Riprendo la riflessione di Rinnovamento effettuata in un commento del 12 agosto scorso alle 16.22 (guarda tu, invece di farsi il pisolino pomeridiano con il caldo!), in cui sosteneva che "
...sette dei sette (cioè tutti) i nuovi Dirigenti scolastici nominati in Friuli, sono meridionali. Quindi bisogna cominciare a darsi una spiegazione: visto che alcuni (non di questi che non conosco) non parlano nemmeno l'italiano, o perlomeno non in modo corretto e comprensibile, qualche addetto ai lavori mi dovrebbe spiegare dove sta il mistero, attraverso il quale vincono i concorsi ... ".
Provo a riavviare il dibattito, solo riavviarlo perché il discorso è lungo.
Intanto tutti i
sette presidi arrivati quest'anno sono meridionali perché la graduatoria dell'ultimo concorso (svolto su base regionale) per i presidi in Friuli V. G. è esaurita, non ci sono cioè più vincitori di concorso in Friuli da cui attingere. Mentre invece le graduatorie delle regioni meridionali non lo sono. La nuova preside dell'Istituto comprensivo di Caneva e Polcenigo, Lucia Cibin (ex vicepreside a Sacile), e la nuova preside della scuola media "Centro Storico" di Pordenone, Teresa Tassan Viol (ex vicepreside ad Aviano), occupano quei posti dall'anno scorso in quanto vincitrici dell'ultimo concorso in Friuli (con cognomi non proprio meridionali...).
Ma in questi anni molti sono i presidi locali che sono andati o stanno andando in pensione, il numero dei posti che sono stati messi a concorso era troppo limitato!
Ma non è solo questo il problema. Il percorso del concorso era duro: prevedeva una
selezione iniziale per titoli in cui contava molto l'anzianità come vicepresidi o presidi incaricati, un successivo concorso di ammissione articolato su due prove scritte e
una orale ad un
periodo di formazione di nove mesi, un esame finale con una prova scritta e una orale; alla fine sono state compilate le graduatorie finali ed i vincitori sono stati pochi rispetto ai posti che si stanno liberando. Del resto è giusto che le competenze dei futuri dirigenti scolastici siano ampie ed accertate, vista la complessità delle nostre scuole ed i nuovi compiti (e lo stipendio) loro assegnati. Quindi deve passare nella testa di tutti che se si vuol avere uno stipendio decente (che non è quello degli insegnanti) è necessario un percorso impegnativo e difficile.
In Friuli comunque bastava che il numero degli ammessi al concorso fosse maggiore, tutto lì.
Ma è triste rilevare che molte delle
"intelligenze nostrane" non si rivolgono al settore della scuola; del resto gli stipendi offerti nel settore privato sono mediamente più alti; il prestigio degli insegnanti è mediamente sotto i piedi da decenni; per riuscire ad entrare nei concorsi erano necessari punteggi alti (il sottoscritto, polentone-padano doc, insegna perché il punteggio che ha ricevuto nelle superiori nello scorso millennio è stato molto alto, per merito, senza false modestie). Nel meridione invece i posti nel privato sono pochi, l'impiego pubblico (scuola, esercito, ecc.) è una delle poche possibilità di lavoro. I giovani del sud sono quindi disposti a investirci e
impegnarvicivisici di più (come chi si arruola nell'esercito americano, che appartiene alle classi più povere degli USA).
E comunque resta vero che mediamente la selezione al sud nei concorsi ha maglie molto più larghe che al nord (
e il ministro Gelmini lo ha dimostrato con i fatti). Le soluzioni possibili sono molte e alcune già possibili e/o sperimentate: commissioni d'esame non del posto, concorsi su base regionale, testi d'esame su base nazionale, ecc.,
ma senza impedire alle persone la mobilità. La libera circolazione delle persone è uno dei principi cardine dell'Unione Europea e una delle poche possibilità per i giovani italiani di essere valorizzati, aldifuori dell'Italia. La ricostituzione dei granducati è fuori tempo massimo. E se i cognomi dei presidi saranno ancora di origine meridionale sarà perchè adesso lo sono la maggioranza degli insegnanti con maggiore anzianità, che quindi avranno maggiori possibilità di passare le selezioni. Rendiamo più seri i concorsi in tutta Italia, senza erigere barriere!
Non serve gridare allo scandalo dei presidi terroni. Lo scandalo è casomai quello delle scuole che non hanno i presidi (come la mia che l'anno scorso è sopravvissuta con un preside reggente, che cioè dirigeva anche un altro istituto, potete immaginarne l'efficacia...). Finalmente quest'anno è arrivata una nuova dirigente: è calabrese, sembra competente, di polso e parla correttamente l'italiano (guarda un po', e non dite che sono un leccapiedi).
A Spilimbergo e Maniago cinque scuole superiori con funzioni completamente diverse sono dirette dalla stessa dirigente, Lucia D'Andrea, perchè mancano presidi: ipsia e liceo scientifico a Maniago, ist. tecnico agrario, ist. tecnico industriale e ist. professionale per il commercio a Spilimbergo.
Gli istituti che in Friuli V.G. saranno diretti con una reggenza (cioè da un preside che già lo fa in un altro istituto) sono in questo anno scolastico ben 21. Questo è lo scandalo!