venerdì 13 giugno 2008

W la squola

Riparto dalla scuola, o meglio dall'invito che Rinnovamento ha fatto in un commento ("...è comparso un articolo dei genitori degli studenti del Liceo Torricelli, critico nei confronti di un docente. Sabato 24 maggio la casta, sempre a mezzo stampa, ha cominciato ad erigere le prime barriere di difesa al suo adepto. Caro Al900 sarebbe operazione utile che tu trascrivessi l'articolo e lo commentassi, aprendo così un dibattito...).
Per dare rilievo e unitarietà all'argomento metto insieme in questo post articoli e commenti. Ma ecco l'articolo del Gazzettino del 22 maggio scorso.

"Maniago. Liceo Torricelli, genitori sul piede di guerra. In diciannove hanno scritto una lettera per denunciare «la situazione anomala dell’insegnamento della matematica». Ma la preside getta acqua sul fuoco (...)
«I nostri figli non imparano la matematica a causa dell'insegnante», accusano diciannove genitori degli studenti del liceo scientifico Torricelli. Ma la preside Angela Dicidomine non ha dubbi, «si tratta di un professore che conosce bene la materia e s'impegna».
La polemica prende vita da una lettera, inviata alla preside e all'ufficio scolastico provinciale, firmata da un gruppo di genitori «del corso A (1,2,3,4,5). Segnaliamo, o meglio ribadiamo, una situazione quantomeno anomala per l'insegnamento della matematica. Più volte sono stati interessati del problema la preside e i collaboratori, ma senza risultati, visto che anche i rapporti con i rappresentanti dei genitori sono sporadici e inefficaci». I genitori denunciano che «gli studenti delle prime classi citate per i tre quarti del totale, o forse per l'80 per cento, risultano gravemente insufficienti in matematica (pochi saranno promossi a giugno) per cui il docente, sempre lo stesso, dovrebbe forse mettere in discussione il proprio operato, il rapporto con la classe e il proprio metodo di lavoro». Parlano poi di «una situazione divenuta ormai insopportabile, con cali di rendimento nelle altre materie, visto il terrore generale; gradi di difficoltà delle prove assegnate non sempre in linea con quanto spiegato, continue proposte di argomenti nuovi anche se il grado di apprendimento avrebbe consigliato a un docente un po' più esperto qualche pausa in più». I genitori fanno infine una richiesta alla preside e all'ispettorato scolastico: «Verificate il metodo di lavoro e le valutazioni del docente».
La lettera ieri mattina non era ancora pervenuta alla preside Angela Dicidomine che, in attesa di leggerla personalmente, ha comunque detto la sua. «Non è vero. Dal mio punto di vista è un insegnante che conosce bene la sua materia e la insegna in un certo modo. I ragazzi si sa come sono quando vedono un docente che vuole che capiscano bene quello che insegna. In un biennio si cerca di gettare le basi di una materia, e il periodo forse più importante in un liceo». La preside ha ricordato che la scuola è intervenuta durante il primo quadrimestre con 500 ore di corsi di recupero, la maggior parte delle quali riguardavano la matematica. «L'insegnante in questione si è impegnato nei corsi anche per altre classi non sue. Comunque leggerò la lettera e poi valuterò». Susanna Salvador"
Poco dopo Luciano61 scrive: "...molti insegnanti sono una 'Casta' di presuntuosi ignoranti..."

Quindi il Gazzettino del 5 giugno:
Il prof diffamato presenta un esposto. Firmato anche dalla preside perchè la petizione delle famiglie lede l’immagine della scuola. Dubbi anche sulle firme, la maggior parte delle quali è illeggibile. Fioccano gli attestati di solidarietà.
Il professor Giuseppe Lallone ha presentato ieri mattina ai carabinieri di Maniago un esposto contro la lettera, sottoscritta da 19 genitori dell'istituto Torricelli, che ha messo in dubbio il suo metodo d'insegnamento. L'insegnante di matematica si è sentito «danneggiato nella sua professionalità» e ha presentato l'esposto anche in forza degli accertamenti effettuati dalla scuola sulle firme della petizione, che, come già anticipato dalla preside Angela Dicidomine, risultano «illeggibili e poco decifrabili». Lo ha rivelato ieri la stessa dirigente del Torricelli, la quale in mattinata si è recata assieme al docente nella caserma dell'Arma e si è associata all'azione quale "parte in causa". Quella lettera, infatti, è stata considerata non solo «lesiva della professionalità del docente» ma anche «dell'onore dell'istituto».
I militari dell'Arma compiranno ora, in tempi verosimilmente molto brevi, le dovute indagini e si recheranno già nelle prossime ore nella sede dell'istituto. Concluse le verifiche, se ravvederanno un qualsivoglia reato, gli uomini guidati dal maresciallo Antonio Palermo informeranno la Procura della Repubblica.
Fioccano intanto le attestazioni di solidarietà nei confronti del professore di matematica. Nei giorni scorsi, i docenti del liceo Torricelli hanno preso unitariamente posizione a sostegno del collega difendendone l'operato. In un documento inviato alla preside, al Provveditorato e all'insegnante, i docenti hanno «dimostrato la loro solidarietà. Riteniamo che sia il solito attacco contro gli insegnanti che operano con serietà e dedizione. Il nostro collega è aperto al dialogo educativo con tutte le sue classi, non ha mai omesso di informare le famiglie degli eventuali progressi o problemi che potessero avere gli alunni, ricevendo i genitori sempre e in qualsiasi momento dell'anno scolastico».
Il corpo docente rammenta poi «che durante l'anno il collega si è adoperato per garantire uno sportello di matematica, che è sempre stato seguito non solo dai suoi allievi ma anche dai ragazzi di altre classi». Quanto accaduto, conclude, «è sembrato un attacco sterile che non aiuta la scuola a migliorare. È necessario che agli insegnanti sia restituito il ruolo e la dignità che compete loro e possano lavorare serenamente. Non è con le lettere diffamatorie che demonizzano la figura del docente che si aiutano i ragazzi a diventare uomini e donne, ma con il dialogo costruttivo a cui nessun insegnante si è mai sottratto». Fabio Della Pietra"

Il commento di Rinnovamento. "Ed ora i nomi degli attori protagonisti: 1) professor Giuseppe Lallone 2) preside Angela Dicidomine 3) maresciallo Antonio Palermo. ... nella vicenda e nei ruoli burocratico/decisionali, a giudicare dai cognomi, sembra non ci sia nessun maniaghese. Una vera e propria colonizzazione, oppure possiamo considerare anche questo frutto della "globalizzazione" ?"

Giorgio56
. "Sarebbe stato tutto meno grave se nella vicenda il protagonista e gli altri attori fossero tutti di Maniago centro. Il maresciallo lo possiamo andare a pescare a Montereale? oppure e' gia' oltre il confine? Meglio che non vada oltre, siete voi al governo, siete la maggioranza. Continuiamo cosi'.
Cribbio, io sono nato a PN. Posso rimanere a Polcenigo oppure e' meglio che mi trovi un'altra residenza? Eventualmente a chi lo devo chiedere il nulla osta? a te?"

E Rinnovamento risponde "Mi spiace e meraviglia che toccare un tasto simile ( la meridionalizzazione della pubblica amministrazione) dia luogo a reazioni così forti. Però è un dato di fatto che tutti conoscono, ma nessuno osa dire, per non passare per razzista. Personalmente non mi faccio di questi problemi."

Giorgio56
. "Complimenti, sei in buona compagnia: altri prima di te hanno avuto la stessa idea, anche quando a fare la parte dei "terun" erano i nostri padri. Magari se la sono presa con gli ebrei, con i mussulmani, con i negri, gli italiani, albanesi, polacchi o rumeni. Personalmente mi faccio di questi problemi, trovo questa discussione estremamente razzista e molto irritante."

Ancora Giorgio56. "Una mia cara amica mi scrive: "... Al liceo di Maniago è successo che il Gazzettino ha pubblicato una lettera che un gruppo di genitori avrebbe scritto alla dirigente (la quale, al momento della pubblicazione, non l'aveva ancora ricevuta) denunciando le "malefatte" di questo prof cioè eccessiva severità, troppi voti bassi, scarsa competenza... A questo punto gli studenti sono insorti a difesa del prof definendolo un bravo insegnante, che fa anche ore straordinarie per recuperare i buchi, che si da da fare più di quanto dovrebbe ecc, ecc, ecc. Lo stesso hanno fatto i colleghi e un altro gruppo di genitori. Qui però casca l'asino perchè non si riesce a capire CHI abbia scritto quella benedetta lettera: ci sono 19 firme ma tutte illeggibili e, attualmente, stanno facendo indagini approfondite per scoprire qualcosa. ..."

Ed infine Rinnovamento "
... non dò per scontato che abbiano ragione gli autori della lettera od i loro genitori. Anzi penso che si debba ritornare alla scuola di una volta con più rispetto per gli insegnanti. Senza però dimenticare che il degrado della scuola è anche causa loro. Il discorso "casta degli insegnanti" nasce dal fatto che l'atteggiamento della preside e degli altri insegnanti è da difesa corporativa. Ti risulta che qualche insegnante sia stato giudicato non idoneo ad insegnare e quindi licenziato ? Se vuoi posso elencarti una serie di privilegi... non ultimo il proposto aumento di stipendio per rapportarlo alle medie OCSE... a fronte di cosa, in cambio ? Numero di ore di lavoro, minori ferie, impossibilità a svolgere altre professioni, impossibilità a sommare più stipendi dallo Stato, etc etc".

Ed infine qualcosa a proposito vorrei dirlo anch'io, visto che essendo un insegnante ne sono direttamente interessato. Mi sforzo di essere breve. Io non conosco la vicenda di Maniago, nè il prof. Lallone, quindi non mi permetto di dare un giudizio su questa specifica vicenda. So però che le scuole sono spesso chiuse a riccio, così come le porte delle aule quando il prof spiega. La libertà d'insegnamento citata nella Costituzione italiana si è trasformata in libertà di fare quel caspita che si vuole, tanto nessuno poi ci metterà becco. E se osa si chiama l'avvocato a cavillare, tanto anche il preside di turno o il genitore di turno sicuramente ha fatto qualcosa di storto, non avrà rispettato qualche procedura, e sarà punito. E così tutti, insegnanti competenti e no, comunicativi e no, scrupolosi e no, hanno lo stesso stipendio, differenziato solo dall'anzianità di servizio.
Anch'io ho criticato i tentativi nel passato di introdurre sistemi di valutazione dei docenti che giungessero poi a una differenziazione anche nello stipendio. Così come la maggioranza dei colleghi e quasi tutti i sindacati. Mi rendo conto però di avere sbagliato. Ho solo contribuito a mantenere la scuola sempre più autoreferenziale, a mantenere al loro posto persone che spesso fanno odiare la scuola, a far crescere un senso di insofferenza e di impotenza sempre più grande non solo negli studenti ma anche nelle famiglie.
Io credo che sia abbondantemente giunta l'ora di introdurre anche in Italia dei sistemi di valutazione delle singole scuole (anche misurando i progressi compiuti dagli allievi, per depurare i dati dalle condizioni di partenza e da contesti ambientali differenti), i cui risultati siano resi pubblici (viva internet); sistemi di valutazione di chi lavora nella scuola, con conseguenze anche nello stipendio (sì lo so che è difficile individuare dei parametri, che ci sono molte oggettive difficoltà, ma in qualche paese europeo già lo fanno, qualcosa possiamo imparare); sistemi di valutazione dell'apprendimento degli studenti (permettendo così a scuole e docenti di confrontarsi).
Quello che è in gioco è il sistema scolastico italiano, abbondantemente bocciato dalle analisi internazionali (indagine OCSE-PISA: documento completo - sintesi giornalistica), ma è anche il futuro dell'Italia (perdonatemi la retorica).
Quasi quasi mi piacerebbe che esistesse veramente una casta degli insegnanti, così il mio stipendio sarebbe sicuramente più alto (20.000 euri lordi in più, prendono di media gli insegnanti nei paesi europei, fonte il ministro dell'istruzione). Invece la categoria è divisa, spesso incapace di portare avanti con determinazione le proprie rivendicazioni. E mi ritrovo invece circondato da chi dice che i dipendenti pubblici hanno incrementi contrattuali più alti di quelli privati (magari!); da genitori (anch'io sono un genitore) che ancora non hanno capito che i propri figli non vengono da Marte e che qualche ruolo nella loro educazione anche loro lo hanno avuto, oltre a Italiauno; che non è tutta colpa degli insegnanti se il rendimento degli allievi s'abbassa sempre più.
Ed infine un invito, in particolare a tutti i leghisti in ascolto: smettetela di battere sul chiodo della meridionalizzazione del pubblico impiego, il problema non è quello, ma altri (sistemi di valutazione, valorizzazione delle professionalità, formazione, meritocrazia, ecc.): i problemi nel pubblico impiego riguardano sia i dipendenti padani doc che i meridionali.
E' come quando parlate della sikurezza: il problema non sono gli immigrati che delinquono, il problema semmai è il sistema della giustizia che non funziona, che non blocca i delinquenti, italiani o immigrati non importa. Ma ho scritto troppo, basta.

3 commenti:

rinnovamento ha detto...

il tuo commento è da noi condivisibile totalmente. Lascerei fuori solo l'invito ai leghisti a non parlare di meridionalizzazione del pubblico impiego, in quanto è un dato di fatto. Comunque, non ne facciamo un problema di origini etniche, ma di abitudini negative che stiamo importando.

marco ha detto...

aaahwn... scrivi di meno, ho poco tempo per gironzolare su internet, per legger questo post devo aspettare di essere in vacanza.

giorgio56 ha detto...

ROMA - Il giorno dopo la gaffe sulla prova di italiano cambia il team responsabile della scelta delle prove della maturità. Il ministro Gelmini, che ieri aveva promesso di rimediare alla svista, ha nominato oggi un nuovo presidente della struttura tecnica per gli esami di Stato. Si tratta del professor Luciano Favini, dirigente tecnico del Ministero. Al quale verranno affiancate altre due figure, per "garantire e assicurare la necessaria collegialità e efficienza".

Il ministero ha ringraziato l'ispettrice Caterina Petruzzi "per aver svolto per tanti anni con grande passione, dedizione e professionalità" la sua funzione, compito che per il corrente anno le era stato assegnato in regime di prorogatio.

In risposta alle polemiche suscitate dall'errore sulla traccia di letteratura, il ministro Gelmini ribadisce che è necessario e urgente rivedere la procedura per la formulazione delle tracce d'esame, che oggi appare "troppo burocratico e inadeguato".




Sembra incredibile, ma e' proprio il mio insegnante di italiano e latino del liceo Grigoletti di Pordenone, quasi 30 anni fa.
Era un mito anche a scuola, dava moltissimo e pretendeva sempre il massimo da noi studenti. Mai avuto un insegnante cosi'. Sono veramente contento che stia coprendo un incarico importante, se lo merita tutto.
Complimenti prof. Favini.

Giorgio