martedì 17 giugno 2008

Ladri, sporchi e puzzolenti

Sul Messaggero Veneto di qualche giorno fa è apparso un articolo, a firma m.b.,: “Budoia. Si presume siano zingari, gli autori del furto in abitazione messo a segno nel pomeriggio di domenica... ...Stando a un primo inventario, si sarebbe rilevata l'esclusiva sparizione di monili in oro, bottino solitamente preferito proprio dagli zingari...
Nella pagina seguente, un articolo su Arba, a firma l.v.: “Nomadi, sale il malumore. Torna alla ribalta l'accampamento ai confini con Vivaro. ... ...Una realtà che squalifica notevolmente il territorio in cui si sono insediati e che, sebbene non si siano registrati significativi aumenti nella criminalità, ha incrementato l'allerta nella popolazione...”. E visto che ad Arba non ci sono furti si parla poi nell'articolo di un incidente automobilistico provocato da un nomade.
In tempi diversi, in luoghi diversi, se c'era un episodio di usura i giornali scrivevano che era colpa degli ebrei (mezza Europa, prima decenni del secolo scorso), se c'era un accoltellamento erano stati gli italiani (Stati Uniti per decenni) se c'era uno stupro erano stati i negri (Stati Uniti o Sudafrica, sempre per decenni), se c'era un episodio di violenza erano stati i croati, che sono tutti ustascia fascisti (ex Yugoslavia, anni '90).
Si possono fare decine di esempi nei quali i giornali per primi identificavano un problema criminale con un preciso gruppo nazionale. E in molti casi (non sempre per fortuna) TUTTI i membri di quel gruppo nazionale o etnico sono stati discriminati, perseguitati, sterminati. Io penso soprattutto a quegli inconsapevoli portatori genetici di disgrazie etniche che sono i bambini, che seguono la stessa sorte dei genitori: discriminati, perseguitati, sterminati.
La politica seguita è sempre la stessa, chiamata magari con nomi differenti: purezza nazionale, pulizia etnica, pulizia del territorio. I giornalisti che scrivono articoli come i precedenti, sono i primi costruttori di una mentalità, di un senso comune violento e razzista. Hanno un ruolo che è ancora più importante di quello degli insegnanti (che si trovano spesso nelle loro classi il proprio lavoro di costruzione di una convivenza civile e pluralista minato da queste posizioni). Ma la moderazione, il senso di responsabilità pare che proprio non vadano di moda. Quindi forza: gli zingari devono essere cacciati.

10 commenti:

marco ha detto...

belle parole, ma se avessi un campo rom accanto al tuo orto non saresti così conciliante. te lo dico perchè anch'io sono tanto bravo e buono, ma da quando hanno chiuso via anelli (qua a padova) e i magrebini hanno infestato il quartiere del portello dove vivo (come moltissimi altri studenti) e non sono più tanto accomodante come una volta con questa gente che non combina una madonna dalla sera alla mattina se non spacciare (non lo dico per sentito dire, è sotto gli occhi di tutti) rapinare e rubare.

marco ha detto...

precisazione: con "questa gente" non intendo l'etnia magrebina, contro cui non ho nulla e anzi vado spesso a prendermi il kebab nel negozio sotto casa. ma proprio con quelli che campano con la criminalità, che infangano quanto di buono fanno gli onesti lavoratori loro connazionali e che in numero sono forse pari se non addirittura superiori.

al900 ha detto...

Guarda Marco, qui non c'entra la bontà. La puoi vedere anche semplicemente come una questione d'interesse. Io ho due figlie, e sarebbe contro il mio interesse e anche irresponsabile da parte mia contribuire a generare conflitti razziali, rendere invivibili anche i nostri paesi.
I miei vicini di casa sono marocchini, americani, e ci sto anche andando d'accordo. Mentre invece ho problemi di vicinato con alcuni italiani.
Lavoro in una scuola superiore dove circa la metà dei ragazzi in prima sono stranieri provenienti da più di venti stati. Quando provo a far convivere queste persone non faccio altro che il mio interesse.
Mia figlia studia a Mostar, e anche per questo conosco bene gli effetti molto concreti dei conflitti etnici. Mandando via i rom non si risolve nulla. Si può invece forse risolvere qualcosa punendo i delinquenti, accelerando i processi, migliorando il sistema giudiziario, e anche fornendo abitazioni decenti agli zingari come cerca di fare l'amministrazione veneziana.
E dando l'esempio a partire dal presidente del consiglio, che invece i processi li sospende.

rinnovamento ha detto...

Marco ha fatto un commento da " sinistra ", da me perfettamente condivisibile, ed è stato subito ripreso, in maniera corretta dal Al900. Non gli è stato però dell'egoista e del razzista come regolarmente succede a noi, perchè ?

rinnovamento ha detto...

dopo il però alla terza riga, va inserito "dato". Scusate

marco ha detto...

Guarda Alberto, qui bisogna stare attenti alle parole che si scelgono di usare, e quando si legge farlo con attenzione.

dici che sarebbe "irresponsabile da parte tua contribuire a generare conflitti razziali" ma nessuno ti ha incaricato di farlo, anzi. però da bravo cronista non puoi dimenticare che la situazione attuale di malumore nei confronti di quella parte di extracomunitari che non lavora onestamente è realmente fondata su qualcosa di tangibile. allora diciamo pane al pane e vino al vino.

"I miei vicini di casa sono marocchini, americani, e ci sto anche andando d'accordo. Mentre invece ho problemi di vicinato con alcuni italiani."

vabbè e allora? nessuno ti ha dato del razzista. pure io scherzo con il mio kebabbaro, ma non vedo cosa c'entri.

"Mandando via i rom non si risolve nulla."

io non ho fatto questa proposta.

"Si può invece forse risolvere qualcosa punendo i delinquenti, accelerando i processi, migliorando il sistema giudiziario, e anche fornendo abitazioni decenti"

su questo sono d'accordo, anche quel tuo "invece" è riferito al tuo personale discorso, non al mio. io non ho proposto niente.

"E dando l'esempio a partire dal presidente del consiglio, che invece i processi li sospende."

questa è una tua considerazione, un po' demagogica tanto per chiudere in modo simpatico.

PERO' non ti sei per niente riferito a quello che ho scritto io. hai supposto che io facessi certi ragionamenti (banali tra l'altro) e ti sei appeso a quelli. allora anzichè leggere quello che non ho scritto e generalizzare, limitati a quello che ho davvero detto. ossia che l'integrazione con una parte di stranieri che si dedicano sistematicamente alla criminalità non è una via percorribile, che fare di tutta l'erba un fascio è un errore in un senso e nell'altro e che paragonare l'attuale situazione al nazismo (vedi immagine) è non solo esagerato, ma fuoriluogo.

giorgio56 ha detto...

Non ho dato del razzista a Marco perche' ho inteso un distinguo tra il "terun" (oppure extra-comunitario, non cambia molto) generalista padano da coloro che lavorano onestamente, tra chi delinque da chi invece si guadagna il pane con il proprio sudore, senza badare al colore della pelle, all nazione, religione, sesso e lingua. Se ho capito male, Marco avanza un "razzista".
Saluti
Giorgio

al900 ha detto...

Rinnovamento, non credo di averti mai dato del razzista e nemmeno dell'egoista; forse l'ha fatto qualcun altro. Io cerco di non dare mai giudizi sulle persone, non mi sembra corretto nei confronti di nessuno e mi da fastidio quando qualcuno dà giudizi personali su di me. Mi piacerebbe invece che i giudizi fossero dati sul merito delle questioni.
E poi perchè Marco avrebbe fatto un commento da sinistra? Io Marco non lo conosco (se non per quello che scrive sul blog, e finora non mi pare che abbia scritto molte cose definibili di "sinistra"). E sull'argomento stranieri mi pare che destra e sinistra non siano più adeguate per definire le differenti posizioni nel merito.

rinnovamento ha detto...

Non vorrei incorrere in violazione della privacy... mi siete tutti perfettamente sconosciuti !!!!!!

rinnovamento ha detto...

A distanza di un pò di tempo, ricordate quella roulotte nelle campagne tra Budoia e Polcenigo ? Spero di sì, in occasione mi era stata imputata la volontà di decidere io su che deve stare o no sul ns. territorio. Inquella roulotte ci abitava il Sig. Hudorovich, ROM , dedito ai furti, incolpato per alcuni nel vicino Veneto.