sabato 17 gennaio 2009

Cattivi conduttori

A Pordenone oggi, sabato 17 gennaio 2009, ci sono due manifestazioni. Una è organizzata da Michelangelo Agrusti, ex parlamentare della sinistra democristiana, ex Partito Popolare con Buttiglione, allora "nel suo partito soprannominato "Beirut" per la sua tendenza a stringere e cancellare rapidamente alleanze politiche", arrestato nel 1994 per corruzione, (condannato in primo grado e prosciolto in appello), ex coordinatore provinciale di forzaitalia, alleato del centrosinistra alle provinciali del 2004 nel movimento di Mastella, ora anche conduttore televisivo.

Nel Messaggero Veneto del 13 gennaio Agrusti rivendica il diritto «di esistere di Israele ... in sicurezza».... «E’ un invito rivolto ... a tutti i cittadini democratici e che rifiutano la violenza, che sanno che la difesa di esistenza di Israele è parte della difesa dell’Occidente e dei suoi valori». Slogan della manifestazione: “Due popoli, due stati, due democrazie, no al terrorismo” (attenzione, non c'è scritto no alla guerra).
Come riporta il Gazzettino del 14 gennaio, Anche la Lega ha dato la sua adesione. "«Dopo quanto visto sabato scorso - attacca il segretario provinciale Enzo Bortolotti - non potevamo lasciare la piazza agli islamici ".

Come possiamo permettere di lasciare la difesa dei valori dell'Occidente a politicanti i., e., o., v., c. ? (non scrivo le parole per esteso perchè questi sono capaci di denunciarmi). Non posso credere che qualsiasi uomo che si dica cristiano (come gran parte di quelli che hanno aderito alla manifestazione, come Gottardo o Moretton) possa sostenere sinceramente che in questo momento lo stato israeliano difenda l'Occidente e i suoi valori. Li sta piuttosto affondando nel sangue di povera gente innocente, così com'era successo nei bombardamenti americani sulla gente di Falluja o nelle torture dei carceri di Abu Ghraib e Guantanamo.
Chi organizza manifestazioni pro-Israele adesso, nascondendosi dietro slogan da politicanti furbetti, con il solito dire e non dire, non è degno di alcuna fiducia, non è degno nemmeno di andarci a bere un caffè insieme. Eppure questi adesso sono maggioritari in queste lande. Che tristezza.
E che dire dei leghisti che soffiano sullo scontro di civiltà tra islamici e cristiani? Che importano il conflitto tra noi? Integralisti e irresponsabili sono le definizioni più gentili che mi vengono in mente.
Come spesso accade si confonde Israele con il suo esercito e con il suo governo (che ha scatenato il massacro per vincere le prossime elezioni, e giusto prima dell'insediamento di Barack Hussein Obama; un governo di centrosinistra! che schifo! e senza che i colleghi socialisti europei muovano un dito).
Andiamo piuttosto a vedere "Walzer con Bashir", a Cinemazero; sosteniamo quei giovani israeliani di buon senso, i refusnik, che invece di ammazzare bambini rifiutano di arruolarsi nell'esercito! Leggiamo e ascoltiamo Moni Ovadia o David Grossman.
E un grazie a quelli che saranno ad Assisi, oggi sabato 17 gennaio, a chiedere di fermare il massacro. Difendiamo i valori dell'Occidente!

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