martedì 9 marzo 2010

Sciopero generale: - 3

Tra 3 giorni, venerdì 12 marzo, si svolgerà lo sciopero generale, proclamato dalla CGIL.
E' imbarazzante fare l'elenco delle ragioni, dovrei scrivere troppo. Come ragione sarebbe sufficiente un sussulto di coscienza.
I temi principali sono comunque:
- il lavoro: fermare i licenziamenti, affrontare le vertenze, impedire la chiusura delle aziende, definire strumenti di politica industriale, avviare subito un piano per la ricerca, garantire la prosecuzione della Cassa Integrazione in deroga, raddoppiare la durata dell'indennità di disoccupazione, aumentare i massimali della Cassa Integrazione, sostenere il reddito, prevedere gli ammortizzatori sociali per i precari. Solo per la scuola, solo per il prossimo anno, ci sarà un taglio di più di 40.000 posti di lavoro, mentre già ora non sono date alle scuole le risorse minime per sopravvivere.
- il fisco. Una tassazione equa: ridurre le tasse per lavoratori e pensionati, attraverso la lotta all'evasione e all'elusione fiscale, la tassazione come in Europa delle rendite finanziare, dei grandi patrimoni e delle stock option, l'abbassamento della prima aliquota al 20%.
- la cittadinanza: costruire un futuro attraverso politiche di accoglienza e lotta alle nuove schiavitù, la regolarizzazione dei migranti che lavorano, la sospensione della Bossi-Fini per i migranti in cerca di rioccupazione, l'abolizione del reato di clandestinità, riconoscendo la cittadinanza alla nascita nel nostro Paese, equiparare il reato di caporalato a quello di tratta sugli esseri umani.

Perciò scioperiamo venerdì 12 marzo, e partecipiamo alla manifestazione provinciale, con inizio alle 9.30 in Largo San Giovanni a Pordenone, per arrivare in piazza Municipio.

10 commenti:

corrado ha detto...

caro Alberto, credo purtroppo che questo sciopero non serva a niente. Mi spiego meglio: la forma di queste iniziative (manifestazioni, cortei, slogan, striscioni, qualche volta canti e balli) non scalfisce minimamente il sistema economico, ormai marcio, in cui stiamo vivendo. Lo Stato non perde niente, anzi risparmia parecchio sulla busta paga dei dipendenti, così per gli imprenditori che inoltre, per un giorno, fermano la produzione, in questo periodo assai scarsa. Credo che i lavoratori debbano trovare delle forme di protesta che incidano realmente, boicottando sul posto di lavoro e ad oltranza le funzioni e quindi l'operatività della Pubblica Amministrazione o delle Imprese, in modo da creare un effettivo potere contrattuale. La mia potrà sembrare una posizione estremista o delirante ma, dopo lo sciopero di venerdì, ve ne tornerete a casa e delle manifestazioni delle CGIL, purtroppo, non gliene importerà niente a nessuno.
Comunque solidarietà da parte di un lavoratore autonomo che non ha le ferie pagate, la tredicesima e gli ammortizzatori sociali e che la crisi se la deve cuccare comunque.
ciao Corrado

Anonimo ha detto...

Non posso che condividere in pieno quanto dice Corrado.
Ai sindacati non interessa niente dei lavoratori (se non a farsi mantenere dagli stessi), per i quali continua a chiedere quello che a causa di questa crisi economica non è più ottenibile (posti di lavoro o forme più o meno corrette di sostentamento).
I sindacati dovrebbero cominciare ad andare a nascondersi, prima che qualcuno si accorga che lo stanno solo prendendo in giro...
Condivido poi il genere di manifestazione proposta da Corrado, purché non duri un solo giorno... Proporrei però di aggiungere anche una pesante forma di protesta che riguardi la riduzione dei consumi. Siamo uomini, siamo lavoratori, siamo tessere importanti della società: non siamo "consumatori" e basta, come spiega molto bene il video "Story of stuff" (su Youtube: esiste anche la versione italiana).

frangia ha detto...

mi verrebbe da rispondere andate a ... ma cercherò di non farmi prendere dalla rabbia: proprio perchè sono donna, lavoratrice e tessera importante della società, pur consapevole che lo sciopero di domani non risolverà molto, proprio perchè non mi sento per nulla consumatrice e basta, per questo e per una serie di altri motivi che come ha detto Alberto si starebbe troppo a spiegare, domani FACCIO SCIOPERO. Ritengo inoltre che il sindacato siamo noi lavoratori e non accetto le provocazioni di cui sopra. Concludo dicendo che forse dovreste fare 4 passi nella scuola pubblica o nelle università, parlo per esperienza, ma anche negli ospedali, per vedere come siamo costretti a lavorare... noi fannulloni del pubblico impiego :-)

rinnovamento ha detto...

Chiedo a Frangia con la maggiore cortesia possibile :
1)hai mai avuto un giorno di cassa integrazione ?
2)hai mai aspettato uno stipendio
3)andrai o no in pensione
4)avrai la liquidazione ?
Prima di sparare sentenze, rifletti.

corrado ha detto...

cara Frangia, mi hai frainteso come spesso ti succede. Non intendevo lanciare provocazioni e nemmeno dare del fannullone a nessuno; conosco il mondo della scuola e cerco sempre di informarmi prima di parlare. La mia era una semplice constatazione: penso che sia arrivato il momento, da parte dei sindacati e quindi dei lavoratori, di studiare e di metter in pratica delle nuove forme di lotta che siano effettivamente più incisive del solito corteo, tutto qui (sono consapevole che non è così semplice). Gli operai stanno per giorni in cima al Colosseo? Dormono sui tetti delle fabbriche? Forse la CGIL anche su questo dovrebbe riflettere, c'è bisogno di nuove strategie di lotta. E perchè no anche il boicottaggio dei consumi, ma qui la sinistra purtroppo non ci sente.
Un'ultima cosa: finiamola con il definire "provocatore" colui che ha idee che non condividiamo!
Corrado

Ernest Everhard ha detto...

Anche per me i sindacati sono fondamentali. Poi se uno ha avuto esperienze negative con alcune persone sono fatti personali. Ma il concetto di sindacato è essenziale e forse non saremmo in questa situazione se anche in altri stati ci fossero stati. Ma verranno anche lì prima o poi, non vorrei però fosse troppo tardi per noi...
Perciò sono sempre solidale con chi sciopera (ma sciopereranno anche i lavoratori delle industrie?) a meno che non scioperino come negli anni 60/70 per cause nobili ma non attinenti al lavoro (vietnam, "ocimin", ecc ecc), forse da lì ha iniziato a perdere valore per alcuni.
Come forme di protesta boicottare tutti i prodotti fatti in quegli stati che non hanno un costo del lavoro come il nostro.

Una postilla che non c'entra con domani: scioperare in questi tempi per rinnovi contrattuali quando ci sono decine di migliaia di persone senza nessun contratto non mi sembra tanto corretto.
Oltre che stupido.

al900 ha detto...

Caro Corrado, prima che Frangia rispondesse con un'incazzatura moolto controllata, Sara aveva scritto "...ai sindacati non interessa niente dei lavoratori (se non a farsi mantenere dagli stessi), ... I sindacati dovrebbero cominciare ad andare a nascondersi...". Frangia è stata fin troppo gentile a chiamarle provocazioni. Io non sono un sindacalista, ma sono comunque all'interno della CGIL, conosco personalmente molte delle persone "cui non interessa niente dei lavoratori", conosco la loro fatica, competenza, impegno, lavoro che va ben aldilà del lavoro in ufficio.
Perciò le "provocazioni" di Sara mi fanno molto male perchè so personalmente che sono semplicemente false.
Per quanto riguarda lo sciopero, il bollettino di regime, cioè il TG1 che ho appena ascoltato, non ha nemmeno detto che domani c'è uno sciopero generale, ha semplicemente detto che potranno esserci dei disagi nel settore pubblico a causa dello sciopero negli stessi. Chiaro quindi che c'è chi come "Ernest", pur sensibile a questi temi, non sa che i primi a scendere in piazza domani saranno gli operai delle fabbriche.
Quelle stesse, cari tutti, dove la presenza del sindacato ha permesso di reagire limitando i danni (vedi i contratti di solidarietà all'Ideal Standard, per esempio), dove le RSU (rappresentanze sindacali dei lavoratori), sono salite sui tetti, hanno organizzato le parti più deboli, quelli che se stanno da soli non hanno alcuna possibilità di uscirne (e vuol dire che aprirò una rubrica sui suicidi, 3, legati alla perdita del posto di lavoro in provincia di PN nell'ultimo mese).
E a Rinnovamento vorrei dire che 200 persone in provincia di Pordenone non hanno visto rinnovato il contratto nella scuola, scaduto a giugno o ad agosto 2009; certo, non sono state licenziate, ma dal loro punto di vista non c'è proprio alcuna differenza! E non hanno neanche la cassa integrazione.

Ernest Everhard ha detto...

Perfetto il commento di Alberto.
Come si fa ad essere contrari ai sindacati? contro alcune persone si può anche essere in disaccordo ma quelle sono vicende personali e non si può assolutamente generalizzare.
Sono anche io scandalizzato da come i media abbiano dato nessun risalto allo sciopero di domani (rai 1 l'ho cancellata da un pezzo, ho solo una tv con sky che qualche volta fa pure programmi interessanti).
Domani dovrei prendere un aereo, vi dico solo che se il volo salta per lo sciopero non mi altero, mi aggrego a qualche corteo.
Ho proprio sbagliato weekend.

p.s. Io avrei aggiunto anche come motivo dello sciopero:
CONTRO le continue delocalizzazioni di "nostre" multinazionali che poi rivendono a "noi" i loro prodotti.
CONTRO quegli stati dove i lavoratori non hanno diritti.
CONTRO un'economia basata sul virtuale e non sulla realtà.

ilsenatore ha detto...

.. si !!! sono d’accordo anch’io sul fatto che il sindacato deve esistere, .. ci mancherebbe!!

Tutti hanno un sindacato: gli industriali, i contadini, i commercianti, i professionisti ecc.
.... non vivremmo in un paese DEMOCRATICO se mancasse il sindacato dei lavoratori dipendenti, ... pubblici o privati che siano.

Se poi vogliamo analizzare il sindacato come è concepito in Italia, allora qualche perplessità, che non mi allungo a spiegarvi, ce l'ho.

Per quanto riguarda lo sciopero inteso come corteo e festa in piazza, sono d’accordo con chi afferma che è una forma superata.
In questo momento storico dove i “media” fanno da "padrone" e sono ritenuti dal "popolino" unica fonte di verità, di fatto, questo tipo di manifestazioni può essere facilmente strumentalizzata da chi appunto possiede i “media” (a favore/contro di chi si contesta o a scapito delle richieste).

Provo a fare un esempio di manifestazione alternativa .. mi viene in mente una catena umana (mano per mano) per esempio da Pordenone a Sacile, magari da farsi alla domenica mattina; ...non intralcerebbe il traffico , sarebbe vista da molti e farebbe un “gran can can” mediatico.
Certo che sarebbe poco indicata per i leader sindacali che si vogliono mettere in mostra .

Cmq, questa mattina al bar ( luogo che consiglio ai politici ed intellettuali di sinistra; sono in questi posti che certi partiti fanno proseliti), in merito allo sciopero ho sentito dire: .. "tanto scioperano i soliti ...."
Purtoppo per qualcuno, ma per rispetto della DEMOCRAZIA tutti votiamo.

o.s

Luca Imperio ha detto...

Dalla mia parte, vedo il sindacato come un valore fondamentale del mondo del lavoro, il vero problema è appunto che essendo fatto da persone rispecchia le stesse, e in questo momento ci sono pochi mal pensanti che comandano e tanti ben pensanti che dedicano tutto il loro tempo alla vita del sindacato, ma che hanno poco potere decisionale.
Un caso particolare è quello del mio lavoro, dove io che sono il datore di lavoro ho chiamato il sindacato per tutelare i miei dipendenti perchè a mio parere il contratto di lavoro a cui sottostanno è inadeguato, risposta dei sindacati lapidaria, " come categoria siete troppo pochi, noi le battaglie le facciamo per chi ha i numeri e le tessere". Faccio riunire i ragazzi con i sindacalisti quando mi viene richiesto, ma a fine riunione i miei dipendenti mi dicono che l'unica cosa che vogliono è che facciano la tessera.
Nessuno si preoccupa che il mio dipendente, appeso ad una corda con tanto di brevetto specializzato, viene equiparato ad un manovale, senza nulla togliere al manovale.....
Poi gli scioperi non si fanno di venerdì, non servono a nulla, chiudo un giorno prima e faccio un ponte.
Oggi abbiamo bisogno di un sindacato responsabile, che tuteli chi ha veramente bisogno, non che elargisca disoccupazione speciale con superficialità.
Tenete presente che nonostante la crisi io sono sempre a caccia di dipendenti, italiani..... mai visti.....infatti restano iscritti alla disoccupazione speciale e tirano sera grazie anche alle famiglie.....
Ragazzi di 24 anni che quando gli propongo il lavoro mi dicono che devono sentire la madre.... forse sbagliamo qualcosa..