mercoledì 24 marzo 2010

Biodiversità

L’Amministrazione Comunale di centrodestra a guida leghista (*) del comune di Budoia, ha da poco approvato l’aumento del costo del buono mensa, da utilizzare nella scuola primaria: ma solo per i bambini non residenti a Budoia (extrabudoiesi?), il costo è passato da € 3,30 a € 5,00 (+51%). Per i bambini budoiesi, il costo è salito a € 3,60 (+9%)
Per chi non lo sapesse, la scuola primaria di Budoia è a tempo pieno, mentre quella di Polcenigo no. Di conseguenza sono molti i bambini di Polcenigo che frequentano le primarie di Budoia. Del resto sono molti i ragazzi di Budoia che frequentano le scuole medie di Polcenigo, non essendoci tale ordine di scuola a Budoia, e che usufruiscono del servizio mensa di Polcenigo.
La mensa di Budoia ha caratteristiche importanti: impiega prodotti biologici, il GASP, Gruppo d’Acquisto Solidale della Pedemontana, acquista i prodotti bio che poi vengono cucinati e consumati a scuola. Il servizio di mensa fa parte del tempo scuola, l’educazione ad una corretta alimentazione è uno dei cardini del progetto educativo e formativo della scuola.
Ora però le famiglie extrabudoiesi vedranno aumentare grandemente il costo per l’alimentazione di un bambino (da circa € 70 mensili a circa € 105). Se sono però due i bambini…
Qualche famiglia, visti anche i tempi cupi, potrebbe perciò trovarsi nella necessità di non poter più aderire alla mensa,  preferendo o optando per necessità per un panino preparato a casa, mettendo così in pericolo la prosecuzione stessa del progetto. La Commissione mensa, composta anche da rappresentanti dei genitori, non è stata inoltre ufficialmente informata di questo aumento differenziato.
Di fronte ad uno squilibrio economico, questa amministrazione, invece di ripartire i costi equamente e solidalmente tra tutti, ha preferito dividere le famiglie, attuando una politica campanilista e di corto respiro. Fra quanto tempo l’Amministrazione di Polcenigo aumenterà il costo del buono mensa per gli extrapolcenighesi? Potrà reggere, finanziariamente ed educativamente, il progetto della mensa bio a Budoia se parte dei bambini (i foresti) porteranno sempre o saltuariamente a scuola il pranzo preparato a casa?e se per solidarietà anche gli altri volessero portare il panino? Fra quanto tempo la stessa Amministrazione proporrà altre differenziazioni di costo tra i bambini (italiani-stranieri, grassi-magri, vegetariani-carrivori, diabetici-sani, ecc.)?

Ma forse il Comune aveva precedentemente commissionato ad un team di esperti lo studio delle abitudini alimentari dei bambini, il quale avrà constatato che i bambini “foresti” mangiano di più perché devono recuperare le maggiori energie che impiegano per andare a scuola, abitando più lontano, giustificando così la differenziazione.
Ma del resto cosa ci si poteva aspettare se non la prosecuzione a livello locale delle politiche governative che si stanno affermando in Italia, volte a dividere le varie categorie di popolazione: italiani contro stranieri, giovani contro vecchi, lavoratori autonomi contro lavoratori dipendenti....
Preferisco pensare che i budoiesi siano più solidali dei loro amministratori, che chiedano loro stessi che, se proprio i costi sono attualmente insostenibili, questi debbano essere equamente suddivisi. E che la Giunta riconosca il proprio errore e faccia un passo indietro.

(*) OPS, mi dicono adesso che l’Amministrazione di Budoia è di CENTROSINISTRA (formata da due liste, PD e una lista civica di giovani), che la Giunta è stata rinnovata, che il Sindaco è giovane. Bravi, proprio bravi.

15 commenti:

odino steffan ha detto...

Caro All900 ,

essendo uno dei pochi (forse l’unico) che da anni porta avanti l’idea della reale unione del Comune di Budoia con quello di Polcenigo questa notizia non mi fa certo piacere.

Cmq, … avanti sempre!!! … faciamo diventare questa decisione della giunta budoiese un esempio che serva da stimolo perché l’unione dei due comuni si concretizzi.

Ecco la mia proposta-soluzione al caso:
facciamo diventare le Elementari di Budoia un plesso unico con quelle di Polcenigo, nello stesso momento facciamo si che le scuole medie di Polcenigo diventino a tutti gli effetti anche quelle di Budoia (magari a tempo pieno e con mensa biologica).

In questo modo avremmo due plessi scolastici “eccellenti “ con minor costo di gestione ed una uguale tariffa per la mensa.

Meditate gente !! ... meditate!!

P.S. ... io ci provo sempre , chissa che prima o dopo qualcuno incominci ad aprire gli occhi e a capire che i comuni sotto i 5.000 abitanti non hanno più senso di esistere poiché sono economicamente insostenibili.

Ernest Everhard ha detto...

provo a dire:
non è che i cittadini di Budoia paghino in alcune tasse comunali una parte del costo della mensa?

Avrebbe un senso così. Altrimenti, nessuno.

Ernest Everhard ha detto...

e completamente d'accordo con quello che sostiene e porta avanti Odino!

Luca Imperio ha detto...

Sono anch'io dell'idea che ormai i comuni piccoli sono impossibili da gestire, quindi avanti creiamo un solo comune che magari ci guadagnamo tutti in efficenza e servizi.
Però......riduciamo le seggioline e non tutti sono d'accordo.....

frangia ha detto...

più che una scelta di centrodestra o leghista penso si tratti semplicemente di una scelta del piffero!
GASP ha chiesto un incontro all'amministrazione comunale e le ha scritto: "Alla luce della recente deliberazione della Giunta Comunale sulle nuove tariffe relative ai servizi di mensa scolastica, che sancisce un aumento considerevole del costo del buono pasto soprattutto per gli alunni non residenti, intendiamo proporre col presente Studio di Fattibilità un’alternativa che riteniamo valida ai fini del contenimento delle spese, mediante l’articolazione di diverse proposte che vengono supportate da analisi dei costi e proiezioni economiche di previsione.

I Soci del GASP hanno svolto durante gli anni passati un’attività intensa di sostegno e promozione del progetto “Mensa Bio” di Budoia, che è giunto ad avere una risonanza importante anche in ambito extra-regionale (in alcuni casi anche di rilievo più ampio), mossi dalla convinzione che un’esperienza di questo tipo porti al nostro territorio e alla nostra società un importante stimolo per uno sviluppo economico, sociale e culturale nell’ottica della sostenibilità; il progetto stesso viene ormai annoverato da tempo tra gli esempi di “buone pratiche” cui numerosi gruppi di genitori e varie altre Amministrazioni Comunali continuano a fare riferimento nei loro tentativi di avviare esperienze analoghe (molte richieste di contatti sono giunte e continuano a giungere al GASP, i cui soci sono attivi anche nell’ambito del supporto a gruppi esterni)...............Temiamo che l’aumento consistente del buono pasto, in special modo quello per i non residenti, abbia una ripercussione negativa sulla prosecuzione del progetto “mensa Bio”; ci rammarichiamo infine che la nostra Associazione non sia stata contattata dall’Amministrazione Comunale per avviare un lavoro comune sulle modalità di contenimento dei costi, nonostante il GASP abbia contribuito per anni alla gestione del servizio col ruolo di mediazione sancito dalla Convenzione tuttora in essere."

giorgio56 ha detto...

.. e se il comune di Budoia mettesse una considerevole quota sui buoni pasto, pensate sia giusto che partecipi pure per i pasti dei non residenti?

al900 ha detto...

Forse sì se in gioco c'è la sopravvivenza della scuola a tempo pieno (leggi numero minimo di bambini per avere una scuola... quanti se ne dovrebbero andare se non possono sostenere un tale onere per i pasti?) e di uno dei progetti che l'hanno resa "popolare" e importante nel e per il territorio, non solo locale.

Ad esempio vedi questo: http://www.biobank.it/it/BIO-articoli.asp?id=759

e questo: http://www.cipra.org/it/futuro-nelle-alpi/newsletter/0705FuturoAlpiNewsletter9.doc

e quest'altro: http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2007/10/18/mense-italia-tre-milioni-tavola.html
per non parlare del passaggio a Report all'interno delle "Good news" e molto altro ancora.

al900 ha detto...

E se volete avere qualche altra informazione sulla mensa bio, guardatevi il video di presentazione del comune di Budoia, dove la mensa viene presentata con rilievo: http://www.youtube.com/watch?v=1-yaTFs6oW4

corrado ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
al900 ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
corrado ha detto...

caro Alberto, lo sanno tutti che ci sono questi rapporti familiari perchè i paesi sono piccoli e ci si conosce, è inutile nasconderlo. Qualche volta però occorre essere coerenti e dire le cose come stanno!
In ogni caso, l'Amministrazione Comunale di Budoia ha convocato un'assemblea con i genitori che si terrà i prossimi giorni. A cosa serve un'assemblea quando è già stato deliberato in Giunto l'aumento del buono mensa? Da una parte si cerca di aiutare le famiglie più colpite dalla crisi e dall'altra si toglie. Mi sembra l'ennesima operazione di chi ha la coda di paglia, prima decido io e poi faccio il democartico.
Capisco che non si può pretendere di decidere sempre tutti insieme cittadini e amministratori, ma in questo caso, era doveroso coinvolgere sopratutto i genitori e la commissione che lavorano per la mensa-bio. Temo che si ripetano le cose successe in passato dove la componente democristiana del PD ha osteggiato chi si dava da fare per portare avanti questo nobile progetto.

Ernest Everhard ha detto...

Ripeto il provo a dire:

non è che i cittadini di Budoia paghino in alcune tasse comunali una parte del costo della mensa?

in questo caso non avrebbe un senso far pagare ai non residenti un extra-prezzo?

al900 ha detto...

Ernest, ripeto quanto ho già scritto in un precedente commento: è giusto che il Comune di Budoia partecipi al costo dei non residenti se in gioco c'è la sopravvivenza della scuola a tempo pieno (leggi numero minimo di bambini per avere una scuola... quanti se ne dovrebbero andare se non possono sostenere un tale onere per i pasti?) e di uno dei progetti che l'hanno resa "popolare" e importante nel e per il territorio, non solo locale.
Comunque, almeno su queste cose, a maggior ragione se un'amministrazione si ritiene di sinistra, prima ascolta gli interessati, come ho scritto nel post e come hanno scritto anche Corrado e Frangia!
E poi magari cerca anche un accordo con il Comune vicino, cioè Polcenigo, per tentare una convenzione.

al900 ha detto...

Il Comune di Budoia ha convocato una riunione, Giovedì 8 aprile alle ore 20.30, presso la sala consiliare del Comune, con i genitori e con il Gasp, per discutere della recente delibera di giunta inerente le nuove tariffe. Almeno dimostra la volontà di spiegare le ragioni della scelta, purtoppo però tardivamente! A meno che non sia disponibile a tornare sui propri passi e a valutare le proposte che arriveranno e che sono già arrivate.
Come lo studio di fattibilità che lo scorso marzo il Gasp ha consegnato al Comune "elaborato a cura del consiglio direttivo, che ha come oggetto una proposta di riorganizzazione del servizio mensa attraverso l'analisi di tre proposte alternative, nell'ottica dell'ottimizzazione del processo consolidato in questi anni anche e soprattutto in termini di contenimento dei costi, con particolare attenzione alle modalità di controllo da parte dei genitori che possano garantire la continuità del livello qualitativo delle derrate biologiche, anche nel caso di cambiamenti nella gestione della mensa".

al900 ha detto...

E spero che non vengano prese in considerazione tariffe differenziate sulla base dei redditi, perchè altrimenti il sottoscritto, lavoratore dipendente pubblico, che sulla base della dichiarazione dei redditi è uno dei cittadini più ricchi di Budoia e Polcenigo (!!!) sarebbe doppiamente fregato! Come lo sarebbero tanti altri, a beneficio invece di altri poveri (!!!) contribuenti.