domenica 6 maggio 2007

Sassolino 1: preghiera degli alpini

Ho bisogno di levarmi alcuni sassolini dalle scarpe, perciò inauguro una nuova rubrica, che chiamerò appunto “sassolini”.
Alla festa degli alpini, il 1° maggio alla Casera Busa Bernart, durante la Messa è stata recitata la “Preghiera dell’alpino”, che verso la fine recita:
“rendi forti le nostre armi contro chiunque minacci la nostra Patria, la nostra Bandiera, la nostra millenaria civiltà cristiana”.
La preghiera è nata prima della seconda guerra mondiale ed è stata poi utilizzata “quasi nella forma attuale” già dal 1943, per essere poi approvata definitivamente nel 1949. Sennonché, nel 1985 viene approvato un nuovo testo ufficiale che sostituisce le frasi precedenti con
“Rendici forti a difesa della nostra Patria e della nostra Bandiera”. Apriti cielo, pare che molti alpini in congedo scrivano al mensile “L’alpino” dichiarando la loro perplessità alla modifica. E così, alla metà degli anni 90, l’ANA ottiene che la preghiera sia recitata, nella forma originale del 1949 quando le cerimonie sono celebrate in presenza di soli iscritti all’ANA, e nel testo modificato nel 1985 in presenza di reparti alpini alle armi che non possono evidentemente contravvenire a ordini.
Tutte queste informazioni le potete trovare sul sito dell’ANA.
Il punto è che diversi partecipanti, anche in maniera attiva, alla Messa, hanno trovato quel riferimento alla millenaria civiltà cristiana da difendere con le armi, assolutamente pericoloso e molto poco cristiano, e si sono sentiti molto a disagio.
Ma è possibile che ancora adesso si possa credere che gli alpini morti in Russia o in Africa Orientale stavano difendendo la patria e la civiltà cristiana? E quelli morti prima contro i soldati dell’Impero Austriaco, “baluardo della cristianità” contro i Turchi musulmani?
Per molto meno il giornale del Vaticano, pochi giorni fa, ha sconsideratamente accusato di terrorismo chi, sempre il 1° maggio, al Concertone di Roma, si è espresso contro la mancata concessione del funerale religioso a Welby, mentre invece il Cardinale di Santiago del Cile ha celebrato il funerale al dittatore criminale Pinochet (quello sì che ha ucciso tanti cristiani).
Se un Imam in un qualsiasi centro islamico in Italia parlasse di armi a difesa dell’Islam verrebbe indagato per terrorismo.
Non credete, cari alpini, che parlare adesso di difesa armata della civiltà cristiana, porti soltanto all’odio e alla criminalizzazione di chi cristiano, per scelta o per nascita (e sono sempre di più), non lo è?
Non credete che parole come queste contribuiscano alle guerre che si stanno combattendo con le armi vere e spargendo sangue vero, e non simbolico, in tante parti del mondo, e che stanno facendo sempre più crescere i movimenti islamici radicali e violenti?
Non credete che dopo avere vissuto direttamente, o tramite i racconti dei nostri parenti o insegnanti, le tragedie terribili della guerra, non sia giunta da un pezzo l’ora di metterci una pietra sopra e smettere di considerarla un mezzo per risolvere i problemi?
Non credete che l’Unione Europea sia nata per porre finalmente fine all’uso delle armi in Europa, e non per contrapporci a nuovi nemici? O vi sentite più virili con un mitra in mano?

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Sicuramente per un'associazione di civili impegnata in una moltitudine di iniziative benefiche, come l'ANA, il riferimento alla parola "cannoni" mi sembra fuori posto. Lo stesso vale da un punto di vista cristiano in una preghiera a Dio e a Maria.
Infine penso alle truppe alpine impegnate in tante missioni di pace all'estero. Che senso ha di parlare di cannoni?

Segnalo un sito dove è raccontata tutta la storia di questa preghiera con le motivazioni che hanno portato nel tempo a modificarla nella forma ufficiale attuale che mi sembra bellissima:
http://www.webalice.it/giulorma/preghiera.htm

Pierluigi

Anonimo ha detto...

Non conoscevo la 'bellezza' di questa preghiera di pace...
Tuttavia, così come viene interpretato l'art. 11 della Costituzione italiana per giustificare le nostre(o loro?) affaristiche 'missioni di pace' dai governi bipartisan di centrodestra e di centro-centro e un po'sinistra, non mi meraviglio più: PECUNIA NON OLET...PAX (forse sì)
Saluti da Luciano Bubbola