giovedì 20 maggio 2010

Slow bork

Oggi (quando ho pubblicato questo post era il 9 maggio 2010) ho sentito che al giro d'Italia, tappa da Amsterdam ad Utrecht (magie del marketing), molti ciclisti sono caduti, perchè non sono abituati a tutti quegli ostacoli che obbligano ad una riduzione di velocità, normalmente presenti sulle strade olandesi, ma ovviamente non da noi, che siamo notoriamente più furbi: dossi artificiali, aiuole spartitraffico, anche subito dopo le curve, restringimenti di carreggiata, ecc.
Potremmo copiare !!!!????

La foto l'ho fatta l'anno scorso proprio in un piccolo paese in Olanda, sull'isola di Texel: TUTTI possono circolare, piano.

2 commenti:

al900 ha detto...

Ho "tirato sù" la data di questo post e degli altri sulla mobilità, pubblicati la prima volta il 9 maggio, perchè non si perdessero più tra le tante iniziative, ora passate, di cui avevo dato notizia. Spero così di riattirare l'attenzione sull'argomento.

Stefano Foscarini ha detto...

Ciao Al,
il fatto che nessuno abbia commentato testimonia lo scarso interesse che c'è per questo argomento.
Da questo punto di vista l'attuale amministrazione non è per nulla diversa da quella precedente.