venerdì 5 settembre 2008

Da Accra alla Zanussi via Tripoli

Forse c'entra poco con Polcenigo, o forse molto, a seconda dei punti di vista. Ma in questi giorni sono accadute alcune cose che mi scoraggiano profondamente. C'è stato un accordo tra l'Italia (Berlusconi) e la Libia (Gheddafi): in estrema sintesi, tanti soldi di chi paga le tasse in Italia (di una parte non grande di italiani quindi) in cambio di un frenata all'immigrazione e di un'accelerata a gas e petrolio libici. Più o meno un accordo simile Berlusconi l'aveva già concluso nel suo ultimo governo. Basta leggere il libro di Fabrizio Gatti, Bilal, (l'ho aggiunto all'elenco dei libri qui a destra) per sapere le conseguenze di questo precedente accordo sulla pelle nera degli immigrati in Libia: deportazioni (sia degli immigrati che volevano partire per l'Europa, sia di quelli che da anni lavoravano in Libia), furti da parte dei poliziotti libici ai danni degli immigrati, separazioni delle famiglie, retate e deportazioni in carceri dove si patisce la fame e la sete, botte, torture, abusi di ogni genere, un'ondata violenta di razzismo di gran parte della popolazione contro gli immigrati neri.
Tutto questo ora si starà già ripetendo. Ma del resto la Libia è governata da un colonnello sanguinario che ha fatto organizzare attentati terroristici ovunque, fatto eliminare oppositori politici ovunque, ma che è diventato un amico dell'Europa celebrato da Prodi (quand'era presidente della Commissione Europea) e da Berlusconi. E chissenefrega dei diritti umani, se la Libia non li rispetta e non aderisce alle Convenzioni sui rifugiati. Importante che le barche non arrivino a Lampedusa. Del resto, il Presidente della Repubblica italiano ha fatto pochi anni fa la legge (legge Turco-Napolitano) che istituisce i CPT, cioè le gabbie per gli immigrati. Si dice che gli italiani sono d'accordo... ma chi sono gli italiani? Sono un marziano io? E come sono (dis)informati questi italiani?
Ci sono giornali importanti o tg che parlano di questo? Io non li ho sentiti. Schifo.

1 commento:

al900 ha detto...

E per vedere oltre che per leggere possiamo anche partecipare all'incontro su "Cinque anni di viaggi sulle rotte dei migranti"
Incontro con Stefano Liberti.

Proiezione del cortometraggio
SAHARA, ANDATA E RITORNO
Presentano Giovanni Marzini e Maurizio Solidoro;
presso il Palazzo Montereale Mantica – Corso Vittorio Emanuele - Pordenone, Sabato 20 Settembre - ore 21.30.

"Stefano Liberti, è uno dei pochissimi giornalisti italiani che da anni seguono gli aspetti meno conosciuti dei movimenti migratori dall’Africa verso l’Europa:
tutto ciò che accade “A Sud di Lampedusa”, titolo del suo libro-inchiesta che viene a presentare. Un reporter per cui il solo modo onesto di documentare è lasciarsi coinvolgere dalle storie in cui si imbatte.
Il cortometraggio SAHARA, ANDATA E RITORNO. Appunti per un documentario, di Andrea Segre durata 15 min.), vincitore di diversi premi in festival, racconta attraverso un viaggio nel deserto del Teneré in Niger le conseguenze della guerra contro l’immigrazione clandestina nelle coste europee del Mediterraneo."
L'incontro è parte della manifestazione Pordenonelegge.it