Un vero "padano" non si lascierebbe precedere dai bolscevichi.
Scusami Rinnovamento, potremmo continuare cosi' per giorni senza approdare a nulla. Io chiudo qui il discorso, conscio che sia tu che io non modificheremo di un millimetro le nostre convinzioni, quindi cosi' e' solo una perdita di tempo.
Ok però non posso non dire che mentre i "padani" non hanno mai fatto mistero del loro modo di pensare e sono coerenti, "l'armiamoci e partite" è tutto dalla'altra parte, compresa la gerarchia ecclesiastica che mentre chiede 20 Euro a persona per il pernottamento nelle sue strutture (che ci sono, quindi) poi ne incassa 60 giornalieri per ogni immigrato ( da notizie della stampa locale). Credo ricorderai perfettamente il caso dei Modolo di Polcenigo.
Ok anche per me finisce qui.
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