martedì 25 agosto 2009

Polcenigo sicura: quali le priorità?

Dal Gazzettino di Venerdì 31 luglio
Ha tentato di rianimarlo per una lunghissima ora: dal luogo dell’incidente fino al Pronto soccorso del Santa Maria degli Angeli. Il medico dell’elisoccorso del 118 è sceso dal velivolo e quando si è reso conto della gravità delle ferite riportate dall’anziano ha voluto seguirlo in ambulanza per continuare la rianimazione e non lasciare nulla di intentato. Ma non c’è stato nulla da fare. Gioacchino Nadin è morto in ospedale nonostante le cure e la rapidità dei soccorsi. Aveva 87 anni, un passato da operaio nei mobilifici della zona e uno, buio, in un campo di concentramento dove era stato deportato durante la seconda guerra mondiale, come ha ricordato il nipote, l’assessore comunale Pietro Nadin.
L’incidente è accaduto ieri mattina poco dopo le 11 a San Giovanni di Polcenigo, in via Pordenone. L’ottantasettenne era in sella alla sua bicicletta e stava percorrendo la strada diretto verso Pordenone. Da qualche tempo la due ruote era diventata il suo unico mezzo di locomozione, perchè non aveva più la patente. Una passeggiata come tante altre volte aveva fatto. Nella stessa direzione stava viaggiando la Peugeot 106 alla cui guida si trovava una donna, M.B., 29 anni, residente a Polcenigo. La vettura ha urtato la bicicletta e come sia accaduto lo stabiliranno i rilievi effettuati dagli agenti della Polizia stradale di Spilimbergo. Gioacchino Nadin è caduto sull’asfalto e ha sbattuto la testa procurandosi un grave trauma cranico commotivo. E stato chiesto l’intervento del 118 e, vista dinamica e ferite, anche dell’eliambulanza che a bordo ha un equipaggio con medico. Ed è stato proprio quest’ultimo a rendersi conto che l’unica speranza di rimanere in vita per l’anziano era quella di praticargli la rianimazione fino all’arrivo al Pronto soccorso. Così è salito in ambulanza e per un’ora ha tentato di non farlo morire.
Gioacchino Nadin lascvia la moglie Nives Della Gaspera, i figli Aldo e Giuseppe e i nipoti.
Su.Sal.
Dal Gazzettino di domenica 2 agosto
...Una motocicletta Harley Davidson, in sella alla quale viaggiava il 42enne avianese M.D., si è scontrata con un’auto condotta da una cittadina statunitense di vent’anni. L’urto è stato molto violento, tanto che il centauro quarantaduenne è stato sbalzato sull’asfalto e ha riportato diverse ferite in varie parti del corpo. La precisa dinamica dell’incidente avvenuto lungo la provinciale in via Pordenone, è al vaglio dei carabinieri di Polcenigo che sono intervenuti per i rilievi di legge. Il motociclista è stato soccorso da un’ambulanza del 118 e trasferito all’ospedale di Pordenone dove si trova ricoverato, in prognosi riservata, nel reparto di terapia intensiva. ...
A proposito di sicurezza a Polcenigo. Ma forse morti e feriti negli incidenti stradali non fanno più notizia e sono diventati la normalità. Qualcuno invoca la fatalità, qualcun'altro il destino.
Ma se ci fosse stata una pista ciclabile quel vecchio probabilmente non sarebbe stato urtato da un'auto. E se ci fossero dispositivi che moderino maggiormente la velocità forse quel motociclista non si sarebbe scontrato.
Quali sono le priorità sulla sicurezza a Polcenigo? Dove si dovrebbe intervenire prima? Sono peggio morti e feriti sulla strada o i furti di computer?

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