giovedì 26 marzo 2009

Scuola di cuochi o cuochi a scuola?

Un'altro suggerimento per i programmi elettorali.
A Polcenigo ci sono numerosi ristoranti/trattorie, molti sono gli emigranti che hanno fatto fortuna diventando cuochi, anche per questo è stato, giustamente, creato il Museo dell'Arte Cucinaria. Numerosi sono gli incontri, i tour gastronomici. Adesso anche la Pro Loco organizza delle lezioni di cucina i cui insegnanti sono chef.
Ma nella vita di ogni giorno cosa mangiano i bambini che vanno a mensa a scuola? Un secondo prodotto dalla azienda che ha vinto l'appalto per la mensa e che lo prepara altrove. Meno male che almeno il primo è preparato nella piccola cucina della scuola.
A Budoia invece il cibo è preparato nelle cucine presso la scuola elementare, con prodotti biologici prevalentemente locali. Insieme a questa esperienza è nato il GASP (Gruppo d'acquisto solidale della Pedemontana), che permette a molte famiglie di approvvigionarsi con prodotto bio locali a prezzi contenuti.

Perchè non proporre la stessa soluzione anche a Polcenigo, con un "nostro" cuoco, così che i buoni piatti locali non restino confinati in un ricettario ma vengano vissuti/mangiati/gustati quotidianamente anche dai bambini? Quanto costa tutto questo? Non dovrebbe avere la priorità rispetto a tante altre opere su cui sono stati spesi e si spenderanno centinaia di migliaia di euri?

lunedì 23 marzo 2009

Botta e risposta

Nei prossimi programmi elettorali (capitoli sport o viabilità) si dovrebbe inserire la costruzione di un ring qui a Polcenigo.
Dopo quella di Pino De Val, quella di Mauro Quaia è già la seconda minaccia di ricorso alle vie legali in una campagna elettorale cominciata con troppa violenza verbale. Io inviterei tutti i contendenti a prendersi un po' meno sul serio, a contare fino a cento prima di dire/scrivere qualcosa, e al rispetto reciproco. La posta in gioco non vale la candela; essere avversari politici non significa essere nemici fino ad arrivare alle questioni personali, soprattutto in un piccolo paese come il nostro. Inoltre queste beghe probabilmente tengono a distanza di sicurezza molte persone a cui invece potrebbe interessare partecipare e rafforzano l'immagine del teatrino della politica.

Dal Gazzettino del 20 marzo 2009
Ma con chi sta Quaia? Il pdl se lo chiede
(f.g.) Ancora protagonista il coordinamento del Pdl, che apostrofa questa volta il vice sindaco Adalberto Benassi e l'assessore Mauro Quaia. «Dopo aver ricevuto richieste di chiarimento da parte di cittadini, in merito alla posizione dell'assessore Quaia - precisano dal Pdl - ribadiamo che questi non esercita alcun ruolo nel Popolo della libertà ed eventuali affermazioni che volessero lasciar intendere cose diverse sono da ritenersi puro millantato credito.
L'assessore Mauro Quaia potrà aver anche votato liberamente per il Pdl alle elezioni politiche ed aver sottoscritto la preadesione al movimento, ma ad un'espressa richiesta dei coordinamenti provinciali di An e FI verso il Popolo della libertà di formalizzare la posizione rivolgendosi entro la fine del mese di gennaio alla sede locale del Pdl, non ha dato riscontro.
La richiesta di chiarimento con l'assessore Quaia e con il vicesindaco Benassi, entrambi sottoscrittori della preadesione al Popolo della libertà, è stato un atto dovuto, in linea con la posizione di trasparenza e correttezza che il Pdl ha, sin dall'inizio, avuto e sempre mantenuto nei confronti dei cittadini elettori». Chiede pubblicamente coerenza e correttezza il Pdl e aggiunge: «Bisogna agire nella conformità dei ruoli e delle normali regole del rispetto reciproco, il che significa presentarsi per quello che si è e non per quello che comoda essere per il raggiungimento dei propri scopi».

Dal Gazzettino del 22 marzo 2009
Quaia attacca il Pdl. L’assessore: «Insinuazioni contro di me»

(F.G.) Mauro Quaia, assessore comunale a Polcenigo, non accetta le provocazioni e le accuse del coordinamento comunale del Pdl e si schiera «con i cittadini di Polcenigo». «Leggo con stupore le insinuazioni sulla mia persona, formulate dal Pdl di Polcenigo - spiega -. Le accuse che mi sono state rivolte, oltre a essere già state sottoposte all'attenzione del mio legale, rappresentano quanto di più becero e "sporco" la politica, con la "p" minuscola, possa mettere in campo in una campagna elettorale».
Quaia da tempo, tra gli alti e i bassi dell'amministrazione polcenighese, sta lavorando per trovare continuità al lavoro amministrativo portato avanti negli ultimi anni e le accuse mosse in questi giorni non lo fanno arrendere, anzi: «Fatti come questi - dichiara agguerrito - dove si attacca l'individuo, nascondendosi dietro una sigla per uno scopo politico, aumentano in me l'impegno per creare un'aggregazione di persone che possa amministrare Polcenigo con uno spirito nuovo, non atto a distruggere qualcuno, ma a perseguire obiettivi condivisi; persone che si impegnino oltre i propri convincimenti di parte, operando nell'interesse della comunità».
Si prefigura uno scontro acceso in campagna elettorale, con il centro destra che proprio in questi giorni dovrebbe trovare un accordo per correre unito e il centro sinistra che sta lavorando per un'intesa sui programmi e sulle persone.

venerdì 20 marzo 2009

La biblioteca mi mette le ali!!!

Questo sabato, 21 marzo, dalle tre alle cinque del pomeriggio, ci sarà la prima apertura straordinaria della biblioteca il sabato pomeriggio. Le altre due aperture straordinarie saranno il 18 aprile ed il 16 maggio.
Qui potete trovare, per stamparlo e diffonderlo, il volantino dell'iniziativa.
La biblioteca rimane comunque aperta tutti i lunedì, mercoledì e venerdì pomeriggio dalle duemmezza alle seiemmezza di pomeriggio!
Andateci! Troverete un ambiente completamente rinnovato ed accogliente, in particolare per i più giovani e per i bambini.
In questo doumento trovate anche i nuovi arrivi della biblioteca del mese di febbraio: la carica dei 101 libri. Curiosiamo...
E grazie della passione a Serena, la nuova bibliotecaria. Andate a conoscerla!

Per una regione d'accoglienza, diritti e pari opportunità

Grazie a Barbara Giannelli che mi ha inviato questo importante comunicato. Mi unisco a lei per invitare tutti a non nasconderci e lasciare che il razzismo dilaghi e che i diritti, di tutti, siano cancellati.

"La Rete per i diritti di cittadinanza del Friuli Venezia Giulia, l'Associazione Immigrati di Pordenone, assieme alle comunità e chiese dei migranti presenti in città, invitano associazioni, enti locali, forze politiche, sociali e culturali, ad un incontro Sabato 21 marzo dalle ore 15 alle ore 17 presso l'AUDITORIUM della Regione, a Pordenone in via Roma (dietro il Teatro Verdi, zona mercato), per presentare il documento:
Per una regione d’accoglienza, diritti e pari opportunità
Partecipa all’incontro don Pierluigi Di Piazza, della Rete per i diritti di cittadinanza del FVG c/o Centro Balducci di Zugliano.

La Rete per i diritti di cittadinanza del Friuli Venezia Giulia, nata nel settembre 2008 dopo le prime iniziative contro le abrogazioni della LR 5/2005 del Reddito di cittadinanza, del Difensore civico e del Tutore dei minori, è un gruppo, composto da donne e uomini esponenti di associazioni, operatori dei servizi, persone impegnate nel sociale, migranti, che promuove e difende uguali diritti e uguali opportunità per tutte e tutti.
La LR n. 5/2005, considerata a livello nazionale un modello delle politiche d’inclusione sociale, era nata da un processo di partecipazione di centinaia di esponenti di associazioni ed enti, migranti. Contro la sua abolizione oltre cinquanta realtà regionali hanno subito sottoscritto una lettera al Presidente e all’ Assessore competenze della Regione.
Nei mesi successivi si sono moltiplicate, ovunque in Italia, aggressioni e violenze a sfondo razziale e si è diffuso un clima di intolleranza e razzismo. Governo e amministrazioni locali hanno adottato norme discriminatorie col pretesto di rispondere alla domanda di sicurezza.
La Rete per i diritti di cittadinanza FVG, assieme a diverse altre realtà, ha promosso varie iniziative tra cui un convegno regionale per:
- manifestare e motivare opposizione alle scelte legislative della Regione;
- presentare proposte basate anche sulle esperienze positive sviluppate;
- chiedere un dialogo e un confronto con il governo regionale.
E’ stato steso un documento conclusivo che sintetizza priorità e proposte. Vuole essere base di un confronto reale sul tema dell’immigrazione per costruire un futuro di convivenza e rispetto reciproco fuori da ogni logica di falsa emergenza, paura, incertezza o peggio discriminazione e razzismo, insomma per sconfiggere, tanto più in una fase di crisi economica e sociale, ogni insicurezza."

martedì 17 marzo 2009

La lepre e la tartaruga

Dal Gazzettino del 10 marzo 2009
Raffica di razzie e inseguimento fallito. Raffica di raid ladreschi nei paesi della Pedemontana: da Polcenigo a Budoia e Aviano. Un’altra consistente razzia è stata portata a termine in via Padova a Sacile...
...Tra Polcenigo, Budoia e Aviano, dove è stata rubata una Volvo, i malviventi hanno messo a segno una decina di furti (danno per 15 mila euro). I residenti, esasperati, stanno pensando di organizzare ronde notturne anti-ladri.
In ogni caso i carabinieri di Aviano, Polcenigo e del Radiomobile, ormai da alcune settimane, stanno pattugliando senza sosta la Pedemontana. I servizi di controllo notturno, giovedì notte lungo la Provinciale Pedemontana, hanno permesso di intercettare una vettura, risultata rubata, sulla quale c’erano i ladri. I carabinieri del Radiomobile, dopo una rapida inversione di marcia, si sono lanciati all’inseguimento dei malviventi che sono però riusciti a infilarsi in una stradina laterale a far perdere le proprie tracce. A rallentare i tutori dell’Ordine anche un repentino calo del motore dell’Alfetta, che aveva però già percorso oltre duecentomila chilometri. Ro

Ecco le conseguenze dei soldi spesi nelle nuove caserme dei Carabinieri, non averne per fare la manutenzione delle auto! Non utilizzare gli organici perchè devono stare a presidiare le caserme! Non poter nemmeno acquistare una moto per fare dei controlli più elastici sul territorio. E poi dicono che servono le ronde. Ma il ministro che taglia i fondi per la Polizia non è lo stesso che vuole favorire le ronde? Bravo!

lunedì 16 marzo 2009

Anziani svogliati?

Dal Gazzettino di domenica 15 marzo 2009.

Volontari cercansi: dopo anni di lavoro, i nonni che accompagnano i bimbi sullo scuolabus chiudono bottega. Con una lettera al sindaco Toppani il sodalizio lamenta di essere rimasto senza "forze" per accompagnare i bimbi. Scuolabus orfano dei nonni volontari. Il gruppo annuncia che non potrà più garantire il servizio. Ora anche il prete cerca persone disponibili.
«Rimaniamo in quattro - spiega il presidente dell'associazione Aldo Beltramello - e quindi non ce la facciamo a garantire la presenza nello scuolabus, indispensabile per accompagnare nel tragitto casa-scuola i bambini della scuola per l'infanzia, ma anche per la scuola primaria e
secondaria».

Così in questi giorni è stata recapitata al sindaco Carlo Toppani e alla scuola parrocchiale per l'infanzia di San Giovanni di Polcenigo una lettera, nella quale il Gruppo volontari Polcenigo comunica di proseguire il servizio solo fino a fine anno scolastico. E ha coinvolto persino il parroco don Massimo che, a margine della messa domenicale, ha invitato i pensionati a donare il proprio tempo alla comunità, per ora però con scarsi risultati.
Il gruppo offre ormai da nove anni la collaborazione al Comune, diviso in turni, una persona a settimana ogni 6 settimane, con giornate intense di lavoro. «Si parte la mattina, poi nuovo appuntamento a ora di pranzo e infine a metà pomeriggio. Oltre a me collaborano Carlo Andrigo, Gianni Bertinelli, Ilvano Bet, Mario Dorigo, Michele Graniero e Sergio Zanchetta». L’età avanzata però non sempre è sinonimo di buona salute e forma fisica, inoltre il numero limitato di persone disponibili costringerebbe a turni troppo pesanti, così i nonni hanno deciso di dare le dimissioni all'amministrazione comunale, che potrebbero essere però ritirate in caso si trovassero forze nuove nei prossimi mesi, entro l'inizio della scuola.
«È un vero peccato - dice il sindaco Carlo Toppani - che si perda questa tradizione, è importante far capire a tutti il valore di questa attività, che fa crescere il paese e i rapporti all'interno della comunità». Se per la fine dell'anno scolastico ci fosse con una rosa di nominativi, per suddividere al meglio il lavoro nel prossimo anno scolastico, l'associazione potrebbe anche confermare il suo lavoro. Naturalmente non è necessario essere anziani né nonni: per collaborare basta avere buona volontà e più adesioni ci saranno, minore sarà il lavoro da offrire.


I nonni volontari in questi anni hanno svolto un prezioso lavoro di supplenza. Senza di loro probabilmente il servizio di scuolabus non sarebbe stato possibile o comunque sarebbe stato poco sicuro. C'è veramente da sperare che si aggiunga qualche nuovo nonno e nonna!
Ma qual è la spiegazione di questa mancanza di nuove adesioni? Gli anziani sono in via d'estinzione? O non hanno tempo perchè devono guardare la tv tutto il giorno? O odiano i bambini d'oggi? O non esistono più gli anziani di una volta? O si fanno solo i fatti propri? O la scaletta dell'autobus è troppo ripida? O...

M'ama, non m'ama...

Dal Messaggero Veneto del 13 marzo 2009. L'articolo è da leggere dopo i due precedenti del 10 e dell'11 marzo: il 10 tutte le componenti del centrodestra erano divise; l'11 Lega e Progetto Comune erano alleate e condividevano sindaco, assessori e programmi; il 13 retromarcia, non c'è ancora un accordo. Certo che a leggere il Messaggero alcuni amministrandi locali sembrano piuttosto schizofrenici (perdonate il neologismo).

"Lega-Progetto Comune, accordo che divide Il Pdl spara a zero, Santin invita alla cautela.
Prosegue a Polcenigo il lavoro delle forze politiche impegnate in una serie di incontri mirati alla creazione di alleanze e intese in vista delle elezioni di giugno. Rispetto alla notizia di qualche giorno fa, riguardante un accordo tra la Lega Nord e il gruppo consiliare Progetto Comune, il Pdl comunica la sua posizione all’interno dello schieramento di centro-destra: «Si prende atto dell’accordo. Il giudizio spetterà ai cittadini che si rechereranno alle urne il 6 e 7 giugno, e le eventuali responsabilità ricadranno su chi ha scelto di perseguire logiche particolari anziché cercare il bene comune, interrompendo, senza motivo plausibile, il dialogo già avviato da qualche tempo. Il Pdl sarà presente col proprio candidato sindaco (che fonti vicine al movimento indicherebbero in Mario Della Toffola ndr ) e della sua lista, forte non solo della proposta nazionale, regionale e provinciale, ma anche dal consenso manifestato dalle persone che si sono avvicinate con entusiasmo nel corso delle numerose riunioni pubbliche organizzate dal movimento».

E si aggiunge: «Il Pdl rappresenta l’unica vera novità nell’ingessato quadro politico polcenighese. Forse, questo spaventa chi vuole conservare i vecchi schemi, preservare le questioni particolari di pochi mantenendo il generale assopimento amministrativo che impedisce a Polcenigo di crescere e valorizzarsi».

Contestualmente, Egidio Santin, segretario della sezione di Polcenigo del Carroccio, esprime cautela sulla notizia dell’accordo con Progetto Comune, affermando come non vi sia nulla di certo sia per quel che riguarda l’alleanza stessa, sia, a maggior ragione, per quel che concerne la candidatura a sindaco di Pino De Val, oltre che delle voci riguardanti i possibili nomi indicati come assessori. La Lega è ancora al lavoro con una serie di verifiche che, nei prossimi giorni, possano creare i presupposti per la creazione di nuovi e ulteriori accordi. Restano i punti programmatici: la creazione di un fondo per coloro che perdono il lavoro, il rinnovo delle strutture scolastiche, il pacchetto sicurezza, il controllo dell’immigrazione e la riqualificazione generale di Polcenigo. (m.c.) "

A proposito di sicurezza

E visto che ho appena scritto di luoghi attrezzati: presso il parcheggio del Gorgazzo [una delle poche (purtroppo) cose buone fatte da questa amministrazione] c'è una piccola area con alcuni giochi per i bambini più piccoli. Quand'è che sarà messa in sicurezza sistemando una buona rete lungo il corso del Gorgazzo? Qualcuno potrebbe obiettare che non serve (non si mettono le reti lungo altre parti del torrente). Ma il punto è che quella è una zona attrezzata per bambini! Bisogna aspettare che qualcuno ci caschi dentro?
E' stato suggerito all'Amministrazione un sacco di volte. Ma anche qui nulla si muove.

Cultura

Tempo di programmi elettorali. Mi permetto di dare qualche suggerimento.

Il giardino della Biblioteca potrebbe diventare il giardino pubblico di Coltura. Lo spazio esterno alla biblioteca attrezzato di qualche gioco, (come quelli presenti nel giardino pubblico di San Giovanni), una cura maggiore del verde (provate a confrontare gli alberi di fronte all'oratorio di San Giovanni con l'inesistenza di una buona alberatura a Coltura).
Un luogo raggiungibile facilmente a piedi dove mamme papà bambini anziani si possono incontrare senza dover necessariamente consumare (come nei bar), dove si può scoprire (magari con sorpresa da parte di qualcuno) che bambini italiani rumeni marocchini possono giocare insieme, e magari si scopre che anche le mamme di nazionalità diverse scoprono di avere più cose che le accomunano invece di quelle che le dividono.
La comunità di Coltura sta diventando sempre più numerosa e diversificata: luoghi come i giardini pubblici svolgono un ruolo importante per l'integrazione, rappresentano un investimento per il futuro, avvicinano le persone, diminuiscono i pregiudizi, favoriscono l'autonomia dei bambini. Un "buon padre di famiglia" vuole che i propri figli siano felici: si può cominciare ad investire quindi in attività e strutture che favoriscono l'incontro e la socialità o vogliamo partecipare tutti insieme a chi soffia più sul fuoco dell'intolleranza, come sta succedendo ultimamente, fino a provocare incendi diffusi ed estesi?

Qualcuno m'ha detto che a Coltura i giardini non servono perché c'è già San Floriano. In effetti San Floriano è un parco bellissimo, ci si può andare, passeggiare, correre (a proposito, smettetela di comportarvi come taccagni, mettete un bel rubinetto all'esterno della squola faunistica!). Ma un giardino pubblico è un'altra cosa: lo si deve raggiungere facilmente, a piedi, anche se si ha una carrozzina o si è anziani e acciaccati, o piccoli e ancora poco autonomi, ci devono stare delle strutture che servono a far giocare i bambini, o i ragazzi, mentre mamme_papà_nonni_fratelli chiaccherano_dormono_litigano_pomiciano. I percorsi per arrivarci devono così essere il più possibile al riparo da auto e brevi rispetto alle abitazioni. Castelli e giostre non devono stare su piattaforme di cemento al sole, ma vicino o sotto agli alberi (quelli a foglie caduche, che d'estate fanno ombra mentre d'inverno lasciano passare il sole); quindi gli alberi ci devono stare, tanti, non come nel prato intorno alla biblioteca di Coltura...

Tutto questo lo scrivevo in due post di settembre del 2007 (uno e due). Ne aveva parlato mia moglie con Angela Sanchini quand'era assessore. Sono state spedite lettere in Comune. Ne abbiamo parlato con l'attuale assessore Venier nell'ambito del gruppo "la strada è anche mia". S'era anche ipotizzato una chiusura automatica del cancello la sera (con un bel pulsantone per l'apertura per i malcapitati chiusi dentro) Ma nulla. Nulla si muove.

Biblioteca (mamme che leggono), giardino (bimbi che giocano), campo sportivo della Parrocchia, sede degli alpini, tutto collegato, coordinato magari da chi gestisce la biblioteca; insomma un bel centro polivalente finalmente degno delle persone che abitano a Coltura!

sabato 14 marzo 2009

Polcenigo a rischio terremoto

Dal Messaggero Veneto del 26 febbraio 2009

Terremoti, tre comuni sono a rischio
Terremoti, si salvi chi può. Bollino rosso per il Friuli occidentale. Se dovesse verificarsi un terremoto di una certa entità, potrebbe esserci una strage annunciata. A lanciare l’allarme sulla situazione dell’area compresa fra Sacile, Caneva, Polcenigo è il docente di geologia stutturale dell’ateneo udinese, Adriano Zanferrari che ha aperto ieri a Udine, la 4 giorni di summit dei migliori cervelli, nazionali e internazionali, specializzati nella caccia ai terremoti.
Centocinquanta esperti, provenienti anche da Zurigo, Lubiana, Helsinki, Berna, si sono scambiati le ultime informazioni sulla strategia per prevenire i danni e, prima ancora, la tragica conta dei morti. Il convegno annuale del gruppo italiano di geologia strutturale è promosso dal dipartimento di georisorse e territorio dell’ateneo di Udine. Fra venerdì e sabato i luminari dei terremoti effettueranno anche delle ricognizioni nell’area prealpina per verificare di persona le strutture geologiche locali.
Non è pronto il Friuli occidentale ad affrontare un evento sismico
di medio-alta entità
. La politica è avvisata. «Gli edifici che si trovano nella parte occidentale del Friuli - afferma Zanferrari - hanno urgente bisogno di interventi che rendano antisismica l’edilizia che ha subito il terremoto di Vittorio Veneto nel 1936».
Dopo questo tragico avvenimento - continua il geologo - «si è ricostruito molto alla buona». La previsione è devastante: «Un grosso terremoto, oggi, provocherebbe tante vittime e altrettanti danni». Gli esperti mettono in guardia: «Ci si deve rendere conto dell'urgenza di investire in questi comuni a rischio. Bisogna proteggere le persone». Non è rosea la prospettiva del docente che costata come «finora siano mancati completamente gli investimenti».
La lezione del ’76 non è bastata forse? «Dopo quella data - racconta Zanferrari - tanti edifici distrutti sono stati ricostruiti in modo antisismico, in alcuni casi le strutture non saranno perfette per reggere a un altro 6 maggio in potenziale agguato; in altri casi sicuramente le strutture, se adeguatamente protette, non crolleranno.

Il problema vero è dato dagli edifici storici, dagli edifici pubblici, penso alle scuole vecchie, a tante costruzioni delle nostre città, esterne all’area epicentrale del ’76, che non sono adatte a resistere ad eventi sismici rilevanti».
Tutta l’area che non risulta gravemente danneggiata dal terremoto del ’76 deve essere presa in seria considerazione per una sua rapida messa in sicurezza in previsione di futuri terremoti. Irene Giurovich

venerdì 13 marzo 2009

GRAPO: incontri di storia ed archeologia


Dal Messaggero Veneto dell'8 marzo 2009

Gruppo archeologico: incontri a Polcenigo
Il Gruppo archeologico di Polcenigo (Grapo) ha organizzato a partire da
domani un ciclo di conferenze a carattere storico. Gli incontri si terranno, con
inizio alle 20.30, nella sala dell’ex convento di San Giacomo in Polcenigo. “Le conterminazioni del Cansiglio” è il tema della prima conferenza che vedrà
l’intervento come relatore del ricercatore d’archivio Giorgio Zoccoletto. A seguire è prevista, a cura di Antonio Pegolo Del Cai (Club alpino italiano) di
Sacile, una proiezione dedicata al sentiero delle confinazioni di Polcenigo.

La seconda conferenza si terrà lunedì 16 marzo e verterà su “Polcenigo nella battaglia di Camolli (15-16 aprile 1809)” che vide opposte le truppe francesi a quelle austroungariche. Relatori della serata saranno Roberto Gargiulo e Fiorenzo Porracin. Quest’ultimo si soffermerà su danni, perdite umane e conseguenze sanitarie dopo la storica battaglia.

Lunedì 23 marzo, infine, si parlerà de “La necropoli di San Giovanni di Polcenigo”. Nell’occasione saranno presentate le ultime scoperte dello scavo del 2008. Alla conferenza interverranno in veste di relatori Serena Vitri, Giuliano Righi, Nicoletta Rigoni, Paolo Michelini, Rita Giacomello. (m.mo.)

INFORmazione autoMATICA?

Dal Messaggero Veneto di giovedì 12 marzo 2009.
I corsi di informatica spopolano: richieste d'iscrizione sino a
giugno.
Boom dei corsi di informatica per adulti a Polcenigo, con la regia della Pro loco, con 50 iscritti in lista d’attesa.
«Primi due corsi partiti a razzo ai primi di marzo – ha confermato il successo Enzo D’Amico, in cattedra per la formazione organizzata dalla Pro –. I 30 posti disponibili sono andati bruciati e abbiamo iscrizioni fino a giugno».
Corsi di 15 ore per l’alfabetizzazione, al costo di 60 euro pro capite. «Lezioni due volte a settimana nel laboratorio informatico della scuola media – ha aggiunto D’Amico –. Il presidente della Pro loco, Lino Dorigo, l’ha affittato e si tratta di un’iniziativa senza scopo di lucro».
I corsisti hanno un’età da 30 a 65 anni: «La prima richiesta, dopo l’approccio al computer, è la gestione della posta elettronica – ha rilevato D’Amico, coautore del manuale “I segreti di Internet” edito da Jackson libri –. Gli allievi seniores vogliono imparare a chattare, entrare in Facebook e nei siti dedicati agli acquisti on line, oppure a quelli Inps e Inpdap, per informarsi sulle pensioni». La curiosità: è massima l'attenzione per imparare a prenotare i viaggi, sul web. Le offerte "last minute" sono quelle più cliccate dai neo-surfisti di Polcenigo. (c.b.)


Mi chiedo come sarà possibile navigare per un nutrito gruppo di persone praticamente senza banda. O alla scuola media è cambiato qualcosa?
Ho avuto molti anni fa una frustrante esperienza come insegnante in un corso per l'utilizzo di Internet con una connessione lentissima. Non glielo auguro nè ad Enzo D'Amico nè ai corsisti. Spero comunque che oltre ai viaggi last-minute il docente insegni anche a navigare tra le delibere di Giunta ed a partecipare attivamente ad un blog (uno a caso naturalmente).

Clerico-leghisti?

Dal Messaggero Veneto di mercoledì 11 marzo 2009.

Polcenigo: c'è l'intesa su De Val
L’annunciata attività nella quale sono impegnate le forze politiche alla costante ricerca delle possibili alleanze in vista della scadenza elettorale di giugno, comincia a sortire i primi risultati concreti. La Lega Nord di Polcenigo, che ha già annunciato in maniera chiara e definitiva come indirizzare la propria attività nel governo del paese, qualora i cittadini dovessero affidarle la preferenza, ha trovato l’accordo con il gruppo “Progetto Comune”. Già impegnato, come opposizione consiliare alla maggioranza presieduta dal sindaco uscente, Carlo Toppani, il gruppo guidato da Luigino Del Puppo affiancherà il partito padano appoggiandone, quindi, il candidato sindaco, Pino De Val (attuale vicesegretario della sezione polcenighese del partito).

Delineata, almeno in parte, la “griglia” degli assessori che, secondo indiscrezioni, potrebbero essere Egidio Santin (attuale segretario della Lega di Polcenigo), Maurizio Donazzon, Emilio Franco e Elena Sanchini, tutti appartenenti al gruppo “Progetto Comune”. (m.c.)

Avanti, c'è posto

Dal Messaggero Veneto del 10 marzo 2009.

Alleanze in corso con sei probabili candidati sindaco
Con l’inizio di marzo comincia a entrare nel vivo la campagna elettorale per l’elezione del nuovo consiglio comunale che governerà il Comune di Polcenigo. Dopo le tensioni che hanno accompagnato gli ultimi atti della precedente amministrazione, le forze politiche si stanno muovendo per cercare accordi e alleanze in grado di garantire un governo del paese forte e duraturo.
A seconda dei movimenti politici nuovi e delle liste civiche che già dalla precedente tornata elettorale erano presenti in paese, le candidature ipotizzate sono diverse.

Chiara è la posizione di Mauro Quaia, assessore alle Attività produttive e per la scuola nell’amministrazione uscente, che si presenta con il chiaro intento di «fare il sindaco di tutti i polcenighesi, per il bene del comune, favorendo l’attiva collaborazione della cittadinanza nella segnalazione delle questioni da affrontare e nella conseguente ricerca di giuste ed efficaci soluzioni».

Attivo anche il gruppo “Progetto Comune”, già presente nella precedente giunta come forza di opposizione e legato alla figura di Luigino De Puppo. Ora come ora, non sono ancora chiare le candidature del movimento, impegnato in colloqui di confronto con altre forze politiche, collocabili nel centro-destra, nel tentativo di instaurare proficue alleanze. Al momento non emergono elementi di positiva valutazione dopo i primi incontri (che proseguiranno per tutte la settimana), lasciando così aperte anche altre opportunità, a partire da quella di correre da soli (con le ipotetiche candidature di Maurizio Donatton o di Emilio Franco), fino a considerare l’estrema ipotesi di non concorrere per nulla qualora non vi fossero i presupposti politici per rappresentare una valida alternativa per il governo del paese.

Molto chiara, invece, la posizione della Lega Nord, movimento che si pone come alternativa nuova per il Comune di Polcenigo, già attivo sul territorio dopo aver reso noti gli elementi distintivi del proprio programma, ma fortemente intenzionato a correre da solo (valutando le potenzialità del proprio bacino di voto), con la molto probabile candidatura dell’attuale vicesegretario Pino De Val.

Il Pdl, attualmente impegnato anch’esso in un giro di colloqui tesi a creare i presupposti per alleanze con altri movimenti di centro-destra, si presenta altresì come vera novità politica per il paese, pronto a governare per effetto della candidatura Mario Della Toffola, ancora non ufficiale, ma fortemente caldeggiata dagli ambienti interni al movimento.

Ancora non definite, inoltre, le posizioni di Fabrizio Venier, molto noto in paese per la sua lunga esperienza nelle diverse amministrazioni e altresì impegnato a fondo nell’attività della recente giunta Toppani.

L’ex vicesindaco Mirella Ianna, al centro di forti contrapposizioni dopo le sue dimissioni, potrebbe essere pronta per una candidatura diretta, a capo di una lista che vedrebbe anche l’appoggio dell’ex consigliere Mario Cosmo. Rimangono, quindi, aperte numerose ipotesi, sia per quel che concerne le candidature, sia per le alleanze, con la possibilità estrema, ma al tempo stesso politicamente molto complessa, che vi siano sei candidati sindaco. Maurizio Capobianco

Senza commento

Vigili Volontari in formazione

Mercoledì 18 marzo alle ottoemezza di sera si svolgerà (dopo una lunga attesa) presso la sede della ProLoco, di fronte al Municipio, l'attività di formazione per diventare Vigili Volontari a Polcenigo, condotta dal comandante della Polizia Municipale di Aviano. La partecipazione è aperta a tutti gli interessati, ed è obbligatoria per tutti coloro che vogliano aderire all'associazione.

Per aderire è necessario compilare il modulo di ammissione ai Vigili Volontari , allegare due fototessera, le fotocopie di un documento d'identità e del codice fiscale. Il modulo potrà essere consegnato il giorno stesso al presidente dell'associazione Ezio Burigana.
E' necessario inoltre prendere visione dello Statuto dell'associazione e del Regolamento per lo svolgimento del servizio.
Ma ricordo alcuni punti fondamentali.
Cosa è l'associazione? E' un accordo tra residenti sul territorio, per promuovere l'autonomia di bambini e ragazzi, per promuovere la sicurezza sulle strade del comune, riducendone i fattori di pericolo.
Cosa non è: non si tratta di ronde, non si tratta di controllo del territorio “contro” qualcuno.
Come funziona: Genitori, nonni, persone volenterose, mettono a disposizione almeno un'ora del proprio tempo alla settimana per vigilare sui punti più pericolosi delle nostre strade, per permettere che bambini e ragazzi si possano autonomamente almeno recare e tornare da scuola. In questo modo la circolazione potrà essere più sicura anche per gli altri utenti deboli della strada, anche per adulti e anziani in bicicletta, a piedi, col bastone o con la carrozzina.
Quali sono i limiti? Le strade del Comune sono ancora pericolose: mancano passaggi pedonali; mancano strumenti per ridurre la velocità dei veicoli; mancano piste ciclabili; le strade sono strette e a doppio senso di circolazione; corriere, camion, auto, invadono completamente lo spazio stradale. I componenti dell'associazione potranno segnalare puntualmente tutte le situazioni critiche all'Amministrazione e potranno anche proporre delle soluzioni, aiutando l'Amministrazione stessa (meno consulenti esterni e più partecipazione dei cittadini).
Quali sono i referenti politici? Nessuno. L'attuale Amministrazione ha contribuito alla costituzione dell'associazione, ma l'associazione dovrà poter lavorare con qualsiasi amministratore, di destra, di sinistra, di sopra, di sotto: l'aumento dell'autonomia dei bambini e la minore pericolosità delle strade non sono certo argomenti di destra o di sinistra.

Virtù comunali

Giro ai lettori + o - per caso, l'invito a partecipare che mi è stato inviato da Daniela Favot.
"Venerdì 13 Marzo a Sacile, nell'ex chiesetta di San Gregorio alle 9 di sera si terrà un incontro con Marco Boschini, portavoce dell'Associazione Comuni Virtuosi.
Scopo dell'incontro è far conoscere a più persone possibile che in un comune ma anche a casa propria risparmiare e allo stesso tempo vivere in un ambiente migliore è possibile, con pochi accorgimenti e pochi sacrifici.
Ci piacerebbe che alle prossime elezioni i cittadini che saranno chiamati a votare per il nuovo sindaco potessero scegliere anche in base a quanto, nel programma dei candidati, sia espresso in questa direzione.
Per sapere chi è Marco Boschini potete visitare il suo blog ed il suo sito ma potete anche vedere il filmato di Parla con me di Serena Dandini, dove Marco è stato ospite il 4 Marzo
http://www.pordenonegrilla.it/
http://www.marcoboschini.it/
http://www.comunivirtuosi.org/
http://www.meetup.com/gruppo-beppe-grillo-pordenone/it/messages/boards/ "

domenica 8 marzo 2009

Petizione per rendere più sicuri i percorsi scolastici

Il gruppo "La strada è anche mia" ha promosso una petizione che vi invito vivamente a diffondere e a firmare.
Si tratta di una forte richiesta al Comune perchè renda possibile che i bambini e i ragazzi delle scuole elementari e medie di Polcenigo possano andare e tornare da scuola in autonomia e in sicurezza.
Il caso è scoppiato in gennaio con la negazione da parte dell'Istituto Comprensivo delle autorizzazioni per muoversi in autonomia lungo i percorsi casa/scuola e fermata scuolabus/casa. Ma è stato ampiamente anticipato dal gruppo quando ha chiesto la modifica della mobilità del nostro paese con l’obiettivo di permettere a tutti gli utenti (automobilisti, pedoni, ciclisti, carrozzine, motociclisti, ecc.) di muoversi in strada, riducendo al minimo i rischi alla propria ed altrui incolumità.
A novembre 2007 in un comunicato stampa il gruppo chiedeva di "definire tragitti casa-scuola, che per i bambini e ragazzi che vanno a piedi o in bicicletta siano più sicuri; di segnalare le fermate scuolabus, posizionandole in siti più protetti dal traffico veicolare".
Sono stati proposti molti interventi concreti, la maggior parte di costo non elevato. Il Comune, dopo tre assemble pubbliche organizzate senza rendere possibile una partecipazione informata dei cittadini, ha solamente promosso gli interventi più costosi, cioè le rotonde. Su una di queste, quella a San Rocco, il gruppo si è opposto. La più importante dal punto di vista della sicurezza, quella delle Croci, è stata bocciata dalla Provincia.

Zone 30, sensi unici, maggiore sorveglianza, strisce pedonali rialzate o meno, rallentatori, segnaletica rinnovata, percorsi pedonali e ciclabili, aree verdi, semafori intelligenti, spostamento del capolinea delle corriere, depronvicializzazione di via Pordenone: nulla o quasi; interventi sul manto stradale, solo progettati.
C'era il tempo per effettuare interventi sperimentali: nulla. Gli unici interventi sulla segnaletica sono stati fatti dalla Provincia, con l'indicazione dei punti pericolosi (come del resto in moltre altre strade del pordenonese).

Ma noi del gruppo siamo di coccio, e così siamo ancora qui a ribadire
- che
bambini e ragazzi possono/devono essere più autonomi nell'ambiente in cui vivono;
- che l'uso dell'auto per accompagnare i bambini provoca un degrado della qualità del vivere (tempi più frenetici, aumento del traffico veicolare, riduzione della sicurezza stradale, aumento dell'inquinamento);
- che è urgente intervenire per rendere più sicure le nostre strade, moderando la velocità dei mezzi a motore;
- che la Scuola è una risorsa della comunità locale, di cui fa parte integrante e con cui si deve interagire in modo reciproco.

E perciò chiediamo che:
a) vengano mappati i percorsi casa/scuola e fermata scuolabus/casa, evidenziando gli interventi da fare per la messa in sicurezza e dandosi tempi brevi nella loro realizzazione, anche utilizzando metodi già sperimentati in altri comuni friulani (vedi Rete Città Sane);
b) a tale scopo, dal Comune e Istituto scolastico venga costituito un Gruppo di lavoro formato dalle figure interessate (tecnici, vigile urbano, autisti, accompagnatori, genitori, volontari, insegnanti), che operi attraverso un metodo condiviso ed in tempi brevi;
c) vengano sorvegliati da vigili urbani e/o volontari negli orari di maggior traffico veicolare i percorsi scolastici nei punti a più alto rischio d'incidentalità;
d) vengano realizzati in breve tempo, attraversamenti pedonali rialzati nella zona del centro scolastico, materna e asilo nido, all'altezza delle strettoie di Polcenigo e San Giovanni, lungo la via centrale di Range e lungo la viabilità di collegamento tra i centri abitati;
e) venga programmata, promossa e diffusa una cultura dell'autonomia dei minori e dell'educazione alla mobilità sostenibile e conoscenza del territorio con buone pratiche ed azioni sane da perseguire nell'ambito delle attività scolastiche (educazione stradale, zaino leggero, ecc.) e delle attività socio-culturali comunali, definendo un Progetto comune.

Uno strumento utile ed attivo è il progetto “Città Sane: azioni di prevenzione e di promozione della salute”, a cui già il Comune aderisce dal giugno 2008 attraverso l'Ambito socio-assistenziale, su cui inserire anche altri progetti locali già sperimentati. Il progetto non deve servire solo per partecipare a convegni!

Scarica il testo della petizione! I fogli con le firme si consegnano o al sottoscritto, Alberto Astolfi, o al referente del gruppo "La strada è anche mia", Ezio Burigana. Gli indirizzi li trovate sull'elenco telefonico.

venerdì 6 marzo 2009

Adotta un cane: perché?

Ringrazio Serena Tonon, la nuova bibliotecaria di Polcenigo, che mi ha inviato quanto segue.
"L’amministrazione comunale di Polcenigo assegnerà un contributo una tantum di € 250,00 alle persone residenti a Polcenigo che adottano un cane ritrovato nel territorio comunale. Dato che i comuni hanno l’obbligo di custodire e mantenere i cani randagi ritrovati nel proprio territorio comunale (legge regionale 39 del 04.09.1990) e il costo di mantenimento di un cane per l’anno 2009 è pari a € 2,24 al giorno (quasi € 800,00 all’anno), la Giunta Comunale di Polcenigo ha voluto assegnare con delibera n. 18 del 27.01.2009 un contributo a quei cittadini che desiderano garantire un’esistenza migliore ai nostri amici a quattro zampe, perché “abbandonare un animale costa a tutti, all’animale e alla comunità”. Si invita la cittadinanza ad aderire all’iniziativa compiendo “Un bel gesto per un buon risparmio”."
Finalmente una decisione saggia che concilia risparmio pubblico e sensibilità ecologica.

Ricominciamo dalla Zeta

Anche a Polcenigo si può votare per le primarie del Partito Democratico per il candidato alla Provincia, così come in tutti gli altri comuni della provincia di Pordenone. Nell'elenco diffuso c'è un errore (doppio), c'è un riferimento a C(u)ltura. In realtà si vota in borc, presso la ex biblioteca, che si trova di fronte al municipio.
C'è tempo dalle ottodimattina fino alle novedisera per votare Giorgio Zanin, ottenendo così almeno un paio di risultati: 1) iniziare a mandare a casa la nomenklatura locale del Partito Democratico, in larga parte schierata per Sergio Chiarotto; 2) sostenere metodi di partecipazione alle decisioni, rendendo più democratico il partito (democratico).
Per votare non serve avere la tessera del PD, nemmeno farla (io certo non ce l'ho, ho una forma di allergia alle tessere di partito). E' sufficiente avere compiuto 16 anni e, se stranieri extracomunitari, essere in possesso del permesso di soggiorno.
Votate centrosinistri, votate.