Circa due anni fa, l'8 dicembre 2007, ho lanciato una petizione online:
"I sottoscritti residenti a Polcenigo chiedono che siano pubblicizzati sul sito web del Comune di Polcenigo e sul bollettino comunale, i redditi e le situazioni patrimoniali dei Consiglieri Comunali, Assessori e Sindaco. Chiedono inoltre che siano pubblicizzati anche i trattamenti economici di ogni Amministratore nello svolgimento delle attività nel Comune o in altri enti pubblici (indennità, compensi, gettoni, ecc.) In questo modo si adempierebbe ad un’esigenza di trasparenza degli amministratori nei confronti degli altri residenti."
Le firme raccolte sono state ben quattro. Due sottoscrittori erano Pino De Val e Egidio Santin, attuali amministratori di maggioranza. Gli altri due il sottoscritto e Pierluigi Polese.
Ma se non sbaglio l'impegno per una maggiore trasparenza se n'è andato dai programmi (scritti) della attuale maggioranza.
Così il vicesindaco Pino De Val mi ha inviato ed autorizzato a pubblicare la propria dichiarazione dei redditi, sostenendo che non sono ancora riusciti, per ragioni di tempo ed organizzative, ad istituire un registro in Amministrazione.
Ottima mossa, che sono naturalmente sicuro (...) sarà seguita dalle pubblicazione degli altri suoi colleghi.
Ehi tu, figlio maggiorenne
4 mesi fa
42 commenti:
Questo si che si chiama avere la coscienza pulita (almeno in abito fiscale). E bravo Pino!
Non posso che complimentarmi con te, ora vediamo chi ti segue.
quasi milletrecento euro all'anno di assicurazione sulla vita/infortuni?!? ma hai intenzione di tornare a giocare a rugby???
:)
Ma no Marco...guarda che ha assicurato tutta la squadra del Pedemontana uno per uno...e intanto si scarica le spese di assicurazione....:-) Che furbone il Pino!!!!!!
Più che le denunce dei redditi, sarebbe auspicabile che venissero pubblicati i redditi derivanti dagli incarichi politici. L'ex Sindaco di Budoia, per fare un esempio (mi riferisco ad Antonio Zambon), con la scusa di aver rinunciato all'indennità di sindaco, si era scrollato di dosso qualsiasi responsabilità (quantunque la legge non prevedesse per lui questa possibilità...): il suo concetto di ambiente, quindi, è stato solo un enunciato, un vocabolo infinite volte ripetuto ed enfatizzato; viceversa, nella realtà ha lasciato l'ambiente budoiese letteralmente in pasto agli speculatori. Ma cosa si poteva pretendere, da uno che si vantava di lavorare gratis?
Prima di rispondere Ho aspettato di leggere altri commenti che non ci sono stati. Ora, per la tranquillità soprattutto di Luca, spiego :
1) l'assicurazione sugli infortuni è personale, stipulata con ERGO Previdenza e quindi detraibile fiscalmente da me.
2) per i giocatori di Rugby è invece stipulata con Lloyd Adriatico e detratta fiscalmente da ASD Pedemontana Livenza Rugby.
G. De Val
Tranquillo Pino...era solo un modo per sorridere (in sti tempi bisogna...se no è la fine)...
Comunque apprezzo la precisazione, non è da tutti...Un punto che, aggiunto alla pubblicazione della tua dichiarazione dei redditi, ti fa veramente Onore....
E bravo il Nostro Pino!
Ritengo che ciò che si promette in campagna elettorale vada poi mantenuto ( anche se non incide in concreto sull'operato amministrativo). Questa è la dichiarazione del 2008, anno in cui non ero ancora amministratore.
Per il 2009 percepirò come Vicesindaco 6.391 € lordi che andranno sommati al reddito personale. Ci vediamo con la dichiarazione del 2009.
Non avendo visto altri interventi ritengo chiuso questo argomento.
Propongo di aprire il capitolo TARSU ( Tassa raccolta rifiuti) che ritengo molto più interessante per il cittadino.
Capisco che al900 sia restio a scrivere cifre nel blog, ma siccome Lui non lo fa, lo faccio io.
Sono cifre esatte, reperite con pazienza negli uffici, adesso che sono amministratore e quindi ho la certezza siano esatte.
TARSU ( Tassa rifiuti solidi urbani )
Alcune considerazioni di fondo :
1)quando nel 2005 l’allora Amministrazione Comunale ( Sindaco Toppani) ha votato in Consiglio Comunale la delibera n.11 del 22 giugno 2005 “Adesione ad Ambiente e Servizi SpA – approvazione atti conseguenti “ tra le tante frasi in burocratese ne spicca una che dice :
PREMESSO che come risulta dalla relazione tecnico economica e finanziaria si tratta di condizioni migliorative, sia sotto il profilo economico sia delle qualità, rispetto a quelle di attuale svolgimento del servizio pubblico nel territorio comunale, anche in considerazione dell’integrazione funzionale che viene a realizzarsi con i Servizi pubblici svolti dalla società presso i Comuni limitrofi a quello di Polcenigo.
2) si fa riferimento anche alle dichiarazioni dell’Assessore competente di quella volta che però non vengono riportate nella delibera.
A distanza di qualche anno esaminiamo i risultati :
1) in lettere pervenute recentemente in Amministrazione si denuncia che i rifiuti raccolti vengono mescolati tra loro dagli addetti di A & S e così caricati sul camion, In questo periodo è successo con il verde mescolato con la plastica in occasione della Commemorazione dei defunti. Ma sembra sia prassi diffusa, per cui la decantata raccolta differenziata nella realtà oggettiva sembra essere una presa in giro.
Domanda : Vi risulta ?
2)ora Vi rendo noto il meccanismo esistente per calcolare la TARSU, tassa pagata alla fine dal cittadino, Esso è :
a - A & S fa un preventivo di spesa al Comune per l’anno successivo che ha come base il costo dell’anno precedente , rivalutato dagli aumenti subiti da un paniere di beni o servizi che è disciplinato dall’ Art. 5 dell’ allegato D al contratto : vi sono compresi il costo del personale ( aumento orario o costo globale ? mah ) e l’indice ISTAT sul paniere dei beni di consumo.
Il Comune ha sempre regolarmente accettato, forse attraverso il suo corrispondente con A & S. Non ho trovato, per ora, nè la nomina del corrispondente né tracce di avvenuta corrispondenza in tal senso.
Si divide la cifra per 12 mensilità che il Comune paga regolarmente, ed entro il 1 novembre dell’anno in corso A & S propone un conguaglio variabile, finora sempre in aumento, per arrivare al totale annuale.
Questi sono i dati finali, divisi per anno :
- 2006 € 275.325,51
- 2007 € 292.575,02 + 6,26 % sul 2006
- 2008 € 345.630,53 + 25,56 % sul 2006 + 18,13 % sul 2007
- 2009 € 392.300,00 + 42,48 % sul 2006 - + 34,08 % sul 2007 - + 13,50 % sul 2008
Domanda : ritenete congrui questi aumenti ?
b- successivamente si arriva all’emissione fattura da parte dell’Amministrazione con questo meccanismo :
- la società Leader Consultino di Maniago ha in gestione il calcolo degli importi, con un programma di sua proprietà, e l’emissione della fattura a nome delComune.
Essa proporziona gli importi al costo di A & S ( per il 2009 quasi 392.300 Euro)ed alla delibera di Consiglio Comunale che determina le varie tariffe, per cui gli aumenti risultano diversificati tra utente ed utente.
Non ho trovato traccia di contratto regolare tra il Comune di Polcenigo e la Leader Consulting .
Questo, per ora , è quanto.
G. De Val
Cari bloggers, ho anch'io bisogno di feedback di ritorno. Coraggio....
Pino...essendo io un ragazzo con un occhio di riguardo per l'ambiente, leggere ciò che hai scritto mi ha dato una pugnalata alla schiena. Giusto per capirci: Credo nella raccolta differenziata e credo che quest'ultima sia l'unica soluzione al problema rifiuti. La scelta del comune di entrare in Ambiente e Servizi è stata a mio avviso un'ottima scelta visti i dati della raccolta ante e post cambio gestionale. Ovvio, ci sono stati degli errori iniziali ma...il cambiamento porta turbamenti ovunque. So anche che ci hanno elevato la tariffa dopo un ulteriore controllo dei rifiuti (risultanti non conformi).
Alla luce delle tue considerazioni penso che il comune debba vigilare sul lavoro svolto dall'Ambiente e Servizi al fine di non darle l'egemonia su un servizio pubblico. Il fatto del mescolamento della frazione umida con la plastica da parte di addetti allo smaltimento ci deve dare un punto a favore per chiedere la diminuzione della tariffa. Ora io parlo senza aver letto il atto di stipula dell'accordo tra il Comune e l'azienda sopra citata. Ma penso che noi non siamo solo i soggetti passivi, ma possiamo esercitare azioni attive. Penso che il doppio controllo (Ambiente Servizi sui cittadini e Cittadini su Ambiente Servizi) sia anche uno stimolo per tutti noi affinche i rifiuti passino da problema a risorsa.
Vorrei inoltre porre un quesito: I bidoni che abbiamo in dotazione sono forniti di un apposito Barcode che dovrebbero servire a rilevare gli scarichi per unità abitativa e calcolare così il reale costo che Ambiente Servizi spende per Comune (Tariffa rifiuti). Questo sistema non è in funzione a Polcenigo (vengono rilevati solo a titolo statistico gli scarichi della frazione "secco non riciclabile") mentre in altri paesi serviti dallo stesso gestore questo sistema è attivo. Mi chiedo, e lo chiedo dunque a te in qualità di Vicesindaco, se era possibile attuare questo cambiamento di valutazione dei reali costi dei rifiuti. Penso che sia un ottima iniziativa in quanto renderebbe consapevoli noi produttori (di rifiuti) spingendoci a produrne di meno in quanto pagheremo a scarico e ne gioverebbe anche il Comune con minori uscite.
Aspetto risposta e ti ringrazio per aver sollevato questa questione a me particolarmente cara.
Ok, dammi il tempo di formularti delle risposte corrette. Per ora ti posso dire che la parte personalizzata (Barcode)non è mai entrata in funzione. E' evidente che sono favorevole alla raccolta differenziata spinta....ma visto che sembra che i rifiuti vengano comunque mescolati e poi separati dalla SNUA... non sono disponibile alle prese in giro. Se vuoi venire in AC ti metto a disposizione tutta la documentazione.
Grazie per il tuo intervento
Quelle che hai elencato sono le cifre che il comune di Polcenigo ha pagato nei vari anni. Sarebbe interessante sapere anche se ci sono anche altre partecipazioni affianco queste cifre, ad esempio la Regione e in che misura.
Fate attenzione a non cadere nel tranello. La raccolta differenziata dei rifiuti non è LA SOLUZIONE (migliore o peggiore che sia) al problema dei rifiuti. La soluzione al problema dei rifiuti è quella di non produrre rifiuti. E' su questo che noi cittadini dovremmo batterci. I rifiuti sono soltanto un'ulteriore occasione ghiotta per gli speculatori e la raccolta differenziata è un modo per portarli a spasso più a lungo, perché dopo la raccolta differenziata, nonostante i nostri sforzi di selezionare i materiali (nella speranza di farlo bene e utilmente), ci sono almeno altri due livelli di selezione, da cui si producono scarti che vanno in discarica, quindi i percorsi oltre che allungarsi si biforcano. Meditate, gente, meditate... Non perdete tempo a discutere su quello su cui vogliono far concentrare la vostra attenzione, per farvi distrarre dal problema vero: il problema sono i rifiuti. Il come devono essere trattati dovrebbe essere una conseguenza del problema; il problema si risolve intervenendo sulle cause (la produzione dei rifiuti) e non sugli effetti (curando il mal di testa...).
Scusate se mi sono permessa di usare toni di superiorità, ma mi occupo di queste cose dal 1986 e le combatto dal 1988.
provocazione- facciamo come gli indiani, smontiamo tutto pezzo per pezzo e rivendiamolo. una lavatrice rotta è fatta di molle, viti e tante altre cose che si possono riutilizzare..
Gentilissima Sara Sanviti, credo che siamo tutti, ma dico tutti, d'accordo sul fatto che sarebbe meglio non produrre rifiuti.
Le sarei grato se ci desse qualche suggerimento praticabile in tal senso.
Riguardo poi all'oscuro tranello di cui parla, si riferisce forse al fatto che non serve rendere noto le variazioni di costi di una società totalmente pubblica ?
Preferisce quindi la totale utopia ai dati concreti ?
"Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma". Pensare che noi, come esseri umani, non produciamo neanche un grammo di rifiuti mi sembra un idea utopica. Magari in un futuro sarà così! Ora come ora dobbiamo pensare a ridurre la produzione di scarti per abitante e trarre da essi il miglior rendimento perchè secondo me i rifiuti sono risorse da sfruttare (vedi tutte le società nate negli ultimi anni che trattano di smaltimento e ricclaggio). Per come la vedo io il problema rifiuti si risolve (nei giorni nostri) con la raccolta differenziata...ma sono il primo a ricredermi se ho prove concrete di alternatività.
A Marco e a Luca, di cui apprezzo l'intervento, rispondo iniziando con una precisazione: un conto è il sistema con cui i rifiuti vengono raccolti (e i rifiuti, in un modo o nell'altro, vengono raccolti in ogni caso - a parte le azioni abusive), un conto è dove questi rifiuti vengono portati (in discarica, in un inceneritore, in un impianto di recupero). Se vogliamo risolvere il problema dei rifiuti, semplicemente non ne dobbiamo produrre; se vogliamo ridurre il più possibile il problema dei rifiuti, perché con il nostro attuale sistema di vivere è impossibile non produrne, dobbiamo accettare di scegliere il male minore: recuperarne il più possibile e portarne il meno possibile alla discarica e all'incenerimento.
Quindi, non sarebbe male fare gli "indiani": in realtà, non è da molto che abbiamo smesso di farlo. Abbiamo smesso, perché il consumismo ci ha insegnato che buttando via la roba si può comprarne sempre di nuova: l'importante è spendere per far guadagnare chi produce, così sono scomparsi i "riparatori" (perché costa meno comprare la roba nuova, magari prodotta sotto costo dai cinesi o dagli indiani).
A rinnovamento, che trovo un po' polemico, rispondo invece che devo ancora sentire un politico che abbia intenzione di ridurre la produzione dei rifiuti e lo invito a fare attenzione alle parole che usano i politici, il cui motto è: «meno rifiuti da portare in discarica». Questo significa che i rifiuti devono essere prodotti e portati a spasso, seguendo percorsi che siano più lunghi possibile. E alla fine la stragrande maggioranza di essi finisce in discarica, solo che non ci va direttamente, ma dopo che abbiamo pagato noi per portarli a spasso inutilmente.
Non sarebbe meglio ripensare un po' tutto?
Non sarebbe meglio cominciare a fare quella cosa che nessuna amministrazione vuole fare e che si chiama "ricognizione"? Si deve cercare nel territorio (fino a una distanza ragionevole, per esempio nelle tre venezie) quante imprese esistono, che recuperano i materiali; si deve, quindi, fare in modo che a quelle imprese i materiali vengano portati direttamente, senza dover sostenere eccessivi oneri per selezioni fatte da imprese intermediarie. Si devono, inoltre, ricercare i "riparatori", che aggiustano e recuperano soprattutto mobili e oggetti vari (nel trevigiano, per esempio, esiste un artigiano che recupera e ripara le cassette di plastica della frutta).
Si deve, poi, applicare il principio del "benchmarking", che consiste nel monitorare in continuazione l'attività, per migliorarla progressivamente e continuamente. Monitorarla e migliorarla, però, significa farlo per perseguire l'obiettivo di produrre meno rifiuti possibile, per non sovraccaricare l'ambiente di rifiuti; ad oggi, invece, il monitoraggio che viene effettuato serve solo ad aumentare l'attività speculativa che si fa sui rifiuti (portandoli inutilmente a spasso), dimenticandosi che quantunque la gestione sia privata si tratta pur sempre di un servizio pubblico, che deve produrre un beneficio comune e non di alcuni soltanto.
E' l'obiettivo, quello che manca. Il rispetto dell'ambiente è un interesse di tutti: significa anche costi futuri evitati per interventi sanitari di bonifica dei siti inquinati o di cura delle persone che indirettamente subiscono gli effetti dannosi dell'inquinamento.
L'attività economica è libera, ma i servizi pubblici restano pubblici.
Se i politici non intervengono dobbiamo purtroppo intervenire noi cittadini, ma non facendoci pilotare dai politici che vogliono farci gridare "vogliamo la raccolta differenziata, perché risolve il problema dei rifiuti". Anche chi non vuole l'inceneritore grida alla raccolta differenziata, senza rendersi conto che anche per portare i rifiuti all'inceneritore si fa la raccolta differenziata (raccogliendo, per esempio, carta e plastica insieme).
Per quanto mi riguarda esplorerò le vie indicate dalla Sanviti.
Magari mi dia qualche indirizzo web e qualche Comune che così sta facendo.
Per quanto riguarda Polcenigo posso dire che abbiamo con A&S un contratto che scade nel 2015, che i costi con A&S sono aumentati del 42,48 % in 4 anni, che A&S è una Società totalmente pubblica, con buona pace di chi dice che " pubblico è bello".
E su questi ultimi dati concreti, per ora nessuno degli interlocutori ha fatto commenti. Posso definirla "omertà" dovuta alla posizione politica ?
Bellissimo l'intervento di Sara, invito, chi può, a vedere questo video sull'argomento.
http://www.youtube.com/watch?v=gLBE5QAYXp8
Per adesso gli interventi di Sara Sanviti sono solo aria fritta... Ma forse l'Italia dei Valori a cui fa riferimento, tanto per non avere legami politici, può aiutarci. Attendo comunque indicazioni:
Scusa, rinnovamento. Ti ho già risposto due volte, ma non riesco a inserire il commento. Non me lo prende: forse è lungo o forse non so... Sono due giorni che ci provo.
Ho scritto ad Al900 per comunicare a te e a Marco DC quanto volevo dire.
Eventualmente, lo pubblicherò sul mio blog:
http://eroituttiigiorni.blogspot.com/
Scusa.
Prima parte:
Un ringraziamento innanzitutto a rinnovamento e a Marco DC.
Non ho guardato il video suggerito da Marco: me lo sono letteralmente gustato. L'unica cosa che mi lascia dei dubbi è la questione della diossina, che in Italia sembra essere stata debellata, usando il sistema della combustione ad elevata temperatura (superiore a 1200°C); l'elevata temperatura, tuttavia, se riesce ad abbattere la diossina, sembra portare problematiche di altro tipo (nanoparticelle, come sostiene lo scienziato Stefano Montanari di Modena). E' probabile quindi che negli USA (dove è stato prodotto il video), la tecnologia dell'incenerimento dei rifiuti non preveda l'utilizzo delle elevate temperature.
E' accertato, invece, che le diossine siano cancerogene, mentre che lo siano le nanoparticelle è ancora in istudio: forse, la scelta degli USA è conseguente ad una volontà di applicare il PRINCIPIO DI PRECAUZIONE verso le nuove tecnologie, preferendo mantenere il vecchio sistema finché non sia dimostrato che il nuovo sia sicuramente migliore. Nel 1995 ho partecipato a un congresso mondiale sui rifiuti (se ne tiene uno ogni anno) e credevo che gli USA avessero, come sempre, da insegnare; invece, dovevo prendere atto del fatto che le tecnologie da essi utilizzati erano da noi (in Europa) ormai obsolete, in particolare per quanto concerne la termodistruzione dei rifiuti. Quella volta credevo che non volessero occuparsi delle questioni riguardanti l'inquinamento.
Tuttavia, gli USA sono avanti con gli studi, ma poi non traducono in pratica i risultati nell'innovazione tecnologica. Lo stesso avviene per la depurazione delle acque. Un motivo ci sarà, forse complesso.
Quanto alla richiesta di rinnovamento, posso dire che pare che il Sindaco di Montebelluna (TV) abbia fatto un lavoro di ricognizione sul territorio e che abbia adeguato la raccolta dei rifiuti al risultato di questa ricognizione, ma non ho seguito personalmente la cosa.
Personalmente, invece, avevo fatto la stessa cosa per il Comune di Budoia, nel 1999, producendo un elaborato che è in possesso degli uffici comunali e per il quale ero stata retribuita. Poi, però il Sindaco Zambon (lo stesso che mi aveva conferito e liquidato quell'incarico - tanto i soldi non li doveva tirare fuori lui) aveva opportunamente fatto cadere il tutto, per non fare dispiacere a Mamma SNUA. L'attuale Sindaco, De Marchi, pare che abbia invece intenzione di riprendere il discorso da me iniziato. Se così fosse, sarebbe meglio di niente. Peccato, però, aver perso 10 anni di sperimentazione.
Per fare quel lavoro, avevo comunque anche consultato alcuni comuni del vicino Veneto, dove hanno capito che si possono conciliare economia e ambiente, perché è di fatto impossibile arricchirsi all'infinito. Avevo individuato recuperatori, organizzato raccolte e percorsi di raccolta e valutato i relativi costi (ed eventuali ricavi!): risultava che si poteva risparmiare abbondantemente rispetto ai costi previsti dal nuovo servizio che si voleva organizzare. Non andava bene, naturalmente, perché non faceva arricchire le società "amiche".
Alla luce di questa esperienza e, credo, confortata dal video suggerito da Marco, mi sentirei di proporre un'azione che convinca la maggior parte della popolazione a contenere il più possibile la produzione dei rifiuti, in modo da ottenerne una drastica riduzione, fino ad arrivare al punto che per i politici gli interessi dei cittadini diventino più grandi di quelli delle società di gestione dei rifiuti.
Occorrerebbe lavorare tanto e, soprattutto, con continuità.
Seconda parte (vedi cosa fa IDV...):
Nel mio piccolo, da un anno e mezzo ho drasticamente ridotto l'uso dell'automobile (la uso al massimo 10 volte all'anno), che ho sostituito con la bicicletta: così, in famiglia abbiamo ridotto il numero di automobili e con esse le spese e i consumi (aspetti tra loro legati); abbiamo di conseguenza ridotto anche l'inquinamento. Quando non uso la bicicletta, mi servo dei mezzi pubblici (oppure di entrambi: treno + bici) e se non funzionano adeguatamente mi permetto protestare adeguatamente. Nel lavoro, uso pochissima tecnologia "personale" e ricorro così ai centri stampa: questo significa ancora spendere meno e inquinare meno.
Il tutto mi comporta un maggior piacere di vivere e di lavorare e un maggior contatto con gli altri: ogni giorno ci sono nuove avventure da gustare e non solo le liti da superare. La mia salute fisica e psichica ne ha guadagnato molto.
La ricetta è, secondo me: "Torniamo a vivere da poveri: riprendiamoci il tempo e la serenità che dal 1950 (come dimostra il video) ci hanno gradualmente tolto".
Il 2010 sarà l'anno europeo della lotta alla povertà e all'esclusione sociale: perché non fare un'azione per ridefinire il concetto di povertà?
A questo proposito, vorrei permettermi di aggiungere una cosa riguardo alle privatizzazioni. I nostri governi (ricordiamo che Berlusconi sta portando avanti un discorso iniziato da D'Alema) vogliono le privatizzazioni per creare nuovi posti in nuovi consigli di amminintrazione in cui collocare i propri parenti e amici e politici rimasti senza poltrona nonché per creare nuovi posti di lavoro, da assicurare a parenti e amici, senza necessità di passare attraverso un concorso pubblico. Inoltre, vogliono poter appaltare servizi e forniture senza essere costretti ad applicare le norme sugli appalti pubblici.
A parte questo, però, c'è da osservare che la privatizzazione comporta il passaggio dalla tassa alla tariffa. Con la tassa, i cittadini che pagavano le tasse (quindi una sparuta minoranza e solitamente non i più ricchi), pagavano i servizi per tutti gli altri. Con la tariffa, ognuno paga per il servizio che usufruisce, così tutti pagano, in relazione a quanto consumano (quindi i più ricchi pagano di più). Insomma, la privatizzazione è una buona soluzione all'evasione fiscale.
Non basta, naturalmente, perché i servizi, anche se gestiti da privati, sono e restano pubblici e quindi devono mantenere le tutele previste per i servizi pubblici (continuità del servizio, accessibilità al servizio, ECONOMICITA', efficacia ed efficienza, trasparenza, partecipazione!); così, tutti i cittadini devono essere in grado di pagare almeno il servizio minimo necessario. Questo significa che ogni cittadino deve poter disporre di un reddito minimo: deve quindi avere un lavoro, se è in forza lavoro oppure deve disporre di uno "stipendio" se è pensionato o minorenne (come avviene in Germania, dove i figli minorenni non sono a carico della famiglia, ma della comunità, esattamente come i pensionati).
Quei partiti che oggi ci invitano a gridare contro la PRIVATIZZAZIONE DELL'ACQUA (compresa l'Italia dei Valori di Di Pietro), in realtà ci vogliono distogliere dal chiedere una contropartita per una decisione del governo che è, di fatto, inevitabile.
Ce ne sarebbero, di cose da dire... e da poter fare!
Ultima precisazione: quanto alla posizione dell'Italia dei Valori, sui rifiuti, è la stessa di quella dei Cittadini: "ridurre i rifiuti da mandare in discarica" che, naturalmente, non significa prevenire la produzione dei rifiuti, come invece prevederebbe la legge.
Segnalo che Luca Varnier ha scritto un intervento sulla questione rifiuti proprio qua:
Polcenigo differenziata ...ed invito in particolare Rinnovamento a leggerne i commenti.
scusate, riscrivo il mio commento perchè non sono riuscito a dinserirlo, forse ho commesso qualche errore.
ho trovato molto interessanti i Vs. commenti. Non avendo personalmente esperienza e conoscenza specifia,non posso fornire il mio contributo, ma penso che problematche così importanti possano essere affrontate e rsolte, magari solo in parte, solo a piccoli steps...
Approfitto dell'ocasione per una segnalazione (fuori tema). Rcentemente mi sono trovato in una situazione "poco piacevole"... Telefonando all'uff, vigilanza di Polcenigo per segnalare il problema, ho solo potuto ascoltare una segreteria telefonica che indicava che l'uff. era disponibile solo nel "tal" giorno ed alla "tal" ora...
Mi permetto di suggerire di voler gentilmente aggiungere al msg di segreteria che per segnalazioni urgenti è disponibile un altro recapito telefonico, ed indicarlo...ringraziando anticipatante, saluti
Valentino
scusate ho dimenticato di fare un complimento a tutti per il Vs. impegno (era scritto nel prec. msg.)
di nuovo saluti
Valentino
Valentino ha ragione: piccoli, ma costanti passi. Soprattutto, aggiungerei, con la "cautela" del buon ... diciamo "capofamiglia" (padre o madre o single o conviv. che sia).
Ma ... a Polcenigo non esiste un numero per le emergenze? Spero che non ci sia anche qualcuno retribuito per la "reperibilità"...!
Un caro saluto a tutti!
Salve Sara, ho scoperto in seguito, che in alternativa all'uff. di vigilanza di Polcenigo, esiste la possibilità di chiamare l' uff. vigilanza di Aviano (ma non ho qui sotto mano il nr. di tel.).
Bisognerebbe che "qualcuno", penso sia competenza del Comune, facesse modificare il msg in segreteria telefonica dell'uff. di vigilanza di Polcenigo, inserendo nel msg la possibilità di chiamare l'uff. di vigilanza di Aviano, per casi urgenti, e riportando il relativo nr. di tel.
Questo per completezza di informazione e servizio.
Saluti Valentino
Ciao, Valentino.
Da privato cittadino hai scoperto l'importanza dei requisiti di trasparenza, efficacia ed efficienza della pubblica amministrazione.
Sono le pubbliche amministrazioni che, purtroppo, non riescono ancora a entrare in quest'ottica.
Forse noi lo capiamo, perché abbiamo bisogno di loro. Loro, invece, probabilmente non hanno bisogno di noi... dimenticandosi che siamo quelli che pagano gli stipendi ai dipendenti.
Giovedì sera ho partecipato all'assemblea di Ambiente & Servizi. Ho preso atto di una proposta di riduzione costi per il 2010 che per Polcenigo sarà di circa il 10 % e sconvolto ed emozionato per ciò, ho votato a favore del Piano Industriale.
Quindi ho chiesto ragione degli aumenti che abbiamo subito negli ultimi quattro anni e mi è stato detto che " ciò è dovuto ai costi elevati di smaltimento per i materiali ingombranti (leggasi discarica ), e che l'Amministrazione Comunale ne era al corrente ". Considerato che abbiamo un contratto fino al 2015, dobbiamo fare di necessità virtù.
insomma hai fatto tanto baccano per nulla.
Non sono d'accordo " sul baccano per nulla ", non perchè sia del parere che il ribasso ipotizzaro del 10 % sia merito mio ( resta sempre l'aumento subito di oltre il 30 % in 5 anni) ma ho posto il problema agli occhi di tutti.
La mia intenzione è di andare avanti ed approfondire, naturalmente con chi vuole comporre "un gruppo di lavoro" non una Commissione permanente.
"Sto lavorando duro, per preparare il mio prossimo errore " B.B.
Un momento: la riduzione dei costi del 10% non è merito o colpa di qualcuno. Lo impone la legge.
Bravo sarebbe chi riuscirebbe a ridurli di più del 10%.
Avevo promesso che avrei scritto qualcosa sul mio blog, a proposito sulla gestione dei servizi acque e rifiuti, ma non l'ho ancora fatto e per questo mi scuso. Provvederò al più presto e ve ne darò avviso.
Bene, comunque, che ci sia tutta questa "osservazione" sulle attività dei servizi pubblici. Lo imporrebbe, anche in questo caso, la legge, attraverso l'applicazione di procedure di TRASPARENZA, come dimostra anche Al900 in un post successivo a questo.
I° Parte trovato seguenti comunicazioni, saluti Valentino
segue II° Parte
http://www.businessonline.it/stampa/news/9478.html#
http://www.businessonline.it/news/9478/Rimborso-iva-tassa-rifiuti-confermato-dalla-Finanziaria-2010-come-fare.html
www.contribuenti.it
www.assicurazioni.it (confronto assicurazioni RC Auto – Casa)
Il rimborso Iva sulla tassa dei rifiuti insieme alla lotta ai falsi invalidi, alla rimodulazione del contributo unificato sugli atti giudiziari, agli sgravi fiscali alle banche che partecipano alla moratoria sui debiti delle piccole e medie imprese in crisi è uno dei 2.400 emendamenti alla Finanziaria presentati in commissione Bilancio alla Camera, che saranno esaminati nel corso della settimana.
Il rimborso Iva sulla tassa rifiuti è previsto solo per le persone fisiche. A prevederlo è un emendamento del deputato del Pdl Maurizio Leo, assessore al Bilancio nella capitale ma anche delegato dell'Anci sui tributi locali. In seguito a una sentenza della Corte costituzionale che aveva dichiarato non più dovuta l'Iva, un emendamento prevede il rimborso ai cittadini dalla prossima dichiarazione dei redditi, riconoscendo alle persone fisiche una detrazione Irpef.
Il valore dell'operazione di rimborso è di circa un milione di euro. Per imprese e autonomi il problema non sussiste avendo questi già recuperato l'Iva in detrazione. L'elevato costo dell'operazione di recupero dovrà, infatti, conciliarsi con i saldi della manovra e con le nuove proposte di modifica presentate dall'esecutivo.
Contribuenti.it- Associazione Contribuenti Italiani ha predisposto on line, sul sito Internet www.contribuenti.it, il modello per inoltrare agli enti che hanno applicato l’IVA sui rifiuti l’istanza di rimborso. Il modulo potrà essere compilato sia dai cittadini consumatori, che se hanno pagato in questi anni l’IVA sulla TIA hanno diritto ad avere indietro l’IVA al 10% pagata sugli importi, sia dagli enti che, correttamente, non hanno fatto pagare l’IVA sulle fatture.
P.S. Io Valentino ho provato a scaricare il suddetto modulo per istanza di rimborso, ma bisogna prima registrasi al costo di Euro 50,00, quindi non l’ho fatto.
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I cittadini italiani possono chiedere il rimborso dell’imposta sul valore aggiunto (IVA) indebitamente pagata sulla tassa sui rifiuti, cioè la cosiddetta TIA, tariffa di igiene ambientale. A stabilirlo è stata una sentenza della Corte Costituzionale.
La Corte ha stabilito che la TIA è una tassa e non una tariffa, per cui non è possibile che pesi sulla bolletta introducendo indebitamente l’imposta sul valore aggiunto. Le cifre da restituire sono ingenti se si considera che, secondo quanto fa presente Contribuenti.it, le imprese in media devono vedersi restituiti ben 3.750 euro, mentre il rimborso medio a favore delle famiglie è pari a 360 euro.
In virtù di questa novità, Contribuenti.it- Associazione Contribuenti Italiani ha predisposto on line, sul sito Internet www.contribuenti.it, il modello per inoltrare agli enti che hanno applicato l’IVA sui rifiuti l’istanza di rimborso. Il modulo potrà essere compilato sia dai cittadini consumatori, che se hanno pagato in questi anni l’IVA sulla TIA hanno diritto ad avere indietro l’IVA al 10% pagata sugli importi, sia dagli enti che, correttamente, non hanno fatto pagare l’IVA sulle fatture.
http://www.contribuenti.it/
II° Parte
ASSOCIAZIONE CONTRIBUENTI ITALIANI “CONTRIBUENTI.IT”
DIREZIONE CENTRO-NORD
VIA PIAVE, 61 - 00187 ROMA
TEL: 0642828753 TELEFAX: 06233201721
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Fonte: Nessuna
pubblicato il 14/09/2009 alle ore 11:48:37
MODULO DI RIMBORSO IRT
Buone notizie per i contribuenti italiani. Scattano i rimborsi dell’ IVA pagata sulla Tariffa Igiene Ambientale (IRT).
Lo sancisce la Corte Costituzionale con la sentenza 238/2009 dichiarando che la TIA è una tassa e pertanto non può essere applicata l’IVA. La presentazione dell’istanza di rimborso del 10% dell’ IVA pagata sulla Tariffa Igiene Ambientale (IRT) mira a tutelare i contribuenti e gli enti che correttamente non hanno applicato l’Imposta sul Valore Aggiunto nel riscuotere la tassa sui rifiuti.
Nel caso in cui i contribuenti italiani dovessero incontrare difficoltà nella compilazione, potranno ricevere la massima assistenza e il necessario supporto dalle Direzioni Regionali di Contribuenti.it – Associazione Contribuenti Italiani inoltrando una email a info@contribuenti.it.
Per le famiglie il rimborso medio è di circa 360 euro, mentre per le imprese ammonta a circa 3.750 euro.
Per il presidente di Contribuenti.it Associazione Contribuenti Italiani, Vittorio Carlomagno, il rimborso come sancito dalla Corte Costituzionale dovrà essere erogato, entro 30 giorni dal ricevimento della istanza di rimborso, in un’unica soluzione.
Se sei socio di Contribuenti.it scarica gratuitamente il modulo per l’istanza di rimborso.
www.contribuenti.it
L'Associazione Contribuenti Italiani Contribuenti.it nasce dalla peculiare esigenza di tutelare i diritti dei contribuenti e superare, al tempo stesso, il rapporto asimmetrico tra fisco e cittadino.
Essa opera a tutela dei contribuenti in piena autonomia dalle imprese, dai partiti, dal governo e dai sindacati. L'attività a tutela dei contribuenti è svolta sia nei confronti delle isituzioni italiane ed europee sia con servizi di assistenza ed informazione rivolti direttamente ai contribuenti.
Il nostro impegno è quello di agire in difesa dei diritti dei contribuenti offrendo assistenza, informazione e consulenza individuale. Ti invitiamo a contribuire al nostro sforzo ed al nostro impegno sociale, aderendo all’associazione: potrai usufruire di tutti i servizi riservati ai soci e usufruire delle nostre convenzioni.
Quota associativa 2009
- Socio ordinario: Euro 50
E' Perugia la città dove la tassa sui rifiuti costa di più (249,16€) mentre la meno cara è Campobasso (111,40€). La terza ricerca della Uil ha messo a confronto le tariffe per i rifiuti delle 104 Città Capoluogo di Provincia
Nel 2007 le famiglie italiane verseranno, in media, 190,10 € annui ai Comuni (e alle Province) per la Tassa/tariffa sui rifiuti solidi urbani. Ad affermarlo è Guglielmo Loy, Segretario Confederale Uil, a seguito della III ricerca realizzata dal Servizio Politiche Territoriali Uil, che ha analizzato le tariffe per i rifiuti delle 104 Città Capoluogo di Provincia per gli anni 2006-2007.
La ricerca - spiega Loy - ha preso come campione un nucleo familiare di 4 persone con una casa di 80 mq.. Gli importi sono comprensivi delle addizionali comunali (10%) o dell'IVA (10%) per chi applica la tariffa, e del tributo provinciale (facoltativo fino ad un massimo del 5%), e tengono conto anche della composizione del "nucleo" per le famiglie (quelle che vivono in una città che applica la tariffa).
Se si analizzano le tariffe applicate dalle città Capoluogo di Regione, è Perugia la città in cui la tassa sui rifiuti costa di più con un gettito annuo di 249,16 € (3,11 € al mq.), seguita da Trieste con 247,50 € (3,09 € al mq.), da Cagliari con 244,72 € (3,06 € al mq.). Le meno "care", invece, sono Campobasso con 111,40 € (1,39 € al mq.), Ancona con 121,50 (1,51 € al mq.), Firenze con 137,40 € (1,71 € al mq.),
Tra le città medie e piccole, Livorno risulta quella con la tariffa più alta pari a 331 € (4,14 € al mq.), seguita da Caserta 314,60 € annui (3,93 al mq.) e Agrigento con 293,08 € (3,67 € al mq.). Viceversa, mano più leggera a Reggio Calabria con 76,40 € (0,95 € al mq.), Isernia con 91,45 €
(1,14 € al mq.), Matera con 100,30 €.
Nella stragrande maggioranza delle città, esattamente in 82, si paga il tributo provinciale più alto, equivalente al 5%, mentre a Brescia e Chieti si paga la maggiorazione dell'1%, a Siracusa il 2%, a Ragusa, Taranto, Firenze, Treviso, Trapani ed Enna il 3%, ad Agrigento, Pavia, Catania, Messina, Lucca e Foggia il 4%, ad Udine e Livorno il 4,5%, a Piacenza il 4,6%, ad Arezzo il 4,7%, mentre ad Aosta, Trento e Bolzano non si paga tale maggiorazione.
Sono 37 (il 35,6%) le Città che hanno apportato una maggiorazione nel periodo 2006 - 2007. In particolare, gli aumenti più consistenti si sono avuti a Palermo con il 74,6%, a Taranto con il 63,5%, a Pordenone il 48%, a Terni il 31,3%, a L'Aquila il 30%, a Trieste il 27,5%, a Cagliari il 19,8%, a Roma il 15,88%.
A fronte di ciò, 7 città hanno diminuito la tariffa: Udine del 12,5%, Lucca del 9,6%, Teramo del 4,4%, Belluno del 3,4%, Livorno del 2,9%, Rovigo del 2,3%, Perugia dello 0,5%. Sono quest'ultime tutte Città dove è in vigore da qualche anno la Tariffa e dove si applicavano aliquote al mq. tra le più alte d'Italia. Sono infatti 42 (40,4%), le Città Capoluogo di provincia che hanno optato nel corso degli ultimi anni per il passaggio da Tassa a Tariffa.
Buongiorno, ringrazio coloro i quali hanno provato a dare una loro risposta sul problema "raccolta differenziata rifiuti" : ora i commenti sono tanti e prolissi che mi permetto di riassumere :
A Luca : 1)la TARSU (Tassa rifiuti silidi urbani) è una tassa e come tale non può diversificare gli utenti in base al singolo utilizzo del cittadino ( numero dei contenitori prodotti) usando il Barcode. Quindi la raccolta attuale non porta alla diversificazione del costo al singolo utente ma abitua lo stesso a suddividere i rifiuti, cosa positiva. 2) con l'adozione della TIA la diversificazione di costo può essere fatta ed in prospettiva A & S propone l'installazione di ulteriore raccoglitore domestico.
A Sara : 1)la raccolta differenziata a tariffa (TIA) penso sia la soluzione attualmente
più realistica, comunque come Comune di Polcenigo viviamo in regime di tassa ed abbiamo un contratto che ci vincola fino al 2015 (Budoia e gli altri comuni montani anno sottoscritto contratti molto più corti) e quindi faremo di necessità virtù e lavoreremo per modificare e migliorare il servizio.
2) sarebbe interessante che Lei ci fornisse il lavoro fatto per il Comune di Budoia . Interessante anche la "ricognizione" nei territori limitrofi. A Valentino : 1) grazie per i dati, da buon commercialista, credo.
Vi rendete quindi disponibili per un "grupo di lavoro" ? Ripartiamo da qui.
Mi scuso se posso apparire "formalista": il lavoro fatto fatto per il Comune di Budoia è divenuto proprietà comunale nel momento in cui è stato consegnato, pertanto non posso essere io a fornirvene una copia. Questo non toglie, tuttavia, che io ve lo possa illustrare. Dò quindi la mia piena disponibilità a collaborare. Mi si può contattare all'indirizzo mail che si trova nel mio blog (http://eroituttiigiorni.blogspot.com/).
Salve Rinnovamento,e buon lavoro, "non sono un commercialista",
la mia precedente comunicazione (trovata casualmente in internet..vedi seguenti indirizzi..)
http://www.businessonline.it/news/9478/Rimborso-iva-tassa-rifiuti-confermato-dalla-Finanziaria-2010-come-fare.html
www.contribuenti.it
mirava a cercare indirettamente un maggior approfondimento...porgo gentilmente un invito a voler verificare meglio che cosa è veramente possibile fare,e come si può fare (senza dover iscriversi a wwww.contribuenti.it e pagare 50,00 Euri) per scaricare il modulo di richiesta rimborso e farsi rimborsare l'IVA 10% pagata (e non dovuta) assieme alla tassa rifiuti (e relativamente a quanti anni...???).
Non saprei quantificare quanto ciascun cittadino potrebbe recuperare...e se potrà essere conveniente, ma considerati i tempi, penso che valga la pena approfondire l'argomento, e se realmente fattibile, penso che l'amministrazione comunale potrebbe cogliere l'occasione per rendere un buon servizio a tutti i cittadini contribuenti. Ringraziando anticipatamente per l'eventuale interessamento, cordiali saluti, Valentino
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