lunedì 29 novembre 2010

Fin che la faglia sta ferma

Circa un paio di settimane fa si è riunito presso la scuola elementare e media di Polcenigo un gruppo di genitori, i quali avevano come obiettivo aiutare la scuola a mantenere/migliorare la propria offerta formativa, nonostante i tempi cupi e le difficoltà economiche che stanno attraversando/deprimendo la scuola italiana. Finora non ho colpevolmente scritto di quella riunione, ma comincio stasera a recuperare.
Quella sera ha partecipato anche l'ass. ai lavori pubblici Angela Sanchini; ha comunicato che erano stati svolte le indagini, le analisi per stabilire il livello di sicurezza delle scuole nei confronti di un eventuale terremoto, ma che ancora i dati definitivi non erano ufficiali. Ha però anticipato ufficiosamente alcuni possibili interventi da effettuare alla luce di quanto emerso da quelle indagini; i punti critici della scuola sono presenti sulla parte più vecchia, cioè quella della scuola elementare: in particolare il tetto, completamente da rifare, e la finestratura nella parte anteriore; inoltre si dovrebbe rinforzare l'edificio (non ricordo se solo la parte più vecchia o tutto) con un intervento da fare all'esterno delle pareti. L'intervento sul tetto richiederà sicuramente che la parte interessata non potrà essere frequentata dagli allievi, quindi le lezioni dovranno poter essere svolte in un altro luogo per il periodo dei lavori.
Le faglie in Friuli, immagine prelevata dal sito del FESN
I soldi per l'intervento ci sarebbero in quanto il contributo regionale per il centro polifunzionale (vedi il post del 5 marzo) che avrebbe dovuto sorgere nell'edificio davanti al Comune, è stato dirottato: le richieste alla fine fatte proprie anche in Consiglio Comunale (del 31 marzo) e la pressione (bipartisan, o tripartisan) esercitata sulla Regione affinchè questo contributo potesse essere devoluto, hanno portato ad un intervento apposito della Regione che dovrebbe concludersi positivamente.
Si tratta di contributo annuo regionale ventennale di 32.400 euri (in totale 648 keuri) che potranno essere così spesi per mettere in sicurezza dal punto di vista sismico la scuola ed anche per effettuarvi altri interventi necessari: la costruzione di altre aule oltre alla ristrutturazione di altri spazi interni (servizi, ecc.).
Si tratta ora di redarre i progetti, di appaltare i lavori e di trovare un luogo alternativo per lo svolgimento delle lezioni per le classi interessate. La soluzione migliore sarebbe il montaggio e l'utilizzo di strutture prefabbricate da situare vicino alla scuola per diminuire al massimo tutti i disagi collegati (traslochi, trasporti degli allievi, orari, spostamenti degli insegnanti, ecc). La Protezione Civile potrebbe/dovrebbe fornire i prefabbricati, forse.
Della questione si parlerà anche nel Consiglio Comunale di lunedì 29 e martedì 30 novembre grazie all'interrogazione presentata dal gruppo “La forza delle idee“.

1 commento:

al900 ha detto...

Incontro pubblico col sindaco e con l'ingegnere incaricato di analizzare la resistenza sismica delle scuole mercoledì 15 dicembre alle ottoemmezza presso la scuola di Polcenigo.
Saranno esposti i risultati delle verifiche di stabilità e le eventuali soluzioni.