giovedì 10 luglio 2008

Rifugiati ad Aviano, ovvero la produzione della paura.

Mi ricollego alla breve discussione iniziata nei commenti al post “Contributi (anche) agli stranieri”. Ma prima un riassunto della vicenda dei richiedenti asilo ad Aviano.
Mercoledì 2 luglio si viene a sapere che arriveranno ad Aviano 250 stranieri che hanno richiesto lo status di rifugiati politici. Circa 120 saranno alloggiati presso la scuola alberghiera dello Ial sulla strada per il Piancavallo e altri 130 presso l’albergo Doimo, ora chiuso per mancanza di clienti (gli americani alloggiano nelle nuove e meno costose strutture all’interno della base). L’accordo è stato fatto direttamente tra il ministero dell’interno (Maroni, Lega Nord) e l’EFA (Ente Friulano di Assistenza, presieduto da Don Luigi Fabbro), senza contattare né la Regione né il Comune. La permanenza sarà da due a sei mesi (fino alla fine del 2008). I richiedenti asilo non possono essere reclusi nei CPT (Centri di Permanenza Temporanea) perché viene avviata una procedura particolare per il riconoscimento o meno dello status di rifugiati, da svolgersi entro sei mesi. Sono persone già identificate, di cui si conosce lo Stato di provenienza. Gli viene concesso un permesso di soggiorno temporaneo; saranno liberi di muoversi, potranno cercare un lavoro, avranno diritto a vitto ed alloggio, alle cure sanitarie, a telefonare due volte a settimana ai familiari, al vestiario, ai beni di prima necessità.

Giovedì 3 luglio ecco le prime forti reazioni. La Lega Nord locale insorge e accusa l’EFA che ha gestito la trattativa “assolvendo” Maroni. L’assessore regionale alla sicurezza Federica Seganti sostiene “Siamo arrivati al business dei clandestini: oramai c’è chi offre pacchetti all inclusive… Penso si sia diffuso un tam tam e che sia diventata una moda dichiararsi rifugiati politici perché si accede a normative più clementi… Noi abbiamo altre priorità e altri problemi”. Dusy Marcolin (AN) sostiene “la preoccupazione è tantissima… soprattutto di ordine pubblico per la sicurezza”. Sandro Della Puppa (PD) “ … la gestione dell’ospitalità deve essere improntata a una logica che eviti di ghettizzare e di scaricare su una sola comunità l’onere dell’assistenza”, per poi accusare la Lega Nord e portare a 300 il numero di stranieri. Il sindaco, Stefano Del Cont (PD): “Sono letteralmente indignato… ci avessero avvertiti per tempo avremmo concordato e preparato”. Rifondazione comunista accusa il Ministero per queste scelte emergenziali e sostiene che queste persone dovrebbero essere distribuite in almeno 10 comuni in Regione.
Venerdì 4 luglio si viene a sapere che gli stranieri appartengono a una decina di nazionalità: la maggior parte africani (Nigeria, Ghana, Togo, Somalia, Etiopia) ma anche asiatici (Pakistan, India, Iraq, Afghanistan).
Allo IAL arrivano i primi 117 stranieri. Il giorno dopo avrebbero dovuto arrivare gli altri nell’albergo Doimo ad Aviano. Negli stessi giorni si susseguono le manifestazioni, davanti all’albergo Doimo (organizzate dalla Lega) e in Comune (incatenamenti compresi). Anche Rifondazione organizza presidi davanti l'albergo Doimo e davanti al Comune.
A quanto pare volano parole grosse contro gli stranieri (“bestie”) contro Doimo e contro Don Fabbro (se qualcuno ne sa di più sarebbe utile che lo scrivesse). La stessa assessore Seganti sostiene “Le proteste e gli atti incivili scaturiti dalla vicenda non sono giustificabili… siamo chiamati tutti a dei piccoli sacrifici, come quello di accettare la collocazione temporanea in strutture predisposte anche nella nostra regione di persone che si sono lasciate alle spalle situazioni terribili e sono in attesa di conoscere l’esito delle rispettive richieste di asilo”.
Sempre venerdì 4 il Ministero fa marcia indietro e comunica che non arriveranno più gli stranieri all’albergo Doimo, mentre gli altri rimarranno solo fino al 31 agosto. Sabato 5 si tiene il Consiglio Comunale d’urgenza; Berto (opposizione di destra):” Questa è la vittoria della gente e la sconfitta di un certo tipo di amministrazione. I nostri cittadini, per sensibilizzare l’opinione pubblica, sono stati costretti a occupare il Municipio incatenandosi. E’ a tutti loro che dobbiamo dire grazie”.
Domenica 6 nuovo Consiglio, per approvare l’ordine del giorno in cui si esprime parere contrario all’attuazione del piano come previsto dall’accordo tra ministero ed EFA e di “sviluppare un piano di valutazione” per l’ingresso del Comune di Aviano nel "sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati" (promosso dal Ministero dell’Interno, ACNUR (Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati) e ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani, vedi anche il rapporto dell'ANCI), previsto dalla legge 189/2002, per dare la disponibilità ad accogliere un numero minore di richiedenti asilo. Tanto per mantenere alta la tensione, Frizzi (del gruppo di Berto) parla di “pericoli d’infiltrazioni di terroristi islamici tra i cittadini stranieri ospitati allo IAL”.
Invece il parroco di Aviano don Lorenzo Barro ha ricordato che il rispetto verso le persone non deve mai mancare, che se anche non si condivide il metodo scelto per gli arrivi, le offese alle persone non sono mai tollerabili; parlare di bestie è quindi del tutto fuori luogo.
Infine venerdì 10 il consiglio d’amministrazione dell’EFA deciderà in quale struttura (Lignano o le colonie di Piani di Luzza) trasferire i rifugiati ospitati allo Ial dal primo settembre. Mentre don Fabbro se la prende anche con l’inerzia dei vescovi di Pordenone e Udine.

Le mie considerazioni. Non mi appassionano le reciproche accuse che strumentalizzano a fini elettorali quanto sta accadendo (la Lega che accusa l’amministrazione di Aviano di essere troppo morbida, Rifondazione che accusa la Lega di essere l’unica responsabile della situazione creata, ecc). Sembra quasi che ci si trovi in una situazione d’emergenza, come se fosse sorta una settimana fa la necessità della gestione dei richiedenti asilo. Ma il comportamento del ministero ha realmente creato l’emergenza, ha creato il caso. Ha trattato come sudditi le comunità locali, ha ignorato le prevedibili ripercussioni sul territorio.
Quindi quello che avrebbe potuto essere trattato come normale amministrazione (la legge sui rifugiati è di 6 anni fa, il Sistema di protezione ha diversi anni) è stato amplificato creando una spirale di generazione di paura da parte anche di politici locali (parlando di finti rifugiati, di pericolo di terrorismo, ringraziando chi s’è incatenato in Municipio, usando toni e parole forti). Gli estremisti locali (e anche se sono padri o madri di famiglia restano estremisti e razzisti) sono stati così gratificati. La famosa “percezione di insicurezza” è stata così accresciuta enormemente, diventando senso comune.
La Lega “di governo” ha creato le condizioni perché le idee della Lega “di lotta” diventino predominanti; un conflitto solo apparente. La cultura sempre più vincente è che clandestini, immigrati, rifugiati, che delinquano o meno, bambini e adulti, donne o uomini, africani o asiatici (ma non americani) sono tutti da respingere.
Nel 2001 Aviano è stato il comune capofila con Roveredo, Caneva e Montereale in un progetto d’accoglienza e integrazione per rifugiati, ma l’esperienza è stata presto dimenticata, forse proprio perché svolta in maniera discreta e senza suscitare allarmismi (Polcenigo era fuori, chi c’era nel 2001? L’amministrazione Del Puppo? Strano che non abbiano pensato anche a una rete elettrificata intorno al Comune). Tramite l’opera dell’associazione Nuovi Vicini sono stati accolte nel pordenonese 160 persone provenienti da 16 paesi (kurdi, kosovari, ecc.), senza espropriare la seconda casa di nessuno.
Non possiamo più pensare di essere un’isoletta felice (Brigadoon diceva Luciano), non siamo più la frontiera con l’est; siamo immersi nel mondo, dove accade anche che proprio oggi nove bambini, tra i 9 mesi e i 4 anni sono morti per il caldo e la disidratazione mentre tentavano di raggiungere la costa spagnola dal Nordafrica. Cosa ne pensano quelle brave persone che si sono incatenate nel Municipio, che era meglio sparargli prima così non soffrivano (eliminando anche le tre donne incinte che così se ne eliminano sei in un colpo) o che invece anche le nostre istituzioni locali hanno il dovere di affrontare il problema? Ogni essere umano ha il diritto di esistere ed essere rispettato o no?

La proposta. Che l’amministrazione di Polcenigo s’attivi subito (ass. Ianna) perché siano rimosse le reti elettrificate mentali e si entri a far parte del "sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati" (ma non di “sviluppare un piano di valutazione” come ad Aviano, modo elegante per non affrontare veramente il problema). Perché se fossero arrivati dopo tutto quel casino i 40 stranieri presso l’albergo Da Stale (come aveva concordato Don Fabbro prima che il Ministero annullasse il secondo invio) avremmo avuto gli incatenati nel Borc. Mettere la testa sotto la sabbia serve solo a generare paura, emergenza, caos, che non credo siano la soluzione ottimale per Polcenigo come per qualsiasi paese nel mondo. Brigadoon non riapparirà più (tranne che in dvd).

5 commenti:

rinnovamento ha detto...

Vorrei che altri si degnassero di fare un commento su questa vicenda, per perdere o salvarsi la faccia, a seconda dei punti di vista. Soprattutto gli amministratori locali. Per quanto mi riguarda faccio un commento amministrativo e politico :
1)il ministro leghista Maroni ha sbagliato in maniera grossolana se non ha contattato prima l'ammiistrazione avianese.
La cosa però mi riesce difficile da credere per i seguenti motivi :
a)la Caritas era stata interpellata ed aveva risposto negativamente, presumo un pò di tempo prima ( io mi rifaccio agli articoli dei giornali locali)
b) un altro albergatore avianese era stato interpellato anch'esso prima che il Ministero affidasse l'incarico alla Ente Friulano Assistenza ed aveva risposto negativamente.
Mi chiedo : ma allora cosa ci sta a fare l'Amministrazione Comunale di Aviano se non sa ciò che avviene sul suo territorio ?
b)

rinnovamento ha detto...

caro al900 mi chiedi di dire qualcosa di più su don Fabbro e la sua organizzazione. Ho visto che hai riportato un articolo/intervista del Messaggero al sopradetto ed allora ti chiedo di riportare altri due articoli del Messaggero ed esattamente in data 08 ottobre 2007.
Il primo dal titolo : " Mariotti : ci fidavamo, veniva dal Comune..."
- Don Luigi Fabbro : era soltanto un collaboratore esterno, ci ha chiesto lui l'ingaggio -
il secondo dal titolo "Tangenti, l'indagine si allarga. A Lignano tremano i politici."
Ti ringrazio se lo farai, non penso che nè tu nè io si possa correre alcun rischio di querela, sono notizie pubbliche.

al900 ha detto...

Come richiesto, ecco i link agli articoli segnalati da Rinnovamento:

Mariotti ? ci fidavamo, veniva dal Comune...

Tangenti, l'indagine si allarga. A Lignano tremano i politici.

al900 ha detto...

E così ho scoperto che il Messaggero Veneto ha il proprio archivio on-line, a partire dalle edizioni del 2003. Il sito è http://messaggeroveneto.repubblica.it/

rinnovamento ha detto...

Ho aspettato più di un mese a riprendere l'argomento per lasciare decantare la situazione , ma ora servono delle considerazioni :
1) dei 117 chiedenti asilo politico, 6 se ne sono andati(Ufficialmente ora sono clandestini) , prontamente reintegrati.
2) di tutti 117 solo 1 ( uno) aveva i requisiti per essere definito tale.
3) Ora, visto che allo IAL riprendono le lezioni a fine mese, 116 "devono " essere ospitati sul nostro territorio. Ma se sono clandestini riconosciuti, perchè siamo obbligati a farlo ? Che dice la Legge in proposito ?
4) l'ANCI, cioe l'Associazione dei Comuni Regionali ( 219) nella quale siamo comunque rappresentati a Roma da Venier Arch. Fabrizio, ha risolto il problema distribuendoli sul territorio, in accordo con i Sindaci dei Comuni (Polcenigo compreso) in strutture gestite dall'Amministrazione Comunale ed a spese dello Stato e seguiti dalla Caritas .
5) Il Sindaco di Azzano Decimo Bortolotti ne accoglierà sei a patto che siano disponibili a lavorare per la Comunità. Cosa faranno ad Azzano ? cureranno il verde pubblico. Ah sì , perche è un atto di loro buona volontà perchè la LEGGE, lo proibirebbe.
7) Caro Sindaco di Polcenigo, una buona occasione per lei, pulire le aiuole in occasione della Sagra dei Thest, non sarebbe male, vista la cronica carenza di operai e la pletora di impiegati.