"Al posto loro" i consiglieri del PDL sostengono che "avendo le risorse disponibili, avrebbero concentrato ogni investimento strategico nel complesso scolastico, in modo da razionalizzare l’uso delle risorse finanziarie, rafforzando in tal modo il ruolo della scuola".
Ecco il testo completo dell'interpellanza:
"Nel corso della seduta di giunta del 22 giugno 2009 è stata approvata la delibera n. 116 che prevede una spesa complessiva di € 700.000 ( con contributo ventennale regionale di € 32.400) per i lavori di ristrutturazione di due edifici da adibire a centro culturale polifunzionale. In sintesi si prevedono: € 465.000 di lavori (a base d’asta e oneri sicurezza) e € 235.000 (spese tecniche e voce relative all’esproprio).
Come specificato nel punto 4 della delibera sono escluse le spese di progettazione già anticipate, per le quali ci si attiverà dopo aver ottenuto il mutuo.
Dalla lettura della delibera non si comprende di quali edifici si tratta, ma interpretando si evince che trattasi di due edifici, di cui uno già di proprietà del comune, l’altro non ancora nelle disponibilità dell’amministrazione, per il quale si prospetta un esproprio. Evidentemente si tratta di edifici vicini e comunicanti che una volta ristrutturati danno origine ad un’unica pertinenza, definita nella delibera “centro culturale polifunzionale”.
Successivamente, non certamente dalla lettura della delibera, è stato possibile capire che si tratta degli edifici in piazza Plebiscito e, per quanto riguarda l’unità immobiliare da espropriare, quella di proprietà Sandrin (la casa con la porta dipinta per intenderci).
Preso atto che l’amministrazione comunale intende dare seguito alla spesa complessiva accendendo un mutuo e che successivamente si “provvederà alla ricognizione dei fondi anticipati per le spese di progettazione. Si registra inoltre, che la giunta all’unanimità dei voti ha deliberato l’urgenza di provvedere in merito dichiarando immediatamente esecutivo l’atto (art.17 comma 12 L:R 17/2004)
I sottoscritti consiglieri comunali interpellano il Sindaco per conoscere:
1-Quali siano le ragioni strategiche della realizzazione di un’opera i cui oneri sono per la quasi totalità a carico dell’amministrazione comunale e sulla necessità di agire con urgenza?
2- Cosa significa, in concreto “centro culturale polifunzionale”? Così definita appare una dicitura generica, che significa tutto e niente, e non stabilisce in modo chiaro le finalità e gli scopi di una struttura che sarà per la quasi totalità a carico delle finanze comunali.
3- Con quale tempistica e come s’intende procedere nella fase di esproprio dell’edificio?
4- In campagna elettorale uno dei punti condivisi tra le diverse proposte era la necessità d’investire sul plesso scolastico di Polcenigo. Perché non si ritiene opportuno focalizzare gli investimenti, riguardanti la formazione, l’aggregazione giovanile e in senso più ampio del termine, la cultura sull’area e sull’edificio scolastico. In questo modo nel medio lungo termine, si potrebbe rafforzare il ruolo della scuola, costruendo attorno ad essa tutte quelle infrastrutture necessarie alla formazione: biblioteca, sala multimediale e quant’altro utile alla realizzazione di una struttura moderna e funzionale.
5. Si chiede inoltre, secondo un banale principio di trasparenza e di corretta comunicazione con la cittadinanza e con il consiglio comunale di rendere comprensibile ed individuabile l’oggetto delle delibere, in modo chiaro ed inequivocabile.
5 commenti:
noto con dispiacere che certi amministratori hanno inteso la partecipazione a questo blog ad intermittenza:
1-c'è un post "comodo" per fare propaganda o bella figura? piatto ricco mi ci ficco
2-è stato pubblicato qualcosa di scomodo, con domande o sollevando questioni spinose? facciamo finta che non esista, tra qualche settimana smetteranno di parlarne e passeranno ad altro.
molto comodo questo atteggiamento.. viva!!
Già, co un pò di silenzio e tempo tutto passa, poi quei rompiscatole dell'opposizione si stuferanno di rompere......
Andiamo avanti così, molta molta trasparenza, ma dov'è finita la lega dei comizi in piazza, delle mobilitazioni, dello scandalo? Come diceva Gaber in una canzone " adesso Attila è diventato Direttore Generale......."
Adesso anche qui non serve più scaldarsi e fare volantinaggio...
Ma no, dai, sono in ferie! Sono sicuro che da lunedì 31 agosto l'amministrazione tornerà a farsi viva!! Ma se tornasse a farsi viva anche da lunedì 24 agosto non sarebbe male. Su, su, ottimismo!
Per quanto rigurda la localizzazione di un eventuale "centro culturale polifunzionale", io ritengo che non sia sbagliato il bork, ma ritengo anche che non sia sufficiente. Mi spiego.
In via teorica sono d'accordo con quanto scritto sull'interpellanza del pdl, che cioè sarebbe meglio "focalizzare gli investimenti, riguardanti la formazione, l’aggregazione giovanile e in senso più ampio del termine, la cultura sull’area e sull’edificio scolastico" (vedi Budoia).
Però l'area delle scuole a Range non credo sia sufficientemente ampia per ospitare tutto questo. Non è nemmeno sufficiente per le classi attuali. Una ristrutturazione (o un rifacimento) sono ormai necessari, ma non c'è spazio per tutto.
Invece il centro di Polcenigo si trova vicino alle scuole di Range, in bicicletta lo si raggiungerebbe facilmente, a piedi anche. Così la questione degli spazi sarebbe risolta. Il problema è che la strada che li unisce, via Gorgazzo, è troppo pericolosa: stretta, a doppio senso di circolazione, ci passano le corriere, non c'è alcuna corsia riservata per i pedoni, le carrozzine, le biciclette. Ma io credo che una soluzione potrebbe essere trovata, ci sono sufficienti intelligenze e capacità in giro per superare questo problema.
Così si incomincerebbe anche ad affrontare il problema irrisolto (fonte di altri problemi collegati) di permettere ai bambini di recarsi a scuola con sufficiente sicurezza a piedi o in bici.
Per quanto riguarda la chiarezza delle delibere c'è molto ancora da fare. Sono scritte secondo la nostra tradizione culturale amministraticìva: mancano di riferimenti chiari, rimandano ad altri documenti teoricamente reperibili ma solo dopo una lunga trafila negli orari d'apertura degli uffici comunali (con inutile dispendio di tempo a carico del personale).
Così la pubblicazione delle delibere, che sarebbe un'ottimo elemento di trasparenza, rischia di rimanere un elemento solo formale, almeno finchè le delibere stesse non saranno sufficientemente chiare anche per i non tecnici.
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