Ezio Burigana mi ha inviato questa e-mail che rendo pubblica, vista l'importanza del tema trattato.
Sono venuto a conoscenza durante la Giornata Ecologica del 14 marzo a Polcenigo di quanto segue:Naturalmente la lettera si rivolge a molti interlocutori, dai quali sarebbe interessante avere qualche risposta.
A distanza di circa due anni da quando la Provincia ha dismesso il Servizio Agrario trasferendo le relative "aziende sperimentali" alla Regione, l'Ente Regionale di Sviluppo Agricolo non ha più intenzione di gestire il Parco di San Floriano (non ho notizie al riguardo delle altre realtà gestite dall'E.R.S.A.).
La gestione passerà nuovamente alla Provincia con la messa in discussione dell'occupazione di n.6 operatori agricoli e n.1 impiegata tecnica.
La Provincia vuole infatti gestire il Parco di San Floriano riducendo fortemente i costi:
- eliminando l'allevamento degli animali e la conseguente gestione;
- mantenendo il parco e le coltivazioni;
- dando la gestione ad una cooperativa.
Di fatto il Parco di San Floriano rischierebbe di perdere le sue caratteristiche di EuroPark.
Alcune domande sorgono spontanee:
- che fine rischia di fare la presunta vocazione turistica di Polcenigo?
- Il parco così com'è perchè non è più una risorsa, ma un costo?
- tutto il ragionamento dell'Albergo diffuso potrebbe coinvolgere anche le Foresterie (n.3) del Parco?
- perchè non si pensa ad una gestione "vera" e non solo burocratica che miri a riempire di eco-turisti i posti letto del Parco e fornire opportunità economiche ai residenti?
- perchè non si pensa ad un progetto che facendo perno su San Floriano, Santissima, Gorgazzo, i centri storici, i colli polcenighesi, Masaret, Mezzomonte, offra ai turisti delle varie categorie opportunità di svago e cultura?
- qual'è il progetto che pensa la comunità di Polcenigo rispetto allo sviluppo del proprio territorio e di come vuole relazionarsi con questo e con chi lo vorrebbe visitare?
- quali sono le intenzioni dell'Amministrazione comunale e della Fondazione Bazzi?
Ma nel frattempo, è prioritario tutelare il posto di lavoro dei nostri concittadini che lavorano, vivono e curano una delle più belle realtà friulane. E questo è compito dell'ERSA e della Provincia in primis, dell'Amministrazione Comunale in secondis.
Però questo primo passo non è sufficiente: penso sia importante approfittare dell'emergenza e della crisi per avanzare proposte (magari alcune già avanzate dall'attuale gestione) che mirino a smuovere la situazione prima che sia troppo tardi o che qualche imprenditore privato, mettendo sul piatto i soldini, avanzi richieste che snaturerebbero la funzione e fruizione pubblica del Parco di San Floriano.
L'adagio ed il nostro fare all'italiana "fin che la barca... va lasciala andare" ancora una volta sta distruggendo risorse importanti per il territorio.
A tutti i livelli, (escludendo chi già lo fa) è ora di rimboccarsi le meningi e le maniche, mettendo da parte le rendite di posizione perchè queste non si sa fino a quando reggeranno: la vicenda del Parco di San Floriano ne rappresenta una ulteriore prova.
5 commenti:
Ho avuto modo di parlare con il Presidente Ciriani è mi ha detto che la vicenda del Parco di San Floriano è ancora tutta da decidere, probabilmente ci sarà una riduzione degli animali almeno del 50%, e di conseguenza della mole di lavoro, la situazione dei dipendenti invece è in mano all'Ersa che ne è la titolare quindi tutto da vedere, provo a organizzare un incontro pubblico con il Presidente Ciriani e l'Ass Boria. Vedremo.
Trovo invece alquanto disdicevole che il Sindaco CATTOLEGOCENTROSINISTRA che è riuscito a farsi eleggere con i voti della lega non si sia ancora posto il problema, il Parco è un valore aggiunto al territorio Polcenighese, ma..... forse a lui non interessa il TERRITORIO, ma solo la SEGGIOLA.
E.... l'Ass al TUTTISMO, ops scusate TURISMO? Non dice nulla, non è turismo quello che va a visitare il Parco???????
Forse sono troppo impegnati ad inaugurare sedi di PARTITO.....
… a quando la sistemazione del ponticello sul Gorgazzo (chiuso con ordinanza del Sindaco) che collega il parco all’ingresso nord ( pianca).
E’ brutto vedere alla domenica decine di persone tornare indietro per impossibilità di accedere al parco.
Povera Polcenigo, ... dal punto di vista “accoglienza turistica” stiamo andando sempre più in basso !!!!!
Buona Pasqua a tutti i lettori del blog.
P.S. un bravo a Luca che "timidamente" si sta dando da fare, ... speriamo arrivino i fatti.
Un articolo sul Messaggero Veneto dell'1 aprile ( http://ricerca.gelocal.it/messaggeroveneto/archivio/messaggeroveneto/2010/04/01/PN_03_PNC6.html ) riporta che "l’ipotesi alla quale si sta lavorando è quella che prevede ... il ritorno alla gestione provinciale. ... La Provincia ha come obiettivo una gestione più snella, una ottimizzazione dei servizi offerti, una rivalutazione delle funzioni della società"
(15 parole per dire: tagli).
"Oggi i dipendenti sono in carico all’Ersa - risponde Boria -, ... alcuni addetti potrebbero passare in carico alla Provincia, mentre per i restanti l’Ersa credo avanzerà delle proposte alternative".
19 parole per dire che gli addetti probabilmente perderanno il proprio lavoro.
Per quanto riguarda "Il Parco di San Floriano - prosegue Boria - che è ... un esempio unico di parco rurale, ci confronteremo con il Comune di Polcenigo avendo come obiettivo la valorizzazione del Parco a favore di tutto il territorio. Credo - aggiunge Boria - che possa essere strategica una sua gestione con funzioni meno agricole e più ambientali e paesaggistiche, rendendolo sempre fruibile per le scolaresche. Abbiamo tante idee per il Parco, pensiamo ad esempio alla fattoria sociale, all’agriturismo, tutte possibilità praticabili che andremo a valutare»
La fattoria sociale con meno della metà degli animali? Mah!
Un esempio unico il parco rurale? Vero, meglio trasformarlo in un parco qualsiasi allora!
Effettivamente sarebbe il caso che Luca Imperio organizzare un incontro pubblico con il Presidente Ciriani e l'Ass. Boria, prima però che gli accordi siano presi!
E la Fondazione Bazzi, che dice?
Scandaloso.
Non sanno più dove recuperare i soldi. Tagliare i loro stipendi no?
Le loro pensioni? Enti inutili come le province?
Con tutto quel risparmio a voglia di assunzioni nel parco!
Ma meglio così dai, mangiamo il più possibile fino a quando ce ne è!!!
Forza!!! non siamo ancora con le pezze al culo!!! venghino signori, ce ne è ancora!!!
In effetti è la Fondazione Bazzi proprietaria dei terreni del Parco e di Masaret.
L'A.C. incontrerà l'assessore regionale Riccardi ed all'o.d.g. metteremo anche questo.
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