Dal Gazzettino del 9 luglio
"Il lungo viaggio emotivo di Boris Pahor Lo scrittore si racconta a Polcenigo
Polcenigo ospita Boris Pahor. Classe 1913, l'autore triestino ingiustamente sconosciuto alla Trieste di lingua italiana, sta avendo oggi successo in Italia grazie alla pubblicazione ad opera dell'editore Fazi del suo capolavoro, Necropoli.
Domani, alle 20.45, nel teatro cinema di Polcenigo , Pahor, proposto per il Premio Nobel alla Letteratura, sarà presentato e intervistato dal giornalista e scrittore triestino Pierluigi Sabatti. Con Necropoli l'autore triestino si colloca in quella cerchia di scrittori testimoni di uno dei più atroci e strazianti eventi del Novecento. Le sue scritture sulla prigionia a Natzweiler-Struthof sui Vosgi, a Bergen Belsen e a Dachau sono incisive, dilaniano il lettore e gli svelano cosa siano l'annichilimento, l'umiliazione, lo svuotamento d'un essere umano di tutto ciò che è proprio alla sua natura, fino a farne rimanere soltanto un guscio vuoto e rinsecchito, di cui ci si possa dimenticare, che si possa calpestare come una foglia avvizzita, che si possa sospingere nel nulla come uno spettro trasparente e inconsistente, che si possa ridurre in polvere - strizzandolo tra le dita, o in cenere - levandolo dal camino in una nuvola scura e repellente. Di certo l'esperienza del campo di sterminio è indelebile, ed è impossibile non farla trasparire da qualsiasi tipo di narrazione ci si accinga a esporre.
Ma Boris Pahor non è solo l'autore dei lager. Egli infatti dispone di un materiale infinitamente più ampio che ha riversato nei propri racconti e romanzi e che consentono al lettore di lingua italiana, triestino o no, di conoscere realtà altrimenti difficilmente avvicinabili e di accostarsi ad un'indagine sull'interiorità dell'individuo e al complesso rapporto tra sofferenza e amore.
Negli ultimi quattro anni Nicolodi editore ha proposto alcune interessanti opere di Boris Pahor al pubblico di lingua italiana. Sono così stati pubblicati in traduzione la raccolta di racconti Il rogo nel porto (2001), e i romanzi La villa sul lago (2002) e Il petalo giallo (2004). Le opere dello scrittore triestino di minoranza slovena sono state tradotte in numerosi Paesi. Nel 2007 è stato insignito con la Legion d'onore da parte del Presidente della Repubblica francese."
Dal Gazzettino del 6 luglio
"La colonna dell'estate 2008 sono proprio le serate d'autore, che presentano nomi di spicco nel panorama anche internazionale. «È stata una bella serata», spiega l'assessore alla Cultura Fabrizio Venier, riferendosi al primo appuntamento di giovedì scorso, che ha visto la presentazione di brani scelti da Caracreatura di Pino Roveredo, già vincitore di un premio Campiello, a cura del giornalista Letterio Scopelliti e lettura, con voce femminile narrante di Mina Canfora. «Non era molto il pubblico - aggiunge Venier - ma conto per la prossima settimana di avere più gente». Difficile infatti mancare l'appuntamento di giovedì 10, dove l'autore non ha bisogno di presentazioni: Boris Pahor, pluripremiato scrittore nato a Trieste 95 anni fa, di lingua e cultura slovena, parlerà del suo "Necropoli" assieme a Pierluigi Sabatti."
Ehi tu, figlio maggiorenne
3 mesi fa
1 commento:
Qualcuno si è chiesto il costo di queste tre serate. Dobbiamo prendere maggiore confidenza con i meccanismi amministrativi : ogni spesa viene deliberata dalla Giunta, affissa all'Albo Pretorio ( è la bacheca nell'entrata al Cortivon) e pubblicata sul sito del Comune. In ogni caso sono 1.500Euro di spesa.
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