sabato 21 giugno 2008

Microraccolta di amianto

Dal Gazzettino dell'11 giugno.
"Polcenigo. Rifiuti, arriva la micro raccolta di amianto. Nuovo servizio per i privati, mentre la percentuale di differenziata tocca il 64 per cento.
Un ripasso sulle modalità di raccolta e un bilancio sull'andamento del servizio porta a porta, avviato da un paio d'anni. A Polcenigo l'assessorato alla Cultura e ambiente ha proposto tre incontri, anche per introdurre i nuovi servizi attivati. Annunciato ancora lo scorso anno, è ora in funzione lo smaltimento di lastre in eternit: «Il cittadino che ha necessità di smaltire piccole quantità di eternit - spiega l'assessore Fabrizio Venier - esclusivamente provenienti da immobili privati può usufruire del servizio di "micro raccolta amianto", richiedendo un preventivo al Servizio clienti di Ambiente Servizi (tel. 0434.842222). Il servizio prevede la consegna a domicilio di un kit di bonifica, utile per inertizzare, rimuovere e confezionare il rifiuto, che poi verrà ritirato a domicilio».
Nel corso delle serate è stato distribuito ai partecipanti il compost di primavera 2008, frutto del risultato del recupero della frazione organica proveniente dalla raccolta differenziata. Per chi non ha avuto la possibilità di partecipare agli incontri, i sacchetti di compost saranno disponibili nell'ecopiazzola comunale di via Murada.
Il punto più importante della discussione ha riguardato le proposte per passare da tassa a tariffa, passaggio che sarà attivato nei prossimi anni: «Per un più equo pagamento del servizio - spiega l'assessore - ci sarà un sistema di calcolo, per premiare chi avrà cura di produrre meno rifiuti. Dopo poco più di due anni dall'avvio del nuovo sistema, l'attenzione e l'impegno profusi da tutti i cittadini stanno dando buoni risultati. Le percentuali di raccolta differenziata sono passate dal 25 per cento circa del 2004 al 64 per cento di fine 2007. I rifiuti prodotti annualmente sono diminuiti rispetto al 2004 di circa 300mila chili, i rifiuti pro-capite prodotti sono così passati da 1,39 a 1,14 chilo per abitante al giorno, circa 100 chili a persona in meno all'anno. Questi dati - conclude Venier - dimostrano la sensibilità che i polcenighesi hanno per l'ambiente in cui vivono, e ci sono da sprone per ricercare soluzioni per migliorare ulteriormente».
Dopo il premio di Legambiente per i comuni virtuosi, Polcenigo vuole fare di più con l'aiuto e i suggerimenti dei cittadini. Francesca Giannelli"

3 commenti:

odino steffan ha detto...

Buon giorno a tutti,

sempre in tema di rifiuti ricevo e metto a disposizione l'esperienza del Comune di Ponte nelle Alpi.

.....sicuramente un esempio da imitare.

A presto

"La Ponte Servizi s.r.l., un esempio di società pubblica efficiente
Dimostrare che una società pubblica può davvero offrire alla cittadinanza servizi efficienti di grande qualità ad un costo inferiore è stata per noi una bella sfida. Costituita il 14 giugno del 2007, la Ponte Servizi s.r.l. è riuscita, in pochi mesi, ad acquistare i mezzi, le attrezzature ed organizzarne la distribuzione, programmare il servizio, aprire e gestire l’ecocentro comunale, restaurare un edificio di proprietà del Comune con criteri di efficienza energetica, dove ha sede, ed aprire gli sportelli al pubblico il 15 ottobre 2007. Ci lavorano un piccolo gruppo di dipendenti competenti e motivati, gentili, che vivono con partecipazione questa esperienza a stretto contatto con la gente.

Costruire il cambiamento, comunicazione e partecipazione
L'aspetto virtuoso e culturalmente significativo della raccolta differenziata spinta è che nel separare i rifiuti in casa: siamo costretti a riflettere su ciò che abbiamo comperato e a pensare al modo in cui l'abbiamo utilizzato, a che cosa ci è servito, a quanto tempo è rimasto in casa nostra, se pochi secondi o molti anni e se valeva veramente la pena di comperare quella merce. I rifiuti sono energia, sono materia e lavoro “sprecati”, sono un indicatore dell'inefficienza del nostro sistema, sono risorse strappate alla terra e dalle mani della parte più povera dell’umanità. Abbiamo stimolato, e ci siamo aperti, ad una rifessione collettiva su questo tema; sono state organizzate e tenute ventitre serate informative che hanno toccato tutte le frazioni di Ponte nelle Alpi e che, in totale, hanno visto la partecipazione di oltre tremilacinquecento persone, quasi una persona per ogni nucleo familiare. Abbiamo coinvolto associazioni di categoria, commercianti, artigiani ed imprenditori, tenuto assemblee nei garage dei condomini, avviato, con la collaborazione delle insegnanti, una campagna di sensibilizzazione nelle scuole, con una lezione tenuta in ogni classe degli istituti di ogni ordine e grado, iniziativa che, tra l’altro, continua anche in questi mesi. Tra gli strumenti di informazione abbiamo distribuito un opuscolo informativo, l'ecocalendario ed un vocabolario del riciclo, un indice alfabetico dalla A alla Zeta, che contiene l’indicazione di tutte le tipologie di rifiuto domestico e delle corrette modalità di conferimento e che ha reso semplice ed immediata la comprensione del sistema.

L’avvio del nuovo servizio
Il porta a porta a Ponte nelle Alpi è stato avviato per step successivi: dopo la campagna di informazione, è iniziata una capillare distribuzione di contenitori per carta-cartone, vetro-plastica-lattine, umido e secco non riciclabile, dei sacchetti e del materiale informativo, che ha toccato tutte le utenze domestiche e non domestiche del comune. Quindi, il servizio è partito in momenti diversi nelle tre aree territoriali omogenee del Comune dal 16 ottobre 2007 e in tutto il territorio comunale dal 26 novembre 2007. La rimozione completa dei cassonetti e delle campane stradali è stata graduale e calibrata in base alla percentuale di ritiro dei contenitori da parte delle utenze della zona di riferimento. In contemporanea, è stato aperto l’Ecocentro comunale, al quale attualmente può essere conferito tutto ciò che la Ponte Servizi s.r.l. non raccoglie a domicilio: si può affermare che in attualità ogni rifiuto domestico, oltre trenta diverse tipologie, nel nostro Comune viene raccolto in maniera separata e correttamente recuperato e riciclato.
Abbiamo avviato e perfezionato alcuni sevizi dedicati per le utenze non domestiche, quali cartone, vetro monomateriale, RAEE, imballaggi in plastica, legno, olii vegetali.
È stato attivato un servizio dedicato e gratuito (frequenza di raccolta due volte alla settimana) per utenze con particolari problematiche, come gli anziani o cittadini non autosufficienti con problemi di incontinenza. È questo un servizio di cui siamo particolarmente orgogliosi, perché riesce a dare una risposta efficace a questa componente più fragile della nostra comunità.



Purezza materiali post-consumo raccolti e loro effettivo recupero
La grande attenzione che i cittadini e la Società dedicano al questo nuovo servizio si traduce in una straordinaria qualità dei materiali post-consumo raccolti a domicilio e presso l’ecocentro. Dalle analisi merceologiche effettuate riscontriamo percentuali di rifiuto non conforme (rifiuti conferiti nel contenitore sbagliato) mediamente inferiori al 2% (ultima analisi sulla frazione vetro-plastica-lattine: rifiuto non conforme 0,58 %) Tutto questo si traduce in minori costi di trattamento, effettiva capacità di riciclo e recupero dei materiali, maggiori introiti dal CONAI.

La riduzione dei costi
I risultati ottenuti hanno permesso, come previsto nel progetto redatto dal Consorzio Priula e nel piano finanzario previsionale della società, una riduzione del costo totale del servizio: dai 950 mila Euro di costo del servizio del 2007, agli 839 mila Euro del 2008, con un risparmio del 11.6%. (si tratta del costo reale del servizio, comprensivo di tutte le spese di investimento, mezzi, bidoncini, arredamento uffici, software… (con diversi tempi di ammortamento), costi di gestione, stipendi dipendenti. Questo risultato, tra l’altro, è stato raggiunto portando la copertura del costo del servizio di igiene urbana dal 96% al 98%, puntando ad arrivare a copertura totale nel 2009. A cosa è dovuto, in gran parte, questa riduzione dei costi: soprattutto dall’abbattimento dei costi di trattamento e smaltimento in discarica del rifiuto, che sono passati dai 457mila Euro del consuntivo 2007 ai 63mila Euro del previsionale 2008. Lo smaltimento del secco non riciclabile era una voce di costo che incideva nella misura del 57% (dato 2006) del costo complessivo del servizio. Si trattava, in gran parte, di un costo che l’Amministrazione comunale non riusciva a controllare, in quanto dipendente dai costi di gestione della discarica, fissati dall’Autorità di bacino.(il costo del trattamento-smaltimento è aumentato del 52,4% dal 2003 al 2007) Ora, questa voce di costo incide in maniera poco significativa (meno dell’8%)sul costo complessivo del servizio, determinando una progressiva stabilizzazione/riduzione nel tempo del costo del servizio legato a variabili meno significative e più controllabili. Dal 2008, pur non potendo passare dal sistema della Tarsu a quello della Tia, per il blocco imposto dalla Legge Finanziaria, è stato redatto un regolamento della Tarsu che prevede dal secondo semestre 2008 il passaggio ad un sistema puntuale: in pratica, i cittadini pagheranno una quota fissa, che coprirà il 52% dei costi del servizio e una variabile che dipenderà dal numero di svuotamenti del contenitore del rifiuto secco non riciclabile. In sostanza i cittadini più differenziano e meno pagano e se praticano il compostaggio domestico possono godere di un’ulteriore sconto. La Tarsu puntuale potrà essere applicata, in quanto ogni contenitore in dotazione alle famiglie e alle aziende è dotato di un trasponder, che viene letto dagli operatori al momento dello svuotamento. In questo modo, tutti gli utenti avranno un beneficio, con una riduzione dei costi della bolletta rispetto all’anno precedente, che potrà variare dal 10% al 40%, a seconda della loro virtuosità.

Effetti collaterali:
Decoro urbano. Le piazzole in cui erano posizionati i cassonetti e le campane erano diventate luoghi di abbandono, piccole discariche, porzioni di territorio degradate. La completa rimozione di tutti i contenitori stradali ha restituito questi spazi ai paesi e alla gente che se ne è riappropriata.
Occupazione. Per effettuare il nuovo servizio, rispetto al precedente, lavorano 4 persone in più. Buttavamo un sacco di soldi per seppellire i rifiuti in discarica, ora spendiamo meno e riusciamo a dare uno stipendio ad altre quattro famiglie.
È cambiato anche il tipo di lavoro: non raccolgono più immondizia ma materiali, hanno un rapporto diverso e più stretto con la gente, raggiungono ogni casa del nostro territorio, si rapportano con la scuola, le varie attività imprenditoriali, rafforzando lo scambio di informazioni/relazioni tra la nostra comunità e il comune.
Nuovi imprenditori. In questo mutato scenario si comincia a parlare di nuovi imprenditori commerciali che concretamente stanno operando per offrire alla clientela prodotti sfusi, bibite vuoto a rendere, distributori di latte crudo, di detersivi alla spina…
Soddisfazione di cittadini. Registriamo continuamente un elevato grado di soddisfazione della gente che partecipa, collabora, suggerisce. Le perplessità e le criticità iniziali di alcuni sono state superate, la sensazione diffusa è che stiamo facendo una buona cosa. La gente anche in questo caso, se stimolata a partecipare, dimostra di essere su posizioni più avanzate della media della classe politica. La nostra soddisfazione di amministratori è data dalla consapevolezza che questo progetto è oramai diventato un patrimonio della nostra comunità."

odino steffan ha detto...

..dalla BBC :

Giappone: il paese senza spazzatura
A Kamikatsu, 2.000 abitanti, non esistono cassonetti, ne rifiuti, tutto viene riciclato dagli abitanti

KAMIKATSU (GIAPPONE) - A Kamikatsu, piccolo paese giapponese di poco più di 2 mila abitanti situato nell'isola di Shikoku, non c'è neanche un cassonetto per le strade, né camion che ritirano la spazzatura, come riferisce la Bbc.

ZERO WASTE - I residenti sono obbligati a dividere i rifiuti in 34 diverse categorie e a consegnarli in apposti centri di recupero che si chiamano appunto Zero Waste Centre (Centro per l'azzeramento della spazzatura). Anche il compostaggio dei residui organici va effettuato a monte: ogni cittadino provvede autonomamente a smaltirli e in questo modo ognuno si sente responsabilizzato nel produrre meno spazzatura. La gente ha anche imparato a utilizzare i cosiddetti avanzi, lanciandosi in fantasiose ricette svuota-frigo.

GLI ALTRI RIFIUTI - Per ogni tipo di involucro e di residuo non organico è previsto invece il trasporto a un negozio locale, previa un'operazione domestica di lavatura e asciugatura. Vengono staccate a una ad una le etichette e successivamente i rifiuti vengono suddivisi nelle varie categorie. In cambio dell'onere che viene loro chiesto, gli abitanti di Kamikatsu, ricevono dei biglietti della lotteria.

QUASI TUTTI CONTENTI - Chiaramente si tratta di un lavoro non da poco, ma è anche vero che i cittadini dichiarano mediamente di sentirsi molto coinvolti e questo tipo di partecipazione dal basso li aiuta a rendersi conto delle proporzioni del problema, sentendolo di propria pertinenza. Stando ai risultati di un sondaggio, il 60% degli intervistati si dichiara soddisfatto dell'iniziativa, tanto da tollerare il disturbo che questa comporta. E per risolvere il problema di quel 40% che partecipano svogliatamente e turandosi il naso (è proprio il caso di dirlo), il sindaco Kasamatsu Kasuichi prevede semplicemente di convincerli della bontà dell'iniziativa: un camion dei rifiuti sarebbe più inquinante rispetto ai viaggi brevi dei singoli individui, per non parlare dell'inceneritore. Dunque per amor di patria e con il tempo, sostiene Kasuichi, anche i più indolenti si convinceranno.

L'ESEMPIO NIPPONICO - Non a caso questo esperimento d'eccellenza, studiato anche in altre parti del mondo, nasce in Giappone, paese notoriamente all'avanguardia quanto a immondizia. Già da tempo, esistono a questo proposito leggi molto severe e vige la regola di lasciare la spazzatura in angoli prestabiliti, in giorni prestabiliti e in sacchi prestabiliti, che devono avere un apposito colore.

.... bravi Giapponesi! Kamikatsu (ma come) fate?

Notte

rinnovamento ha detto...

A proposito di spazzatura, ho letto il Corriere della sera di oggi 16 luglio. A Napoli non ci "sarebbe" più spazzatura nelle strade. Metto "sarebbe " perchè mi sembra fin impossibile !!!!!