All'assemblea è stato presentato il Piano di installazione delle antenne per la telefonia mobile nel Comune di Polcenigo, primo a presentarlo tra i Comuni appartenenti alla Comunità Montana. Il piano prevede l'istallazione di tre antenne, per tre differenti gestori di telefonia (Vodafone, 3 e Wind), nei pressi dei punti indicati dai gestori stessi: vicino al Campo sportivo di S. Giovanni, vicino al cimitero di Polcenigo (Range) , e nella parte nord di Coltura. Questi impianti si aggiungerebbero ai due esistenti a San Floriano (Vodafone) e vicino alla fabbrica Quaia, a S. Giovanni (TIM).
L'assemblea è stata la risposta alle due raccolte di firme che richiedevano, una lo spostamento di un'antenna in un luogo più lontano rispetto alle scuole di Polcenigo, e l'altra la non installazione di qualsiasi impianto di telefonia nel territorio del Comune.
Nonostante alcuni sterili e violenti battibecchi, nei quali si sono distinti in particolare alcuni amministratori ed ex amministratori, ci sono stati diversi interventi che hanno fatto emergere diverse questioni: i ripetitori troppo vicini alle scuole, Coltura ricordata dall'Amministrazione solo quando serve per risolvere qualche rogna e mai per affrontarne le esigenze, l'inquinamento elettromagnetico dovuto alla somma di telefonia mobile, ripetitori tv e radio, e in futuro anche per l'accesso alla banda larga su Internet mediante la tecnologia WI-MAX, la necessità di controlli efficaci e continui per non permettere il superamento nel territorio comunale dei limiti fissati dalla legge nazionale (max intensità di campo elettrico pari a 6 Volt/metro). In particolare si è posta la necessità di raggruppare in un'unico luogo distante dai centri abitati i tre ripetitori. L'ass. Venier ha però sostenuto che le compagnie telefoniche non accettano questa proposta e piuttosto andrebbero ad un contenzioso legale che le porterebbe ad installare le antenne dove vogliono loro. Io ritengo che bisogna continuare la trattativa con queste compagnie, senza impedire loro di installare le antenne, ma alle condizioni + rispettose delle esigenze della popolazione, e rispondenti al principio di precauzione. E comunque probabilmente il futuro della telefonia anche mobile è su Internet, e quindi sulla banda larga, il cui accesso perciò non può + essere rinviato.
Ehi tu, figlio maggiorenne
3 mesi fa
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