Ehi tu, figlio maggiorenne
4 mesi fa
Proposte, denunce, segnalazioni, desideri, comunicazioni riguardanti gli abitanti ed il territorio di Polcenigo (Pordenone, Italy, EU)
Era il 26 aprile del 1986. Quella notte esplose il reattore numero quattro della centrale nucleare di Chernobyl. L’emissione di radioattività durò per 10 giorni e fu investita quasi tutta l’Europa. Lo stato più colpito fu la Bielorussia con il 30% del territorio reso inutilizzabile per millenni. Il costo sociale di questa catastrofe è incalcolabile e, in un trentennio, è stimato in migliaia di miliardi di dollari. L’ 80% della popolazione della Bielorussia, della Russia occidentale e dell’Ucraina del nord è colpita da varie patologie. L’incidenza delle malformazioni dovute a mutazioni genetiche, delle patologie cardio – vascolari, degli organi sensoriali, dei sistemi ossei, muscolari e tessuti connettivali, delle malattie del sistema nervoso e turbe psichiche, è aumentata di 60 volte. L’incidenza dei bambini nati prematuri è aumentata di 40 volte. E il peggio arriverà adesso, quando inizieranno a partorire le ragazze che all’epoca avevano meno di sei anni. Chernobyl in 20 anni ha causato, in una stima approssimativa fatta da numerosi scienziati indipendenti, più di un milione di morti.
Pierpaolo Mittica
Dr Pierpaolo Mittica, odontoiatra e fotoreporter freelance, è nato a Pordenone il 6 agosto del 1971. Risiede a Spilimbergo. Nel 1990 consegue il diploma in conservazione, tecnica e storia della fotografia indetto dal CRAF. Ha realizzato reportage sociali in Cina, Vietnam, Cuba, Bosnia-Herzegovina, Kosovo, Serbia, Bielorussia, Ucraina, India, Indonesia. Dal 1997 al 1999 realizza un reportage sui Balcani con la pubblicazione di un libro dal titolo “Balcani, dalla Bosnia al Kosovo” (Interattiva), con presentazione di Charles – Henri Favrod e introduzione di Predrag Matvejevic. Dal 2002 al 2007 si reca più volte in Bielorussia e Ucraina per realizzare un progetto sull’eredità lasciata da Chernobyl. Da questo lavoro, nel 2006, viene pubblicato in Spagna (Ellago Ediciones), un libro intitolato “Chernobyl la herencia oculta”, e nel 2007, in Inghilterra (Trolley LTD), con il titolo “Chernobyl the hidden legacy”, con la prefazione di Naomi Rosenblum e testi di Rosalie Bertell e Wladimir Tchertkoff. Dal 2002 al 2008 ha viaggiato regolarmente in India per realizzare progetti fotografici su diverse problematiche sociali. Nel 2009 realizza un lavoro fotografico sui minatori dello zolfo in Indonesia. Nel 2006 riceve il premio Friuli Venezia Giulia Fotografia. nel 2009 vince l'EIUC Photography Competition. Dal 2007 le sue foto sono distribuite a livello internazionale dalla Trolley di Londra.
Per tutti quelli che non potranno essere presenti a Roma alla manifestazione e anche per chi ci và, propongo di mettere le lenzuola bianche o le bandiere di Emergency (per chi le possiede) nei balconi e nelle finestre, saranno visibili a tutti e potremmo dare la nostra solidarietà oltre la data del 17 aprile, giorno che si terrà la manifestazione, magari tenerle appese fino al 25 APRILE giorno della LIBERAZIONE...
La solidarietà non ha colore sopratutto quando si attaccano medici in prima linea contro le multinazionali delle guerre e delle armi...
Giovedì 8 aprile u.s. si è tenuto presso la sala consiliare del comune di Budoia un incontro il cui tema principale era l'aumento e differenziazione, per il prossimo anno scolastico, del costo dei buoni mensa per gli alunni della scuola elementare di Budoia e dell'istituto per l'infanzia di Dardago.Nella foto, scattata prima dell'aumento delle tariffe, potete vedere alcuni gaspisti, extracomunali e non, felici.
Aumento a € 3,60 per i residenti nel Comune di Budoia (dagli attuali € 3,30) e € 5,00 per tutti i non residenti.
Finora non c'era stata nessuna differenziazione.
Come presidente del GASP (Gruppo d'Acquisto Solidale della Pedemontana), ovvero l'associazione di genitori che da anni gestisce in convenzione con il Comune di Budoia il Servizio di approvvigionamento delle derrate per la mensa, mi sono sentito il dovere di esprimere la mia contrarietà verso questa decisione, perché:
1) la ns. associazione non è stata preventivamente avvisata dalla coalizione di maggioranza che governa il comune di Budoia di procedere ad introdurre tale differenziazione, dimostrando la scarsa importanza che la stessa dà al ns. operato per rendere la mensa di Budoia un fiore all'occhiello della ns. Pedemontana;
2) non ci pare corretto che venga fatta una delibera che modifica i parametri di un servizio dopo il termine per aderirvi, cioè è stata fatta DOPO che i genitori delle future matricole avevano iscritto i figli alla scuola;
3) la tariffa di € 5,00 per i non residenti comporta un aumento percentuale pari al 52% circa! quello per i residenti "solo" il 9% (alla faccia dell'inflazione all'1%);
4) di conseguenza, l'aumento mensile del costo per la mensa per i non residenti è pari a € 34,00 circa (per un solo figlio), portando il totale mensile a € 100,00; senza contare che ci sono genitori che hanno 2 figli frequentanti e quindi dovranno pagare € 200,00 contro gli attuali € 132,00 (alla faccia di chi magari è anche in Cassa Integrazione).
Dopo un acceso dibattito nel quale, tra l'altro, è stato detto da un consigliere presente in sala che dopotutto non è importante che la mensa mantenga gli standard attuali, perché com'era prima dell'attuale gestione andava bene lo stesso, ho fatto presente, supportato anche da alcuni genitori e maestre, che per noi genitori che crediamo nel progetto Mensa Budoia l'altro grosso problema che si creerà è quello della sostanziale vanificazione di tutti questi anni di lavoro volontario per far sì che anche il momento del pasto sia un'occasione per educare i ns. figli, oltre che a nutrirli nella maniera più corretta e salutare.
Infatti, accadrà probabilmente che i genitori manderanno comunque i loro figli a Budoia per non perdere la possibilità di usufruire del tempo pieno, ma facendogli portare il pranzo "al sacco".
Si creeranno quindi 2 gruppi di bambini: quelli autoctoni o più facoltosi, che hanno diritto a nutrirsi nel miglior modo, e quelli extracomun...ali o più poveri, che dovranno arrangiarsi!
Da qui al passo successivo è breve, cioé al fatto che magari qualche genitore del primo gruppo, meno interessato, si converta al "sacchetto viveri".
Conclusione: progetto mensa bio di Budoia FINITO! possibilità di attrarre l'interesse di trasmissioni come Report o di testate come La Repubblica FINITA! possibilità per il Comune di Budoia di mostrare questo suo valore aggiunto, distinguendosi dai suoi vicini, FINITA!
E questo per quale motivo: RISPARMIARE 8-10.000 EURO! (su un totale di 216.000)
Con quanto sopra ho voluto informare tutti i genitori di bambini residenti a Polcenigo che mandano i propri figli a scuola nei plessi di Budoia e Dardago, auspicando che ciò possa indurli ad una mobilitazione per cercare di trovare tutte le soluzioni possibili per fare in modo che la mensa di Budoia non ritorni ad essere una mensa come tante in Regione (magari con i pasti precotti che arrivano da fuori), ma rimanga il luogo dove ogni genitore sa che il proprio figlio si nutre (e noi speriamo che IMPARI a nutrirsi) nel migliore dei modi.
Stefano Foscarini