E' da circa un mese che non scrivo più nulla. Chi legge questo blog sa che ogni tanto ho dei periodi di "assenza", motivati ogni volta da varie ragioni. Il punto è che io sono un tradizionalista, tento di seguire vecchie rigide priorità: prima la famiglia, poi il lavoro, poi, molto dopo, il resto.
A proposito di lavoro, qualcuno di chi legge, sapendo che sono un insegnante, mi associa alcune caratteristiche: fannullone, improduttivo, sempre in ferie. Concetti a cui rispondo semplicemente cercando di svolgere con diligenza il mio lavoro. Concetti che però godono di grande popolarità e che stanno permettendo di far pagare alla categoria dei dipendenti pubblici anche l'ultima manovra del Governo: blocco degli scatti di anzianità e del rinnovo del contratto per tre anni. E' vero, il governo non mette le mani nelle tasche degli italiani, ci mette solo un dito in un luogo lì vicino, a gran parte degli italiani (non tutti), da tempo già piegati ad angolo retto (non tutti).
Ringrazio perciò la maggioranza dei lettori, sostenitori più o meno fieri dell'operato di questo governo, di aver contribuito a togliermi diverse migliaia di euri. Del resto io, con il mio reddito complessivo lordo di 33.286 euri (730/2010), sono uno dei cittadini più ricchi di Polcenigo (ops, ma forse mi sbaglio, contribuente non fa rima con cittadino).
Oggi non lavoro, sciopero. E così ho deciso, nel tempo che ho liberato dal lavoro, e rinunciando a malincuore di andare a Trieste, di iniziare ad aggiornare il blog, nel rispetto delle priorità che ho indicato prima.
Ehi tu, figlio maggiorenne
3 mesi fa
5 commenti:
Per la cronaca anche io (altro fannullone) ho scioperato, però ho scioperato andando a lavorare. Mi spiego: son o andato al lavoro perché c'erano da discutere questioni che ritenevo importanti, ma -per scelta- non ho firmato il foglio di presenza e così mi detrarranno i soldi della giornata di "sciopero" dalla busta paga.
Ok, è stata una mia scelta, ma il prossimo berlusco-legaiolo che mi verrà a dare del fannullone sappia che corre il concreto rischio che gli sputi in un occhio.
Tra parentesi, ho ancora un conto in sospeso col Sig. De Val il quale - in un dibattito sulla "riforma" scolastica indetto e voluto dai genitori della scuola di Polcenigo diverso tempo fa - ha bellamente asserito che gli insegnanti (quindi anche io) "sono dei mantenuti che non fanno un lavoro produttivo e che sono dei parassiti e dei mantenuti". Vorrei ricordare a questo signor sputasentenze un paio di cose: in primo luogo l'unica categoria veramente produttiva è quella degli agricoltori che, volendo, possono mangiare ciò che hanno seminato; quindi a rigore anche lui, produttore se non erro di casse da morto, è improduttivo quanto me! In secondo luogo costui non si può permettere di darmi del mantenuto visto che non mi ha mai mantenuto, nè ho mai mangiato a casa sua!
Vabbeh, da buon politico, questo signore ha perso l'ennesima buona occasione per starsene zitto.
Io, per parte mia, preferisco far parlare i fatti.
Enrico Colomberotto
A scoppio ritardato Sig. Colomberotto !!!!
Forse è stato innescato da qualcuno ?
Comunque non si possono lasciare conti in sospeso...scelga Lei l'arma ed il luogo.
PS
Per le casse da morto si tratta di un mio omonimo, suo collega.
Non sono a scoppio ritardato, caso mai ho buona memoria purtroppo per lei. Riguardo alle casse da morto posso anche essermi sbagliato, ma, a meno che lei non sia un agricoltore, il discorso resta valido.
Quanto ad armi e luoghi:
a) evito molto volentieri di incontrarla, non per paura ma per fastidio;
b) non ho bisogno né di armi né di scendere al suo livello (le sue parole bastano a qualificarla per ciò che è), inoltre sono proprio certe sue affermazioni a rappresentare la miglior arma contro di lei. In sostanza è un potenziale suicida suo malgrado.
Continui pure.
Penso di averla sopravvalutata, visto che non comprende l'ironia.
Penso di averla sopravvalutata anche io, visto che non comprende che dicendo a qualcuno che è un parassita e un mantenuto, questo qualcuno è più che legittimato a non aver nessuna voglia né di ridere né di scherzare.
La sua ironia se la tenga e impari invece ad avere più rispetto delle persone e del loro lavoro.
Grazie
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