Ebbene sono agli arresti domiciliari.
Non mi posso muovere da casa dalle 8 alle 13 e dalle 14 alle 20 per ben dieci giorni (meno male che non sono single). Inoltre ho una sanzione amministrativa detratta automaticamente dal mio stipendio di circa 70 eurini lordi.
E tutto questo perché mi sono ostinato a subire un intervento chirurgico, ho visitato le sale operatorie di Sacile e Pordenone con vicissitudini varie, e la mia dottoressa (che non pensa alle casse pubbliche!) mi ha dato dieci giorni (addirittura!) di riposo a casa.
Ringrazio perciò il ministro Brunetta di aver scritto questa bella norma (art. 7, L. 133 del 6 agosto 2008) che colpisce questi fannulloni di dipendenti pubblici (me compreso); che mi toglie una parte del salario (parte che non c'entra nulla con la produttività; perché invece di fare la detrazione non istituiva un nuovo ticket sanitario per i soli dipendenti pubblici? ah sì, perché hanno detto che non metteranno più le mani nelle tasche degli italiani!).
Grazie a tutti coloro che l'hanno votato con entusiasmo (la maggioranza dei votanti di Polcenigo) e che continuano a sostenerlo. Grazie a tutti coloro che leggendo questo post penseranno: "finalmente, era ora!".
Ehi tu, figlio maggiorenne
4 mesi fa
11 commenti:
Senza entrare nel merito degli arresti domiciliari, "penso ci sia di peggio", ora avrai il tempo di spulciatre tutto ciò che ti è stato mandato e di farne una scelta oculata per altri argomenti del tuo insostituibile "Blog".
Ciao.
Il problema, Alberto, è che troppi dipendenti pubblici fanno (ed hanno fatto) i furbetti...
Non è giusto e corretto generalizzare e fare di tutta erba un fascio, però è indubbio che da decenni (ripeto: decenni) PARECCHI dipendenti pubblici e degli enti locali se hanno un mal di testa, mal di denti, male ad un dito, vanno in malattia anche per giorni.
Nel privato...non è proprio così...
Per cui: per colpa di qualcuno non si fà credito a nessuno.
Io non ho mai votato (nè mai votero') lo schieramento di Brunetta, però su certe cose come si fà a dar loro torto ?.
Sarà un modo...per farsi pubblicità...per far vedere che solo sanno fare meglio degli altri...pero' un fondo di verità c'è.
E' antipatico dirlo...ma è così.
Il problema non è far credito, ma creare il debito!!
Ritenete corretto quindi il prelievo forzato di soldi dalle mie tasche in quanto dipendente pubblico ammalato?
Avete fatto vostro il principio prima maoista e poi brigatista di "colpirne uno per educarne cento"?
(che tra l'altro quell'uno non ha mai fatto il furbetto, ci sono problemi di mira?)
Non vi sembra di essere un po' troppo estremisti?
Nota a margine: questa sola detrazione mi pesa di più di quanto pagavo di ICI...
Seconda nota a margine: mia moglie, il mio capofamiglia, maestra in una scuola pubblica, prima di assentarsi per malattia deve praticamente cadere a terra, perchè non ritiene corretto che i "suoi" bambini siano sballottati e divisi per le classi in quanto non si nominano i supplenti; quindi lei si sacrifica.
Come mai gran parte delle mie esperienze sono molto diverse da quello che comunemente si sente in giro e che viene comunicato sui media? Vivo sul serio su Marte?
Coltura come Marte ? No, direi di no, su Marte c'è l'acqua, a Coltura no..... è vero invece che vivi su Marte, continuando a non parlare dell'argomento acqua, di tariffe prossime venture, Ambiti territoriali Omogenei...
PS Di insegnanti ne conosco tanti, non ne ho sentito uno ammettere, che dico un errore, un privilegio, una sicurezza ( Il posto di lavoro, il mancato controllo sulla qualità dello stesso, la sicurezza dello stipendio a fine mese...) Tutti, ma dico proprio tutti, santi.... santa Gelmini, salvaci tu !
Chiamo a mia difesa la memoria lunga del web a rinfrescare la tua allora.
Fai un salto sul post di giugno W la squola, nato proprio a partire da un tuo intervento (come quello sopra sui presidi), leggi la parte finale del post, dove c'è il mio commento sulla questione. Non mi sembra proprio di essere stato tenero sulla scuola, in particolare proprio sul controllo di qualità. E tranquillo che non sono l'unico nella scuola a pensarla così.
Un mio amico di web mi chiede di postare un suo commento e io non posso di certo esimermi, tanto piu' che ne condivido i contenuti:
"Per coloro che vogliono capire cosa stia avvenendo nella Scuola italiana, senza scadere nei soliti 'luoghi comuni', tanto cari a certa demagogia populista e/o padana (capito 'Rinnovamento'?); riporto alcuni brani da un celebre discorso, pubblicato sull'ultimo numero di 'Internazionale' a pag. 21 (leggetelo se avete occasione!):
"Facciamo l'ipotesi, così astrattamente, che ci sia un partito al potere, un partito dominante, il quale però formalmente vuole rispettare la Costituzione, non la vuole violare in sostanza. Non vuole fare la marcia su Roma e trasformare l'aula in alloggiamento per i manipoli; ma vuol istituire, senza parere, una larvata dittatura. Allora, che cosa fare per impadronirsi delle scuole e per trasformare le scuole di stato in scuole di partito? Si accorge che le scuole di stato hanno il difetto di essere imparziali. c'è una certa resistenza; in quelle scuole c'è sempre, perfino sotto il fascismo c'è stata. Allora, il partito dominante segue un'altra strada (è tutta un'ipotesi teorica, intendiamoci). Comincia a trascurare le scuole pubbliche, a scredutarle, ad impoverirle. Lascia che si anemizzino e comincia favorire le scuole private. [...] L'operazione si fa in tre modi: ve l'ho già detto: rovinare le scuole di stato. Lasciare che vadano in malora. Impoverire i loro bilanci. Ignorare i loro bisogni. Attenuare la sorveglianza e il controllo sulle scuole private. [...]".
Questo discorso 'profetico' è stato pronunciato da un 'certo' Piero Calamandrei al III Congresso dell'Associazione a difesa della scuola nazionale (Adsn) a Roma nel lontano 11 febbraio 1950...
Son passati ben 58 anni e ciò si sta realizzando con buona pace della libertà e delle vuote parole di Gelmini & Co."
Sono d'accordo su quanto dici e sottolineo le ultime frasi di Calamandrei : " rovinare le scuole di Stato. lasciare che vadano in malora. Impoverire i loro bilanci. Ignorare i loro bisogni",
Ma è quello che sistematicamente ha fatto la sinistra con gli atteggiamenti permessi agli alunni ed agli insegnanti ?
Adesso, come al solito, arrivate voi a darci lezioni di "savoir faire" e "bon ton".
Guardati intorno, togliendoti gli occhiali rossi !
Scusate , è evidente che il punto di domanda alla fine dellasesta riga "agli insegnanti" voleva essere un punto escamativo... ma se volete rispondere anche alla domanda ...
Non voglio disconoscere le colpe della sinistra, che fra l'altro sono a mio avviso anche perecchie, ma vorrei far notare che il centro-destra ha governato negli ultimi anni molto di piu' della sinistra e con meno problemi dall'opposizione. Per esempio l'ultimo governo Prodi e' durato 2 anni con una maggioranza estremamente risicata (grazie alla legge elettorale modificata all'ultimo minuto dal leghista Calderoli, da lui stesso definita "una porcata") e li' di leggi e leggine non era facile farle perche' l'opposizione spesso riusciva a mettere in difficolta' il governo. La legislatura precedente, invece, presieduta da Berlusconi e' durata 5 anni (grazie alla legge elettorale fatta dalla sinistra che consentiva, tramite un bonus maggioranza), aveva una opposizione numericamente inferiore e li' le leggi si potevano fare ed infatti ne abbiamo viste parecchie a favore del presidente del consiglio, dei sui accoliti e abbiamo visto pure le "porcate" di Calderoli. Se vi stava tanto a cuore la scuola italiana, perche' avete perso tanto tempo prezioso a pararvi il culo (ricordo che a fine legislatura hanno chiesto addirittura una proroga di un altro mese di governo perche' c'era ancora un'urgenza da sistemare) invece di porre rimedio alla situazione della scuola?
Guardati intorno, magari mettendoti un paio di occhiali.
Scusate:
...(grazie ad una modifica alla legge elettorale fatta dalla sinistra che garantiva stabilita' al governo grazie ad un bonus maggioranza)...
Scusatemi, ma ho l'impressione che il blog sta diventando un inutile e stucchevole dilalogo tra sordi, con una caratteristica sempre più marcata e precisa : criticare comunque ed in ogni modo ciò che dice e fa "rinnovamento", ma evitando accuratamente di parlare di Polcenigo.
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