domenica 5 luglio 2009

Turismo sostenibile

Tra un po' partirò insieme alla mia famiglia per le ferie. Andrò per un paio di settimane in Olanda, ad Hoorn, una città di mare poco a nord di Amsterdam. Risiederemo in una villa confortevole e spaziosa. Contemporaneamente la famiglia olandese che abita in quella casa risiederà a casa nostra (anche se non è una villa) e potranno visitare Venezia, andare al mare, passeggiare in Cansiglio, visitare il Friuli e il Veneto insomma, usando come base Polcenigo.
Si tratta in pratica di scambiare la propria casa per qualche settimana con un'altra famiglia, ottenendo diversi vantaggi: annullare le spese di alloggio (soprattutto chi ha figli piccoli sa cosa intendo), vivere anche in vacanza con le comodità di una casa normale, vivere in un paese straniero sentendosi "di casa".
Con questo metodo siamo già andati nel passato a Parigi, in Normandia vicino a Mont-Saint-Michel, in Alsazia a Strasburgo, a Siena. Ci siamo sempre trovati bene. Abbiamo potuto fare vacanze che potevamo altrimenti solo sognarci con i nostri stipendi. I nostri ospiti si sono trovati bene. Tutti ci hanno poi comunicato, a proposito di Polcenigo, di avere scoperto un paese piccolo ma molto bello e interessante.
Quest'anno abbiamo impostato come nostre destinazioni preferite l'Olanda, la Svezia, l'Irlanda.
Noi non abbiamo fatto alcuna richiesta ma ce ne sono arrivate 15 dall'Olanda, 8 dall'Irlanda, 2 dalla Svezia e svariate altre dalla Francia, dall'Australia, dalla California, tra cui abbiamo perciò potuto scegliere. Ogni volta ci stupiamo di quanto il nostro bel paesino sia ricercato, di quanto la sua posizione, vicino ai monti, al mare, a città e paesi d'arte, sia ambita, di quanto la tranquillità di un luogo in mezzo al verde sia desiderata da molti. Verifichiamo ogni volta la vocazione turistica di Polcenigo ed il privilegio, almeno da questo punto di vista, di abitarci.

Per potere fare lo scambio siamo iscritti ad una rete mondiale di 28.000 inserzionisti in espansione: www.scambiocasa.com. Paghiamo una quota annuale, quest'anno 79 euri; abbiamo una nostra paginetta web che può essere consultata da tutti gli iscritti, costruita automaticamente con tutte le informazioni necessarie: struttura della casa, della famiglia, situazione dei trasporti, foto, ecc. Possiamo cercare nell'archivio degli inserzionisti sulla base di diversi criteri: Stato, posti letto, disponibilità allo scambio auto, non fumatori, ecc. I primi contatti si prendono via e-mail, volendo naturalmente poi ci si può anche telefonare (ma io, visto il mio scarso inglese, preferisco le e-mail). Ci si accorda sulle date, su questioni particolari (animali/piante da accudire, ecc.). E finalmente poi si parte! Sicuri che la nostra casa sarà trattata con la stessa attenzione che noi dedicheremo alla casa dei nostri "scambisti".

Un'alternativa interessante è anche l'associazione pacifista internazionale Servas, rivolta più all'ospitalità, anche solo per qualche giorno, di viaggiatori stranieri, per condividere con loro un poco di vita quotidiana.

2 commenti:

Mdc ha detto...

fantastico!

Anonimo ha detto...

Si tratta di una forma di turismo che approvo e che ritengo essere la più "naturale".
Sarebbe ancora più bello se le persone che ospitiamo (è un "noi" ipotetico) in Italia possano trovare a casa nostra le guide turistiche della locale Pro-Loco e gli orari dei mezzi di trasporto pubblico (magari con i cartelli diversificati a seconda del senso di marcia) nonché la disponibilità di biciclette e soprattutto di piste ciclabili!
Quanta strada dobbiamo ancora fare...
A te il compito di "rubare" idee all'estero e di portarcele come souvenir!
Buone vacanze!
Sara